SIENA. Nonostante le difficoltà ancora presenti nella maggior parte delle aziende metalmeccaniche delle nostra provincia e non solo, in qualche realtà si può parlare di cose positive. In una delle più importanti aziende locali, la Bassilichi, che ha i suoi maggiori insediamenti produttivi a Siena e Firenze, ma che ormai vede radicata la sua presenza anche in altre regioni italiane con i suoi circa mille dipendenti, la Fim Cisl sta per intraprendere il percorso di rinnovo del contratto integrativo aziendale.
In effetti, con il referendum di approvazione della piattaforma effettuato il 25 ottobre, dopo le assemblee dei giorni precedenti, si è chiusa la lunga fase di elaborazione e condivisione con i lavoratori di quelli che sono i temi oggetto di rinnovo.
Dichiara Gian Luca Fè, coordinatore nazionale della Fim Cisl del Gruppo Bassilichi: “Finalmente, dopo mesi di confronto con i lavoratori, siamo ora in grado di affrontare un tema un po’ fuori moda di questi tempi, quale quello della contrattazione aziendale.
La Bassilichi, con il suo grande sviluppo negli ultimi anni, si configura ormai come uno dei riferimenti a livello nazionale per le attività di cui si occupa e pensiamo possa essere l’azienda giusta dove ricercare soluzioni e materie nuove su cui confrontarsi; la nostra piattaforma, che presenteremo ufficialmente all’azienda nei prossimi giorni, è molto incentrata, oltre che sulla tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro, anche su aspetti che cercano di conciliare meglio le esigenze personali tra lavoro e vita privata, con interessanti temi in materia di welfare, permessi, orari di lavoro. Purtroppo, per le divisioni che da un anno e mezzo ci vedono su posizioni diverse con la Fiom Cgil a livello nazionale, e comunque in maniera anomala anche in questi mesi per ciò che riguarda i contratti aziendali di importanti Gruppi Nazionali dove le posizioni sono state unitarie, in Bassilichi non è stato possibile arrivare ad un’unica piattaforma. La Fim Cisl e i suoi delegati, che peraltro hanno provato con ogni mezzo a trovare una sintesi condivisa, non escludono comunque la possibilità che, a patto che vengano messe da parte le questioni di principio esterne che non sono legate alla Bassilichi, e anche per la richiesta unanime dei lavoratori emersa nelle assemblee, nel corso della trattativa e la conclusione della stessa vedano tutti convergere verso un unico accordo”.
In effetti, con il referendum di approvazione della piattaforma effettuato il 25 ottobre, dopo le assemblee dei giorni precedenti, si è chiusa la lunga fase di elaborazione e condivisione con i lavoratori di quelli che sono i temi oggetto di rinnovo.
Dichiara Gian Luca Fè, coordinatore nazionale della Fim Cisl del Gruppo Bassilichi: “Finalmente, dopo mesi di confronto con i lavoratori, siamo ora in grado di affrontare un tema un po’ fuori moda di questi tempi, quale quello della contrattazione aziendale.
La Bassilichi, con il suo grande sviluppo negli ultimi anni, si configura ormai come uno dei riferimenti a livello nazionale per le attività di cui si occupa e pensiamo possa essere l’azienda giusta dove ricercare soluzioni e materie nuove su cui confrontarsi; la nostra piattaforma, che presenteremo ufficialmente all’azienda nei prossimi giorni, è molto incentrata, oltre che sulla tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro, anche su aspetti che cercano di conciliare meglio le esigenze personali tra lavoro e vita privata, con interessanti temi in materia di welfare, permessi, orari di lavoro. Purtroppo, per le divisioni che da un anno e mezzo ci vedono su posizioni diverse con la Fiom Cgil a livello nazionale, e comunque in maniera anomala anche in questi mesi per ciò che riguarda i contratti aziendali di importanti Gruppi Nazionali dove le posizioni sono state unitarie, in Bassilichi non è stato possibile arrivare ad un’unica piattaforma. La Fim Cisl e i suoi delegati, che peraltro hanno provato con ogni mezzo a trovare una sintesi condivisa, non escludono comunque la possibilità che, a patto che vengano messe da parte le questioni di principio esterne che non sono legate alla Bassilichi, e anche per la richiesta unanime dei lavoratori emersa nelle assemblee, nel corso della trattativa e la conclusione della stessa vedano tutti convergere verso un unico accordo”.