di Augusto Mattioli
SIENA. Dal 1996 ad oggi le contrade, tramite il Magistrato, hanno ricevuto contributi dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena per circa 4,5 milioni e direttamente altri 6,3. Dal 2000 al 2008 a ciascuna contrada sono arrivati 333 mila euro. Questi dati sono stati resi noti questa mattina (30 novembre) dal presidente della Fondazione Gabriello Mancini in occasione della firma – presenti i priori di tutte le contrade – che mette nero su bianco come realizzare gli interventi per sostenere le contrade nel prossimo anno.
Finora la Fondazione Mps aveva concesso, con la collaborazione del Magistrato delle contrade contributi finalizzati all’acquisizione, ristrutturazione ed altri interventi su immobili da destinare a sedi sociali, spazi museali ed altre attività interne alle contrade. Con il protocollo sottoscritto stamattina questo rapporto viene quindi formalizzato con una firma apposta sul documento dal rettore del Magistrato Roberto Martinelli e da Mancini secondo il quale è stato fatto “un atto nuovo e di grande importanza”.
Cosa cambia con questo protocollo? In pratica dall’anno prossimo, (l’accordo è sperimentale), le richieste di contributo arriveranno alla Fondazione tramite specifica domanda avanzata sul bando annuale dal Magistrato delle Contrade, e a tali richieste verrà riservata “attenzione prioritaria, nell'ambito naturalmente della valutazione comparativa delle domande pervenute”.
Soddisfazione ovviamente, è stata espressa da Martinelli anche a nome dei suoi colleghi priori. Il rappresentante del'ente che rappresenta le Contrade di Siena ha fatto un intervento con un passaggio interessante quando ha detto che certo “lo scopo sociale delle contrade è quello della partecipazione al palio ma oggi le contrade non sono solo palio”. In sostanza non si deve mettere in secondo piano il ruolo delle contrade al di fuori dei giorni della festa di luglio e di agosto: un ruolo prezioso in particolare per rinsaldare quello speciale rapporto con i contradaioli, a partite da quelli più giovani.
Tornando ai contributi le contrade non si dovrebbero comunque lamentare (almeno ci risulta che non lo facciano) per l’attenzione che ha verso di loro la Fondazione Mps che certo, visti i tempi, in futuro potrebbe avere meno contributi da distribuire. Quelli versati alle contrade sono comunque un aiuto indiretto anche all’attività prettamente paliesca che ancora porta via tante risorse finanziarie. Spesso inutilmente. Soprattutto per quanto riguarda i costi dei fantini.
SIENA. Dal 1996 ad oggi le contrade, tramite il Magistrato, hanno ricevuto contributi dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena per circa 4,5 milioni e direttamente altri 6,3. Dal 2000 al 2008 a ciascuna contrada sono arrivati 333 mila euro. Questi dati sono stati resi noti questa mattina (30 novembre) dal presidente della Fondazione Gabriello Mancini in occasione della firma – presenti i priori di tutte le contrade – che mette nero su bianco come realizzare gli interventi per sostenere le contrade nel prossimo anno.
Finora la Fondazione Mps aveva concesso, con la collaborazione del Magistrato delle contrade contributi finalizzati all’acquisizione, ristrutturazione ed altri interventi su immobili da destinare a sedi sociali, spazi museali ed altre attività interne alle contrade. Con il protocollo sottoscritto stamattina questo rapporto viene quindi formalizzato con una firma apposta sul documento dal rettore del Magistrato Roberto Martinelli e da Mancini secondo il quale è stato fatto “un atto nuovo e di grande importanza”.
Cosa cambia con questo protocollo? In pratica dall’anno prossimo, (l’accordo è sperimentale), le richieste di contributo arriveranno alla Fondazione tramite specifica domanda avanzata sul bando annuale dal Magistrato delle Contrade, e a tali richieste verrà riservata “attenzione prioritaria, nell'ambito naturalmente della valutazione comparativa delle domande pervenute”.
Soddisfazione ovviamente, è stata espressa da Martinelli anche a nome dei suoi colleghi priori. Il rappresentante del'ente che rappresenta le Contrade di Siena ha fatto un intervento con un passaggio interessante quando ha detto che certo “lo scopo sociale delle contrade è quello della partecipazione al palio ma oggi le contrade non sono solo palio”. In sostanza non si deve mettere in secondo piano il ruolo delle contrade al di fuori dei giorni della festa di luglio e di agosto: un ruolo prezioso in particolare per rinsaldare quello speciale rapporto con i contradaioli, a partite da quelli più giovani.
Tornando ai contributi le contrade non si dovrebbero comunque lamentare (almeno ci risulta che non lo facciano) per l’attenzione che ha verso di loro la Fondazione Mps che certo, visti i tempi, in futuro potrebbe avere meno contributi da distribuire. Quelli versati alle contrade sono comunque un aiuto indiretto anche all’attività prettamente paliesca che ancora porta via tante risorse finanziarie. Spesso inutilmente. Soprattutto per quanto riguarda i costi dei fantini.