SIENA. Per le forze della Sinistra ed i Verdi senesi la sostituzione di Tomassini alla guida delle Scotte è sbagliata. Riportiamo di seguito il testo integrale dell'intervento.
"La sostituzione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Tommasini, per Sinistra Democratica, Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi, è un atto incomprensibile nel metodo e nel merito, considerato che l’operato ed i progetti della Direzione Generale sono stati apprezzati e condivisi dalle Istituzioni locali e regionali preposte alla verifica dell’operato delle Direzioni aziendali.
Si tratta di una decisione sconcertante alla luce degli apprezzamenti positivi sull’operato della Dirigenza espresso da tutte le Istituzioni competenti poco più di un mese fa nell’ambito della Conferenza dei Servizi.
Le forze senesi della Sinistra ed i Verdi stigmatizzano il metodo non trasparente ed assolutamente veriticistico ed arrogante, con cui, nell’ambito di una logica spartitoria e di difesa di interessi corporativi, è avvenuta la sostituzione del Direttore Generale della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Si tratta dell’ennesimo cambio al vertice dell’Azienda che invece necessiterebbe di stabilità per realizzare la programmazione condivisa.
Sinistra Democratica, Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi sono vicini alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Azienda Ospedaliera che vedono in questo atto l’ottusità di una cattiva politica incapace di leggere i cambiamenti e che, arroccata nella difesa degli interessi di pochi, umilia il processo di rinnovamento avviato ed i lavoratori dell’azienda che in esso avevano creduto, arrecando un grave danno alla collettività e contribuendo al degrado delle prestazioni ai cittadini.
Per tali motivi, le forze politiche della Sinistra ed i Verdi senesi chiederanno che venga fatta chiarezza su quanto avvenuto nell’ambito delle sedi Istituzionali attraverso un dibattito pubblico nel Consiglio Comunale ed in quello regionale".
La posizione della Lega
Anche la Lega esprime la propria posizione in merito all'avvicendamento. Ecco il comunicato in proposito.
Assistiamo all’ennesimo conflitto interno alle varie correnti del P.D., senese e regionale, che, come al solito, si accapigliano per motivazioni di mero interesse di gruppi, senza tenere in alcun conto i veri interessi del territorio e dei suoi cittadini.Anche la vicenda della improvvisa sostituzione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Senese evidenzia in modo impietoso le ambiguità e le incoerenze della maggioranza; e così mentre stentiamo a capire l’atteggiamento del Vice Presidente del Consiglio Regionale Starnini, che sembra voler rimediare solo tardivamente ad una decisione che giudica errata, rimaniamo stupiti dell’attacco, a questo portato, con un documento pubblicato nella stampa locale a firma “dipendenti AOUS e Dirigenti del Partito Democratico”.
Nel loro documento parlano di “Scotte in fin di vita”, “minimo di qualità dell’assistenza prodotta”, “il nostro Ospedale ridotto in queste condizioni”, “grave disagio attuale”, dimenticando forse che le responsabilità di questi eventuali gravi aspetti da loro esposti, più che sullo Starnini, ricadono proprio sull’Assessore Regionale alla salute Rossi, sul Sindaco di Siena nella sua veste di Autorità Sanitaria e su tutta la maggioranza che, governando da sempre in questo territorio, e garantendo in tutte le sedi la qualità dell’assistenza, sono i principali destinataria delle pesanti quanto sorprendenti accuse sostenute nel documento dei loro “compagni”.
Da parte nostra avevamo più volte esposto la necessità di chiarimenti su alcuni casi, molto amplificati da una parte della stampa, sempre respinta dal Sindaco che ha rassicurato sull’efficienza dell’Ospedale e sulla qualità dei suoi dirigenti; non capiamo quindi perchè lo stesso Sindaco, in questa occasione, abbia accettato passivamente questa decisione della Regione Toscana, apparentemente non condivisa, che sembra oltretutto ingerire negativamente sulla gestione della sanità del territorio.
"La sostituzione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Tommasini, per Sinistra Democratica, Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi, è un atto incomprensibile nel metodo e nel merito, considerato che l’operato ed i progetti della Direzione Generale sono stati apprezzati e condivisi dalle Istituzioni locali e regionali preposte alla verifica dell’operato delle Direzioni aziendali.
Si tratta di una decisione sconcertante alla luce degli apprezzamenti positivi sull’operato della Dirigenza espresso da tutte le Istituzioni competenti poco più di un mese fa nell’ambito della Conferenza dei Servizi.
Le forze senesi della Sinistra ed i Verdi stigmatizzano il metodo non trasparente ed assolutamente veriticistico ed arrogante, con cui, nell’ambito di una logica spartitoria e di difesa di interessi corporativi, è avvenuta la sostituzione del Direttore Generale della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Si tratta dell’ennesimo cambio al vertice dell’Azienda che invece necessiterebbe di stabilità per realizzare la programmazione condivisa.
Sinistra Democratica, Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi sono vicini alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Azienda Ospedaliera che vedono in questo atto l’ottusità di una cattiva politica incapace di leggere i cambiamenti e che, arroccata nella difesa degli interessi di pochi, umilia il processo di rinnovamento avviato ed i lavoratori dell’azienda che in esso avevano creduto, arrecando un grave danno alla collettività e contribuendo al degrado delle prestazioni ai cittadini.
Per tali motivi, le forze politiche della Sinistra ed i Verdi senesi chiederanno che venga fatta chiarezza su quanto avvenuto nell’ambito delle sedi Istituzionali attraverso un dibattito pubblico nel Consiglio Comunale ed in quello regionale".
La posizione della Lega
Anche la Lega esprime la propria posizione in merito all'avvicendamento. Ecco il comunicato in proposito.
Assistiamo all’ennesimo conflitto interno alle varie correnti del P.D., senese e regionale, che, come al solito, si accapigliano per motivazioni di mero interesse di gruppi, senza tenere in alcun conto i veri interessi del territorio e dei suoi cittadini.Anche la vicenda della improvvisa sostituzione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Senese evidenzia in modo impietoso le ambiguità e le incoerenze della maggioranza; e così mentre stentiamo a capire l’atteggiamento del Vice Presidente del Consiglio Regionale Starnini, che sembra voler rimediare solo tardivamente ad una decisione che giudica errata, rimaniamo stupiti dell’attacco, a questo portato, con un documento pubblicato nella stampa locale a firma “dipendenti AOUS e Dirigenti del Partito Democratico”.
Nel loro documento parlano di “Scotte in fin di vita”, “minimo di qualità dell’assistenza prodotta”, “il nostro Ospedale ridotto in queste condizioni”, “grave disagio attuale”, dimenticando forse che le responsabilità di questi eventuali gravi aspetti da loro esposti, più che sullo Starnini, ricadono proprio sull’Assessore Regionale alla salute Rossi, sul Sindaco di Siena nella sua veste di Autorità Sanitaria e su tutta la maggioranza che, governando da sempre in questo territorio, e garantendo in tutte le sedi la qualità dell’assistenza, sono i principali destinataria delle pesanti quanto sorprendenti accuse sostenute nel documento dei loro “compagni”.
Da parte nostra avevamo più volte esposto la necessità di chiarimenti su alcuni casi, molto amplificati da una parte della stampa, sempre respinta dal Sindaco che ha rassicurato sull’efficienza dell’Ospedale e sulla qualità dei suoi dirigenti; non capiamo quindi perchè lo stesso Sindaco, in questa occasione, abbia accettato passivamente questa decisione della Regione Toscana, apparentemente non condivisa, che sembra oltretutto ingerire negativamente sulla gestione della sanità del territorio.
Vogliamo anche evidenziare come non si possano ignorare le numerose positività raggiunte dal nostro Ospedale, oltre che con il piano di risanamento messo in atto, grazie all’impegno e alla professionalità dei tanti operatori e dei tanti dipendenti, e non “di pochi volenterosi”, ai quali va assicurata una gestione basata sulla professionalità e non sulla difesa di privilegi personali e sullo scambio di favori di partiti o gruppi di potere.