di Augusto Mattioli
SIENA. Non è stata una serata tranquilla quella che ieri sera (8 dicembre) ha contrassegnato il premio Frajese. C’era da aspettarselo vista la presenza di Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e massimo consigliere di Berlusconi. Lui è stato accolto dagli studenti e dai precari dell’università di Siena in una piazza del Duomo transennata e vigilata da polizia e carabinieri, al grido di “buffone buffone“ – e altri epiteti – mentre qualcuno che lo ha definito “ciambellano“ è stato allontanato dalla polizia e non è potuto entrare al Santa Maria della Scala dove erano presenti tutte le autorità cittadine.
Stesso trattamento anche per il rettore Silvano Focardi.
Mentre la cerimonia di consegna del premio Frajese a Joaquim Navarro Vals, responsabile per ventidue anni della sala stampa del Vaticano ai tempi di Papa Woytila, allo stesso Letta e ai due “senesi” Franco Masoni e Diego Mancuso era in corso ci sono stati momenti di tensione tra polizia, studenti e precari dell’università di Siena che stavano manifestando all’esterno del complesso. Secondo quanto hanno denunciato i giovani la polizia li ha caricati con i manganelli.
In una nota, seguita ai fatti, gli studenti parlano di otto persone ferite. In tre di loro successivamente si sono recati anche al pronto soccorso del policlinico universitario delle Scotte per essere visitati e farsi fare un referto che potrebbe essere utilizzato per eventuali successive denunce.
La serata di contestazione universitaria si è conclusa con il lancio di uova pomodori contro Gianni Letta che era appena uscito dal Santa Maria della Scala che pare non essere stato colpito direttamente dai lanci di uova e pomodori.
L’imperturbabile sottosegretario comunque ha riposto nel corso della serata alle critiche degli studenti, ai quali è stato permesso di esporre uno striscione all’interno della sala della cerimonia e di leggere un documento molto duro sulla politica universitaria dei governo.
"A noi l’università sta a cuore – ha detto con toni retorici – Piuttosto gli studenti si informino su cosa è la 133“. “Si salvano le banche, le squadre di calcio ma non le università” è stata la replica degli universitari secondo i quali si vuole arrivare alla privatizzazione degli atenei.
La serata di contestazioni non è finita con gli studenti e i precari. In piazza c’erano anche alcuni esponenti del comitato contro l’aeroporto di Ampugnano che non hanno gradito la proibizione di entrare nella sala. E il maestro Fontani con il suo cartello nel quale da tempo espone le sue disavventure. All’interno la cerimonia ha seguito il programma di sempre. Con il conduttore Claudio Giomini a colloquiare con i premiati, con gli interventi del sindaco Maurizio Cenni, del presidente della Provincia Fabio Ceccherini e di Rocco Girlanda, amministratore delegato del gruppo dei Corrieri. Che ha annunciato la promozione di Stefano Bisi a vicedirettore responsabile del gruppo e anche un rafforzamento della edizione senese fin dai prossimi mesi per puntare ad essere il giornale leader della Provincia di Siena. La Nazione è avvertita.