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SIENA. Dall'Unione Provinciale Agricoltori di Siena riceviamo e pubblichiamo.
"Nella tornata elettorale del 29 aprile scorso la Coldiretti ha ritenuto opportuno presentare due liste in modo da conquistare tutti i 12 Consiglieri, tutti i 3 Sindaci e, per non farsi mancare niente, tutti i 3 Probiviri. In questo modo ha voluto dare una lezione alla Confagricoltura ed alla CIA senesi.
In un momento in cui il mondo agricolo dovrebbe presentarsi unito per rivendicare il suo legittimo spazio presso le Istituzioni e presso l'opinione pubblica, cosa fa la Coldiretti? Rompe il fronte. Mostra i muscoli, forse dimenticando che il Consorzio Agrario dovrebbe essere la “casa” di tutti gli agricoltori, anche perché il suo fatturato non si ritiene sia frutto degli acquisti solo degli associati della Coldiretti, anzi.
Ma questo non conta è solo un dettaglio nella strategia lungimirante ed attenta della Coldiretti senese, che ritiene di dover occupare tutti i posti disponibili nei diversi organismi economici del settore agricolo.
In un momento di crisi profonda a causa della quale quasi tutti i settori produttivi soffrono e licenziano, l'agricoltura continua a produrre valore aggiunto, abituata ciclicamente a soffrire ed a superare le reiterate crisi. Questo merito dovrebbe venire riconosciuto in tutti i consessi, ma così non è e perché? Perché una parte vuole sempre prevalere, secondo logiche individualiste e difficilmente condivisibili da tutte le imprese agricole.
Presentandosi in ordine sparso nei confronti degli interlocutori del mondo politico ed economico, è ovvio che il settore agricolo, particolarmente importante in provincia di Siena, non potrà mai avere un peso commisurato alla sua effettiva importanza.
Si è cercato di far capire alla Coldiretti questo semplicissimo ragionamento e la risposta si è concretizzata il 29 aprile nella sala riunioni del Consorzio Agrario con la totale esclusione dell'Upa dagli organi decisionali.
Il mondo agricolo non merita tutto ciò, specialmente quelle imprese che continuano a confrontarsi con il mercato e continuano a dare occupazione".
"Nella tornata elettorale del 29 aprile scorso la Coldiretti ha ritenuto opportuno presentare due liste in modo da conquistare tutti i 12 Consiglieri, tutti i 3 Sindaci e, per non farsi mancare niente, tutti i 3 Probiviri. In questo modo ha voluto dare una lezione alla Confagricoltura ed alla CIA senesi.
In un momento in cui il mondo agricolo dovrebbe presentarsi unito per rivendicare il suo legittimo spazio presso le Istituzioni e presso l'opinione pubblica, cosa fa la Coldiretti? Rompe il fronte. Mostra i muscoli, forse dimenticando che il Consorzio Agrario dovrebbe essere la “casa” di tutti gli agricoltori, anche perché il suo fatturato non si ritiene sia frutto degli acquisti solo degli associati della Coldiretti, anzi.
Ma questo non conta è solo un dettaglio nella strategia lungimirante ed attenta della Coldiretti senese, che ritiene di dover occupare tutti i posti disponibili nei diversi organismi economici del settore agricolo.
In un momento di crisi profonda a causa della quale quasi tutti i settori produttivi soffrono e licenziano, l'agricoltura continua a produrre valore aggiunto, abituata ciclicamente a soffrire ed a superare le reiterate crisi. Questo merito dovrebbe venire riconosciuto in tutti i consessi, ma così non è e perché? Perché una parte vuole sempre prevalere, secondo logiche individualiste e difficilmente condivisibili da tutte le imprese agricole.
Presentandosi in ordine sparso nei confronti degli interlocutori del mondo politico ed economico, è ovvio che il settore agricolo, particolarmente importante in provincia di Siena, non potrà mai avere un peso commisurato alla sua effettiva importanza.
Si è cercato di far capire alla Coldiretti questo semplicissimo ragionamento e la risposta si è concretizzata il 29 aprile nella sala riunioni del Consorzio Agrario con la totale esclusione dell'Upa dagli organi decisionali.
Il mondo agricolo non merita tutto ciò, specialmente quelle imprese che continuano a confrontarsi con il mercato e continuano a dare occupazione".