Tia, Società della salute e Regolamento edilizio tra gli argomenti dibattuti
di Alessandra Siotto
SIENA. Quello di oggi (29 marzo) è stato l’ultimo consiglio comunale di questa amministrazione, in vista delle prossime elezioni, e l’ultimo, dopo 18 anni (di cui gli ultimi 10 da sindaco) di Maurizio Cenni, che non ha nascosto l’emozione nel suo intervento. Saluti e ringraziamenti da parte del primo cittadino, del presidente Alessandro Piccini e del leader delle liste civiche Pierluigi Piccini hanno chiuso la seduta, prima dell’esibizione dei ragazzi dell’Istituto Franci che anno suonato L’Inno di Mameli.
Tuttavia, sul piano politico, seppure in un tema disteso, non sono mancati contrasti sull’approvazione di alcuni punti degli affari presenti nell’ordine del giorno.
TIA. Riguardo alla Tariffa Integrata Ambientale, è stata approvata l’adozione per il 2011 della Tia sulla base del l’art.238 D.Lgs. n.152/06, che prevede l’applicazione dell’Iva. “Sappiamo che c’è grande confusione – ha spiegato l’assessore Bianchi – perchè esistono tre norme: Tarsu, Tia 1 (Ronchi), Tia 2 (Matteoli). Noi abbiamo usato la Tia 1 dal 2003 e dal 2009 la gestione è passata a Sienambiente; cerchiamo chiarezza sulla materia. La sentenza costituzionale del 2009 dice che non c’è l’Iva sulla Tia 1. Non possiamo individuare una soluzione autonoma. Circa un anno fa ci sono stati incontri e chiarimenti e Sienambiente ha continuato ad applicare l’Iva al 10% che deve essere riversata all’erario, come chiarito dall’Agenzia delle entrate. Non solo: tolta l’Iva ci sarebbe stato un aggravio ulteriore di costo”. “La nostra – ha concluso Bianchi – è una posizione adottata dai principali Comuni della nostra Regione. Per il 2011 la Tia ha natura di corrispettivo, non di tributo, dunque ha l’Iva, ma non ci sono regolamenti attuativi, è uno schema di passaggio senza aggravio di costi”.
Se i voti favorevoli della maggioranza sono stati 24, le liste civiche si sono astenute (7 voti) e l’area Pdl ha espresso 5 voti contrari. Bandini ha parlato di “complessità normativa” e ha aggiunto: “l’impossibilità di applicare la Tia 2 è legata alle leggi nazionali, ma questo atto non è chiarificatore e siamo contrari”. Mentre per Piccini “la maggioranza dovea portare un ordine del giorno perchè una posizione va presa: il Comune di Siena potrebbe chiedere l’esonero del pagamento dell’Iva, all’Anci e al Governo”.
SOCIETA’ DELLA SALUTE. Il Piano Integrato della Salute e il Regolamento unico di accesso ai servizi della Società della Salute Senese sono stati approvati con 20 voti favorevoli della maggioranza; ma tutti i consiglieri delle opposizioni hanno espresso voto contrario (11) e si è aperto nuovamente il dibattito sulla Società della Salute. Secondo Pollina “la società della salute è stata bocciata dalla Corte Costituzionale e poi c’è uno spreco di denaro delle Asl: a quella di Siena mancano 8-10 milioni di euro”. Per Piccini “la Società della Salute l’ha fatta Rossi per mascherare il debito della sanità e spostarlo sui Comuni: il sistema toscano è fortemente deficitario”. “Siamo ancora in attesa di decisioni e nell’incertezza – ha aggiunto – in questa fase andiamo ad approvare un regolamento? Non ci sono costi aggiuntivi? Non ci credo, non ho mai visto nascere una nuova struttura senza costi”.
Il Sindaco Cenni ha spiegato che “in sostanza, con questa delibera si lascia alla futura amministrazione tutto ciò che ritiene di fare”. “Il modello delle Società della salute – ha proseguito – non vide l’adesione della zona senese alla fase sperimentale perchè già allora esistevano incertezze, anche per i costi. Poi la Regione ha reso obbligatorio il modello in relazione alla distribuzione dei finanziamenti, prima relativi ai piani integrati e ci siamo attrezzati per rispondere a questa esigenza formale”. “Il modello – ha illustrato il sindaco – si basava su un presupposto organizzativo condivisibile per restituire potere ai Comuni sulle Asl. Vero, questo, per i comuni che facevano servizi socio-sanitari alle Asl, per noi no, anzi: invito tutti a tenere alta la guardia, qualcuno interpreta il modello come parificazione al ribasso tra i vari Comuni. Parificare non può voler dire incidere nelle scelte che ogni Comune destinata al sociale, scelte che possono essere diverse. E’ altrettanto evidente che la costituzione della Società della salute per la zona senese è stata fatta in modo molto conservativo: noi abbiamo conferito solo i servizi che venivano già svolti in modo associato, ovvero la non autosufficienza. Il resto è rimasto in capo al Comune di Siena, per fortuna”. “La Regione Toscana – ha concluso Cenni – ha avuto un atteggiamento colpevolmente dilatorio perchè si doveva attrezzare per trovare un’altra formula societaria, gli strumenti c’erano. Per ora la Regione non ha risolto il problema e di fatto a maggio e giugno per l’area senese la Società della salute non esisterà più: la nuova giunta dovrà fare una delibera e dovrà riassumere la gestione del fondo per la non autosufficienza”.
REGOLAMENTO EDILIZIO. E’ stata rinviata l’approvazione di alcune modifiche al Regolamento edilizio comunale, sulla base del nuovo Regolamento Urbanistico e in questo caso la spaccatura è stata anche all’interno della maggioranza. Infatti, Cortonesi ha proposto il rinvio del regolamento poiché “sono emerse opportunità di ulteriori integrazioni e anche una richiesta di concertazione con operatori del settore”. “Ci sono state due commissioni – ha aggiunto – e il lavoro svolto è stato apprezzato molto, anche per i tempi veloci con cui amministrazione e giunta l’hanno portato a termine, ma appare opportuno integrare l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi; poiché siamo a fine mandato è necessario rimandare”.
“C’è chi propone il rinvio del punto e chi no – ha affermato Andreini – io ero uno dei firmatari per avere il Regolamento edilizio insieme al Regolamento urbanistico. Il regolamento edilizio è modificabile sempre, ne potevamo fare una modifica ora e una a settembre. Nel Regolamento urbanistico non c’era l’abbattimento barriere architettoniche, in quello edilizio adesso c’è. Infine è strano che il Consiglio Comunale chieda alla giunta di fare il regolamento e poi ci ripensi”.
L’approvazione del regolamento è stata, quindi, rinviata, con 20 favorevoli, 2 astenuti e 15 contrari, tra cui il sindaco: “se questo è il volere della maggioranza va bene, io ho detto no al rinvio perchè non piace a nessuno lavorare e far lavorare gli uffici per poi non riuscire a fare approvare una cosa”. Il Regolamento edilizio – ha aggiunto Cenni – sembrava un elemento importante per il Regolamento urbanistico, si può cambiare sempre e abbiamo già fatto i passi di concertazione con le categorie”.