Aggiornamenti "in diretta" dal Palazzo
SIENA. Si è aperta con l’Inno di Mameli, eseguito dai musicisti dell’ Istituto “Rinaldo Franci”, la seduta del Consiglio Comunale Straordinario, che vede all’ordine del giorno quattro mozioni: due della maggioranza e due dell’opposizione. La coalizione di Valentini si divide: Trapassi e Sabatini (Siena Cambia) propongono la posticipazione della decisione sul 4%, mentre PD, Sel, Riformisti e Di Renzone (Siena Cambia) non intendono porre tali limiti e rimadano la decisione migliore alla Fondazione. La minoranza si pone sulla linea dura invece: la mozione di Siena Rinasce, Ips, Moderati di Centrodestra e Nero su Bianco chiede al Sindaco un atto urgente d’indirizzo verso la Fondazione, per un voto contrario all’abbattimento, così come il gruppo “Cittadini di Siena”, che ha presentato una mozione affinché il Sindaco convochi la Fondazione per comunicare un fermo invito a votare contro l’abbatimento del vincolo del 4%.
10:17 Presentati i numerosi consiglieri che saranno capogruppo in Consiglio Comunale, ben 12 sono infatti i gruppi consiliari: Persi (PD), Di Renzone (Siena Cambia), D’Onofrio (Sel), Lorenzetti (Riformisti), Neri (Siena RInasce), Cortonesi (Nero su Bianco), Staderini (Moderati di Centr.), Laura Vigni (Sinistra per Siena), Tucci (Cittadini di Siena), Marzucchi (Siena Futura), Falorni (Ips), Michele Pinassi (M5S).
11: 11 La seduta è sospesa per valutare i vari emendamenti in conferenza dei capigruppo. Cinquestelle propone di alzare l’asticella, e far impegnare il Sindaco, nella difesa del 4%, a far sentire la sua voce presso Governo e Parlamento nazionale ed europeo. Corsi (Moderati di Centrodestra) invece, nel suo emendamento, aggiunge una nuova richiesta: “La Fondazione chieda all’assemblea dei soci la revisione del piano industriale e la revoca delle deleghe affidate al presidente Profumo nelle precedenti assemblee”. Infine è Giordano a impostare la questione su un piano di legittimità: “Il Consiglio impegni il Sindaco a valutare la possibilità di una verifica del fatto che la Fondazione abbia operato in conformità di legge, statuto e scopi, nella gestione del patrimonio amministrato”. Il confronto continua a ritmo incessante nelle sale comunali, a breve sapremo se i consiglieri saranno in grado, come si auspica Laura Vigni: “Di trovare una linea comune”.
12:00 Dopo quasi un’ora di confronto, i consiglieri non sono ancora rientrati nella Sala del Capitano. Lo sforzo per approdare ad una decisione condivisa sembra un’operazione meno semplice del previsto.
13:40 Alessandro Trapassi e Laura Sabatini (Siena Cambia) hanno presentato un ordine del giorno assieme alle forze di opposizione chiedendo che l’attuale vertice di Fondazione Mps, in sede di assemblea dei soci Mps in programma per il 18 luglio, rinvii la decisione e, qualora il rinvio non venisse attuato, di esprimere voto contrario. L’ordine del giorno chiede anche che fossero i nuovi organi della Fondazione Mps eletti nel prossimo agosto a trovare nuovi soci per la banca Mps e che siano garantiti tramite un patto di sindacato gli attuali livelli di occupazione e la sede della banca a Siena. Hanno firmato, dopo aver ritirato le proprie mozioni e dopo una lunga conferenza dei capigruppo, 10 consiglieri dell’opposizione.
18:00 La maggioranza si spacca sull’indirizzo da dare alla Fondazione dopo ore di dibattito, e i consiglieri Trapassi e Sabatini (Siena Cambia) si allineano con la minoranza. I due consiglieri facenti parte della lista di riferimento di Valentini – più volte descritti come “monaciani” – dopo il ritiro delle mozioni e degli emendamenti in precedenza proposti da Neri, Tucci, Giordano e Corsi, presentano un ordine del giorno condiviso dall’opposizione. In questo testo si chiede alla Fondazione il rinvio della decisione sul 4%, ed in caso non sia possibile, che voti contro l’abbattimento del vincolo. Inoltre si chiede che siano i nuovi organi della Fondazione a trovare i nuovi soci di Mps, raggiungendo un accordo preventivo per siglare un “patto di sindacato” che garantisca gli attuali livelli di occupazione e la sede della banca a Siena. L’ordine del giorno non passa però, nonostante si sommi, ai voti di Sabatini e Trapassi, l’appoggio compatto dell’opposizione (escluso Marzucchi, che voterà sempre insieme alla maggioranza); stessa sorte per la mozione dei “dissidenti” di Siena Cambia sul semplice rinvio della decisione (che ha goduto di soli tre voti favorevoli).
Approvata invece dal Consiglio la mozione del PD (con i voti della maggioranza, privata di Sabatini e Trapassi, ma con l’apporto di Marzucchi), che rimette la decisione sul 4% all’autonomia e al senso di responsabilità della Fondazione, invitando il Sindaco ad intraprendere ogni azione perché ci siano “tempi più ragionevoli per valutare e concordare il piano industriale di Mps”. Approvato infine anche l’Odg presentato dal consigliere Di Renzone: un invito alla Fondazione ad agire nella tutela del patrimonio.
La mozione sulla situazione di Fondazione MPS e le prospettive future di Banca MPS è passata con 20 voti favorevoli e 12 contrari. I voti favorevoli sono stati della maggioranza di centrosinistra, senza due consiglieri della Lista Civica SienaCambia (che però hanno garantito di non voler uscire dalla coalizione), con l’aggiunta del consigliere di Siena Futura, Mauro Marzucchi.