di Alessandra Siotto
SIENA. Il tema della sicurezza è protagonista anche dopo le elezioni politiche e la maggioranza del consiglio comunale si divide sulla questione della solidarietà alle forze dell’ordine. È accaduto oggi (13 maggio) nella seduta del consiglio comunale di Siena, nella quale le liste civiche hanno presentato una mozione per esprimere solidarietà alle forze dell’ordine, sostenendo l’importanza e la centralità di questa istituzione alla quale vanno garantite le risorse adeguate per operare e ribadendo che la sicurezza e la vivibilità urbana costituiscono la priorità per i cittadini, anche a Siena. Iantorno e Andreini di Rifondazione Comunista hanno presentato a loro volta un ordine del giorno sullo stesso tema che prevedeva, oltre alla solidarietà, una condanna agli atteggiamenti devianti di alcuni esponenti delle forze dell’ordine, citando ad esempio gli avvenimenti del G8 di Genova nel luglio 2001. I consiglieri della Margherita, dei DS, dei Riformisti e Bartolini del Gruppo Misto non hanno condiviso la posizione di Rifondazione Comunista e hanno presentato un loro ordine del giorno sull’argomento, sostenendo che la sicurezza e la vivibilità urbana sono una delle esigenze primarie dei cittadini, ma a Siena le problematiche della criminalità sono sotto controllo e le forze dell’ordine del territorio svolgono una proficua attività. Per cui questi consiglieri della maggioranza hanno chiesto nella loro mozione che il Governo nazionale doti le forze dell’ordine delle risorse necessarie a svolgere il loro fondamentale lavoro.
Si è aperto un lungo dibattito che ha visto esponenti della maggioranza e dell’opposizione fronteggiarsi sulla questione. Secondo Iantorno “la sicurezza è importante, ma quando si presentano mozioni si pensa che tutte le forze dell’ordine siano dalla parte della ragione, invece non è così”. Gli risponde Bandini: “mi sembra che Iantorno abbia voluto attaccare le forze dell’ordine, bisogna difenderle perché è in corso un tentativo di demonizzazione; sugli episodi come quello di Genova non si deve accusare l’istituzione, ma i singoli individui”. Per Pellegrini “l’ordine del giorno di Rifondazione è fuori contesto” e secondo Falorni “il sindaco di Poggibonsi chiede fondi per le proprie forze dell’ordine mentre il sindaco di Siena è una seggiola vuota”. Bartolini ha ribadito che “il ruolo delle forze di polizia è essenziale (…); la mancanza di sicurezza è stato un tema centrale della campagna elettorale, ma è stato enfatizzato dai mass media e spesso i TG sembrano un bollettino di guerra”. Piccini ha sottolineato “i molti problemi di questa categoria, la mancanza di fondi e di formazione”, mentre Milani e Capitani sono stati d’accordo nel sostenere che “il documento della maggioranza è generico, dice troppo poco o non dice niente”. Per Mugnaioli “quello che è accaduto a Genova esprime non tanto la personalità dei singoli componenti che lì hanno operato, ma il senso della politica che in quel momento dava indicazioni di come lavorare, una politica che – vedremo nelle prossime settimane – spero non ricostruisca quel sentire e lo replichi nelle nostre strade”.
Alla ripresa della seduta del consiglio dopo la pausa pranzo, ha preso la parola anche il sindaco Cenni: “ho annunciato in fase di presentazione del bilancio sociale che presenteremo i dati ufficiali forniti dalla prefettura relativamente alla sicurezza a Siena ed alla sua provincia, ma il 2007 appare un anno soddisfacente, con reati in diminuzione (…). La solidarietà alle forze dell’ordine si può fare in maniera verbale o in maniera sostanziale. Io credo che sia preferibile la seconda perché comunque la prima lava le coscienze, ma non produce effetti, la seconda invece effetti ne produce eccome (…). Si fa solidarietà anche aiutando le forze di polizia nella rilevazione degli incidenti stradali, in modo da lasciare loro la possibilità di occuparsi di cose più importanti (…). Le forze dell’ordine vanno messe nelle condizioni di agire per il bene della collettività senza pressioni che possano far loro assumere atteggiamenti pericolosi, anche in maniera involontaria”.
Nella prosecuzione del dibattito, il consigliere Barberi ha proposto un emendamento all’ordine del giorno della maggioranza che ha ribadito come le forze dell’ordine debbano agire nel rispetto della Costituzione. Ma neanche questo emendamento è riuscito a far raggiungere l’accordo con Rifondazione che al momento del voto sulla mozione della maggioranza si è astenuta; l’ordine del giorno di DS, Margherita, Riformisti e Gruppo Misto è passato con 22 voti a favore, 10 contrari e Iantorno e Andreini astenuti. Mentre la mozione di Rifondazione prende 3 voti favorevoli (Iantorno, Andreini e Bartolini) e 31 contrari, quella delle liste civiche 10 favorevoli e 24 contrari.