Valentini risponde a Laura Vigni sulla gestione Zelig
SIENA. L’affidamento della gestione dei servizi dei teatri comunali è stato tema di dibattito consiliare a seguito dell’interrogazione presentata da Laura Vigni (Sinistra per Siena, RC, SsM), la quale ha fatto riferimento alla pronuncia del TAR della Toscana dello scorso 19 marzo che ha accolto il ricorso presentato dalla cooperativa Zelig contro l’esito della gara tenutasi nel mese di novembre dello scorso anno. “Considerato che il Comune di Siena – ha specificato la consigliera – deve provvedere ad aggiudicare il contratto alla società Zelig entro 30 giorni dalla notificazione della sentenza, che risulta essere stata depositata in segreteria il 19 maggio scorso, chiedo di conoscere quando verrà adottato l’atto imposto dalla sentenza del TAR”.
Nella risposta, il sindaco Bruno Valentini ha innanzitutto specificato, dal punto di vista formale, come ancora non sia pervenuta al Comune alcuna comunicazione in via amministrativa o notifica della sentenza. “Dal punto di vista sostanziale – ha poi detto Valentini – sono in corso accertamenti in ordine alla capacità a contrattare della società Zelig, capogruppo della rete temporanea di impresa (RTI) individuata dal TAR come aggiudicataria dell’appalto. Vorrei, però, ripercorrere i fatti che riguardano la Zelig. A seguito di alcuni controlli effettuati dalla Direzione Risorse del Comune sugli incassi derivanti dalla gestione della biglietteria del Museo Civico e della Torre del Mangia – ha continuato il sindaco – sono risultati degli ammanchi sui versamenti che la Zelig, come soggetto affidatario del servizio, era tenuta contrattualmente a corrispondere, per un totale di 177.927,50 euro relativo al periodo tra i mesi di aprile 2012 e aprile 2013. Circostanze che sono state segnalate e denunciate al nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, al fine di poter accertare con le autorità competenti eventuali ipotesi di reato. Contestualmente – ha proseguito Valentini – abbiamo provveduto a riconoscere e dichiarare l’inadempimento contrattuale a carico della società Zelig, con il relativo avvio della trattativa per il recupero delle somme sottratte, degli interessi e delle spese connesse. E’ importante ricordare come il riconoscimento di un grave inadempimento determini l’incapacità contrattuale del soggetto con la pubblica amministrazione e, nello specifico, l’impedimento a partecipare alle gare di appalto e stipulare contratti”.
Ma c’è di più: “Nello scorso mese di marzo, la Zelig – ha aggiunto il primo cittadino – ha affittato i propri rami di azienda alla società di recente costituzione Intrepido Servizi con sede in Roma, di cui alla data dell’atto notarile risultava procuratore speciale Pierluigi Piccini e amministratore unico Fabio Casentini (ad oggi amministratore delegato risulta essere il sig. Lucci Renato). Questo significa che, al fine di dare ottemperanza alla sentenza del TAR, gli uffici preposti dovranno analizzare alcune questioni giuridiche: innanzitutto se l’aggiudicazione dei servizi in questione debba essere fatta alla RTI originaria, costituita, oltre che dalla Zelig, anche dalle imprese mandanti Centro Pulizie Valdelsa e Fratelli Soldati; oppure se debba subentrare in tale raggruppamento l’affittuaria Intrepido Servizi. C’è poi da valutare – ha puntualizzato il sindaco – se l’inadempimento contrattuale in ordine alla gestione degli incassi del Museo Civico e della Torre del Mangia sia da considerarsi grave e comporti, con il riconoscimento dell’incapacità a contrattare con la pubblica amministrazione, il mancato possesso dei requisiti richiesti dal bando e autodichiarati in sede di gara. Inoltre, se nell’ipotesi di subentro in un contratto dell’affittuario il requisito della capacità a contrattare debba essere posseduto da entrambi i soggetti e, infine, se detta eventuale incapacità incida sulla stessa validità del contratto di affitto stipulato tra Zelig e Intrepido Servizi”.
A margine di questo excursus di fatti e vicende giuridiche, Valentini ha speso parole di attenzione nei confronti del personale dipendente: “Pur ricordando che il soggetto in primis cui spetta la tutela dei lavoratori è l’imprenditore da cui essi dipendono, l’amministrazione comunale si è mossa per tutelarli, garantendo la continuità del servizio con affidamenti temporanei, in attesa che venga definita la controversia. Grazie alla tipologia del loro contratto, che rientra nel comparto multiservizi e non in quello del commercio, sarà inoltre possibile tutelate ulteriormente il personale in servizio sulla base del capitolato speciale disciplinante il nuovo contratto e del contratto collettivo nazionale di lavoro che garantisce la riassunzione”.
Nella risposta, il sindaco Bruno Valentini ha innanzitutto specificato, dal punto di vista formale, come ancora non sia pervenuta al Comune alcuna comunicazione in via amministrativa o notifica della sentenza. “Dal punto di vista sostanziale – ha poi detto Valentini – sono in corso accertamenti in ordine alla capacità a contrattare della società Zelig, capogruppo della rete temporanea di impresa (RTI) individuata dal TAR come aggiudicataria dell’appalto. Vorrei, però, ripercorrere i fatti che riguardano la Zelig. A seguito di alcuni controlli effettuati dalla Direzione Risorse del Comune sugli incassi derivanti dalla gestione della biglietteria del Museo Civico e della Torre del Mangia – ha continuato il sindaco – sono risultati degli ammanchi sui versamenti che la Zelig, come soggetto affidatario del servizio, era tenuta contrattualmente a corrispondere, per un totale di 177.927,50 euro relativo al periodo tra i mesi di aprile 2012 e aprile 2013. Circostanze che sono state segnalate e denunciate al nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, al fine di poter accertare con le autorità competenti eventuali ipotesi di reato. Contestualmente – ha proseguito Valentini – abbiamo provveduto a riconoscere e dichiarare l’inadempimento contrattuale a carico della società Zelig, con il relativo avvio della trattativa per il recupero delle somme sottratte, degli interessi e delle spese connesse. E’ importante ricordare come il riconoscimento di un grave inadempimento determini l’incapacità contrattuale del soggetto con la pubblica amministrazione e, nello specifico, l’impedimento a partecipare alle gare di appalto e stipulare contratti”.
Ma c’è di più: “Nello scorso mese di marzo, la Zelig – ha aggiunto il primo cittadino – ha affittato i propri rami di azienda alla società di recente costituzione Intrepido Servizi con sede in Roma, di cui alla data dell’atto notarile risultava procuratore speciale Pierluigi Piccini e amministratore unico Fabio Casentini (ad oggi amministratore delegato risulta essere il sig. Lucci Renato). Questo significa che, al fine di dare ottemperanza alla sentenza del TAR, gli uffici preposti dovranno analizzare alcune questioni giuridiche: innanzitutto se l’aggiudicazione dei servizi in questione debba essere fatta alla RTI originaria, costituita, oltre che dalla Zelig, anche dalle imprese mandanti Centro Pulizie Valdelsa e Fratelli Soldati; oppure se debba subentrare in tale raggruppamento l’affittuaria Intrepido Servizi. C’è poi da valutare – ha puntualizzato il sindaco – se l’inadempimento contrattuale in ordine alla gestione degli incassi del Museo Civico e della Torre del Mangia sia da considerarsi grave e comporti, con il riconoscimento dell’incapacità a contrattare con la pubblica amministrazione, il mancato possesso dei requisiti richiesti dal bando e autodichiarati in sede di gara. Inoltre, se nell’ipotesi di subentro in un contratto dell’affittuario il requisito della capacità a contrattare debba essere posseduto da entrambi i soggetti e, infine, se detta eventuale incapacità incida sulla stessa validità del contratto di affitto stipulato tra Zelig e Intrepido Servizi”.
A margine di questo excursus di fatti e vicende giuridiche, Valentini ha speso parole di attenzione nei confronti del personale dipendente: “Pur ricordando che il soggetto in primis cui spetta la tutela dei lavoratori è l’imprenditore da cui essi dipendono, l’amministrazione comunale si è mossa per tutelarli, garantendo la continuità del servizio con affidamenti temporanei, in attesa che venga definita la controversia. Grazie alla tipologia del loro contratto, che rientra nel comparto multiservizi e non in quello del commercio, sarà inoltre possibile tutelate ulteriormente il personale in servizio sulla base del capitolato speciale disciplinante il nuovo contratto e del contratto collettivo nazionale di lavoro che garantisce la riassunzione”.
Alla fine della risposta del sindaco, la consigliera Laura Vigni ha dichiarato di conoscere i retroscena descritti dal primo cittadino: “La presenza di un dipendente infedele non credo possa condizionare i rapporti con la società Zelig. Ho fiducia che i fatti possano essere risolti con la massima trasparenza, senza preconcetti nei confronti della società Zelig e soprattutto tutelando i tanti lavoratori”.
All’interrogazione di Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) su quali siano le caratteristiche necessarie per poter svolgere adeguatamente l’incarico di componente del CDA del Consorzio Terrecablate, e, nello specifico, “se Carolina Persi, nominata recentemente – ha puntualizzato Pinassi – eserciti il mandato per conto dell’Amministrazione comunale e se, in caso affermativo, la stessa abbia già provveduto a sottoscrivere e osservare la Carta di Pisa come condizione per la validità della nomina e della designazione”, ha risposto il sindaco Bruno Valentini.
Dopo aver ricordato la composizione societaria di Terre Cablate e la procedura in base alla quale l’assemblea del Consorzio procede alla nomina dei componenti del CDA, Valentini ha informato che, a seguito delle dimissioni di Antonio Loia, ex sindaco di Murlo, “la valutazione della candidatura della Persi è stata presentata e proposta dal presidente dell’assemblea, il sindaco di Gaiole in Chianti, Michele Pescini, e successivamente approvata dai soci, perché presentava adeguate caratteristiche per lo svolgimento dell’incarico che, ricordo, è a titolo completamente gratuito. Dalla lettura delle norme statutarie – ha sottolineato il sindaco – o in altri accordi fra i soci, non sono presenti clausole che prevedano vincolo di mandato o rappresentanza esclusiva di enti soci; risulta, infatti, evidente come i consiglieri nominati dall’assemblea non abbiano mandato di rappresentare l’ente locale dove svolgono il proprio incarico di consigliere, assessore o sindaco, ma l’ente stesso per il quale sono nominati come amministratori. Nel caso in questione – ha concluso Valentini – non ricorrono la nomina o designazione da parte del sindaco, o l’esercizio di funzioni rappresentative o esecutive per conto dell’Amministrazione comunale: per queste ragioni, quindi, non è richiesto alcun vincolo di sottoscrizione e osservanza della Carta di Pisa a cui il consigliere Pinassi fa riferimento. Carolina Persi sta in quell’organismo come ogni altro amministratore del Cda presente o passato. Voglio soltanto ricordare – ha concluso il primo cittadino – come le funzioni fondamentali vengano svolte dal direttore, il quale collabora con la società a responsabilità limitata Terre Cablate per l’implementazione e l’erogazione dei servizi”.
Pinassi ha ringraziato il sindaco per i chiarimenti e le informazioni “di non facile accesso>>, come ha riconosciuto il consigliere, e, dopo aver assicurato di non avere niente di personale nei confronti della collega Persi, ha comunque invitato l’Amministrazione comunale <<a cambiare i metodi e operare in maniera più trasparente, visto che si tratta comunque di un Consorzio di soci pubblici”.
L’iniziativa “La Repubblica degli innovatori”, organizzata in Piazza del Campo a fine giugno come tappa del tour dedicato da Next del quotidiano “la Repubblica” alle città italiane candidate al titolo di capitale europea della Cultura 2019, è stata oggetto di un’interrogazione presentata nell’assise odierna da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta anche dal collega di gruppo Eugenio Neri. “Preso atto della cartellonistica esposta davanti a Palazzo Pubblico – ha detto il consigliere – recante alcune prime pagine del quotidiano, vorremmo conoscere le motivazioni di tale allestimento e della scelta del luogo. Inoltre, chiediamo al sindaco di esprimere il suo giudizio complessivo sull’evento e di riferire se lo stesso sia stato realizzato nel rispetto dei regolamenti comunali, evidenziando le fonti che l’hanno resa possibile o, in caso contrario, le disposizioni ostative”.
Puntuali le risposte del sindaco Bruno Valentini ai vari punti dell’interrogazione: “Un’iniziativa legata al percorso di candidatura di Siena 2019 – ha spiegato Valentini –alla quale, come per l’organizzazione di ogni altro evento o workshop realizzati per lo stesso fine, il Comune fornisce ausili tecnici-finanziari e si fa carico delle pratiche inerenti le occupazioni di suolo pubblico e le attività di pubblico spettacolo. Si è trattato pertanto – ha concluso il sindaco – di una richiesta a cui ha seguito un’istruttoria amministrativa ordinaria per l’autorizzazione di eventi simili, secondo i disposti regolamentari che disciplinano le concessioni di suolo pubblico e le tipologie di utilizzo di Piazza del Campo, che è stata scelta per il suo fascino e la sua stessa rilevanza, in funzione dell’importanza dell’iniziativa”.
Giordano si è dichiarato non soddisfatto e ha criticato, in particolare, le modalità di concessione del Campo nei giorni immediatamente precedenti il Palio di luglio: “Credo che sia stata Repubblica a beneficiare dell’evento da un punto di vista pubblicitario, piuttosto che la città di Siena: invito pertanto l’Amministrazione a individuare, in futuro, spazi e periodi più adeguati e opportuni per la realizzazione di analoghe iniziative”.
Dopo la mozione presentata, alcuni mesi fa, sul controllo del centro storico e la presenza delle forze dell’ordine nelle ore notturne, che sollecitava il potenziamento dell’illuminazione pubblica e l’installazione di un sistema di videosorveglianza, Enrico Tucci (Cittadini di Siena) è tornato sull’argomento sicurezza con un’interrogazione relativa agli episodi di vandalismo verificatisi nella notte del 21 giugno scorso. “Il nostro territorio – ha detto Tucci – appare non più immune da fenomeni di maleducazione e inciviltà, ma anche di vera e propria delinquenza, che incutono timore e disagio nella cittadinanza e provocano ingenti danni alle loro proprietà e ai beni comuni. Alla luce dei disordini verificatisi nella notte della Festa della Musica – ha proseguito il consigliere – favoriti anche dall’inosservanza degli orari di chiusura e delle disposizioni sul contenimento del livello di emissioni acustiche da parte di alcuni esercizi”, Tucci ha chiesto al sindaco “quali provvedimenti intenda adottare per garantire ai cittadini vivibilità, sicurezza e la tutela dei beni, in un momento che vede un preoccupante aumento di questi incresciosi fenomeni”.
L’assessore alla Polizia Municipale, Mauro Balani, dopo aver condiviso il tono delle preoccupazioni espresse dal consigliere Tucci, ha dapprima specificato le modalità di svolgimento del turno serale degli agenti di Polizia Municipale nella notte del 21 giugno: “Le due pattuglie in servizio fino alle 1 di notte, come stabilito dalla Questura, erano impegnate sia nel controllo della viabilità per l’incontro di basket Montepaschi-Armani Milano, sia dello svolgimento della Festa della Musica e della manifestazione delle Sentinelle in Piedi. Durante il turno, non è stata registrata alcuna richiesta di intervento. Più in generale – ha proseguito Balani – ricordo che, durante i servizi serali, la Polizia Municipale svolge regolarmente attività di controllo del territorio, con particolare attenzione alle vie del centro storico, agli esercizi di somministrazione di alcolici, al controllo delle emissioni rumorose e al rispetto delle concessioni di suolo pubblico. Un’attività che ha portato all’accertamento di alcune violazioni di norme, punibili con sanzioni amministrative pecunarie e deferimenti all’Autorità giudiziaria, in particolare, per la somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni. Nel corso del 2013 – ha aggiunto Balani – sono state raccolte 17 denunce di reato per danneggiamenti e nei primi mesi del 2014 siamo già a quota 10: tutte contro ignoti. Al fine di aumentare la prevenzione di tali fenomeni di vandalismo, con il Comandante di Polizia Municipale abbiamo condiviso l’opportunità di intensificare i controlli nelle zone di piazza del Mercato e delle Logge del Papa, che appaiono le più critiche ed esposte a danneggiamenti. Infine – ha concluso Balani – è importante sottolineare l’efficacia del coordinamento delle forze dell’ordine, quindi anche con Polizia e Carabinieri, la cui positiva azione ha permesso di identificare e assicurare alla giustizia i responsabili degli atti: un risultato che ho potuto apprezzare personalmente”.
Tucci ha ringraziato per le rassicurazioni: “I tempi sono difficili – ha detto il consigliere – e saluto con favore l’impegno dell’Amministrazione nel cercare soluzioni a un problema che incide sulla qualità della vita di una città notoriamente civile come Siena”.
La disponibilità e il numero delle licenze comunali per lo svolgimento del servizio di noleggio con conducente (NCC) sono state oggetto di dibattito consiliare a seguito dell’interrogazione presentata da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta anche dal collega di gruppo Eugenio Neri. Giordano ha ricordato come il NCC costituisca un servizio disponibile 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, in forte espansione nelle città analoghe a Siena per dimensione, conformazione territoriale e difficoltà nel raggiungere le strutture turistico-ricettive con altri mezzi pubblici. “Nel 2007 – ha proseguito il consigliere – il Comune ha rilasciato le ultime 3 licenze a disposizione per l’esercizio del servizio NCC di veicoli fino a 9 posti: chiediamo pertanto all’Amministrazione se si possa ritenere sufficiente il numero di licenze attualmente in essere, o se invece intenda provvedere, e con quali tempi, ad assumere atti per mettere a concorso ulteriori licenze”.
La disponibilità e il numero delle licenze comunali per lo svolgimento del servizio di noleggio con conducente (NCC) sono state oggetto di dibattito consiliare a seguito dell’interrogazione presentata da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta anche dal collega di gruppo Eugenio Neri. Giordano ha ricordato come il NCC costituisca un servizio disponibile 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, in forte espansione nelle città analoghe a Siena per dimensione, conformazione territoriale e difficoltà nel raggiungere le strutture turistico-ricettive con altri mezzi pubblici. “Nel 2007 – ha proseguito il consigliere – il Comune ha rilasciato le ultime 3 licenze a disposizione per l’esercizio del servizio NCC di veicoli fino a 9 posti: chiediamo pertanto all’Amministrazione se si possa ritenere sufficiente il numero di licenze attualmente in essere, o se invece intenda provvedere, e con quali tempi, ad assumere atti per mettere a concorso ulteriori licenze”.
L’assessore ai Trasporti, Stefano Maggi, ha innanzitutto specificato come il servizio NCC costituisca una modalità di trasporto privato non di linea, ma di prenotazione e noleggio auto con autista, solitamente utilizzato per tratte extraurbane e lunghe percorrenze. Elementi che lo differenziano dal più classico servizio taxi, configuratosi come trasporto pubblico non di linea sulle tratte urbane. “Il Comune di Siena – ha poi detto l’assessore – ha autorizzato 18 licenze di NCC e 53 licenze taxi, molte delle quali con seconda guida. Gli autoveicoli NCC che circolano sul territorio comunale non sono solo quelli autorizzati dal Comune, in quanto i titolari della licenza possono spostarsi liberamente sull’intero territorio nazionale e accedere alla ZTL con le stesse modalità dei taxi: un fenomeno in forte espansione anche a Siena. Non ci risultano – ha concluso l’assessore – pervenute, di recente, richieste di nuove autorizzazioni NCC. Valuteremo, se necessario, la messa a bando di ulteriori licenze, senza alcuna preclusione”.
“Parzialmente soddisfatto” il consigliere Giordano, “in particolare per l’apertura dell’assessore a considerare l’ipotesi di indire un bando per nuove licenze, in quanto opportunità di occupazione e lavoro. Inoltre – ha concluso Giordano – anche sul fronte turistico-ricettivo, il servizio NCC può ulteriormente colmare le criticità nello spostamento in un territorio esteso e diffuso come quello di Siena e della provincia”.
La dotazione organica negli asili nido comunali, sia nel profilo degli istruttori didattici, sia in quello degli addetti alla custodia e alla sorveglianza, ha costituito il tema principale dell’interrogazione consiliare odierna presentata da Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) e sottoscritta dal collega di gruppo Pietro Staderini. Il consigliere, ricordando “il nuovo piano occupazionale deliberato dalla Giunta, gli esuberi registrati nei profili di istruttore direttivo didattico in categoria D e di custode, oltre all’esito del concorso statale per insegnanti, che ha determinato un vincitore” e, più in generale, “l’attuale assetto degli organici degli asili nido, anche in una prospettiva di breve periodo che determinerà una carenza di 6 posti nella dotazione del personale educativo, con impossibilità di sostituzione”, ha chiesto all’Amministrazione come intenda far fronte alle criticità della situazione prospettata, in presenza di una graduatoria per supplenze in scadenza al prossimo 15 gennaio 2015 e senza la previsione di nuovi bandi. Corsi ha quindi posto analoga riflessione sulla “mancanza di custodi, figure anch’esse indispensabili per l’avvio del nuovo anno didattico, determinata dagli esuberi, che non consentiranno ulteriori assunzioni”. Infine, più in generale, il consigliere ha posto come riflessione “se questa situazione non preluda le intenzioni di abbandonare la gestione diretta del servizio didattico dei Nidi e le stesse funzioni educative dell’Amministrazione comunale, a favore di eventuali esternalizzazioni”.
L’assessore all’Istruzione, Tiziana Tarquini, ha fornito risposte puntuali ai vari punti sollecitati dall’interrogazione: ” La dotazione organica del Comune, definita con la delibera n. 274 dello scorso mese di giugno, prevede 88 unità di personale con funzioni educative, oltre a 47 di supporto. Di queste 88, 54 sono le educatrici occorrenti per i 6 asili nido comunali, che corrispondono al personale di ruolo con profilo di educatore. La stessa deliberazione prevedeva procedure concorsuali pubbliche da attivare nel 2° semestre del 2014 e comunque da espletare nel quadriennio di programmazione per un concorso per la copertura di tre posti, di cui due a tempo pieno e uno part time al 40%, di istruttore didattico per scuola dell’infanzia”. L’assessore ha però spiegato come, alla luce della contrazione delle domande rispetto all’anno scorso di circa 60 unità, registrata con il recente termine delle iscrizioni, soprattutto nella fascia dei lattanti, “sia necessario fare delle valutazioni di prospettiva: a maggior ragione – ha specificato Tarquini – se, da un punto di vista demografico, registriamo la diminuzione di 20 unità circa all’anno nella popolazione residente dei bambini in fascia di età da 0 a 4 anni. Tutto ciò anche nella considerazione dell’ampliamento delle capacità di accoglienza dei bambini per ogni asilo nido, dato dal regolamento regionale e comunale, mantenendo invariato il numero degli educatori. Vediamo così che il trend attuale non solo ci porta verso un esaurimento delle graduatorie, ma determina un panorama di grande incertezza rispetto all’utenza potenziale futura”. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, ha invece annunciato l’assessore, “si tratta di attendere i prossimi sviluppi legislativi in merito alla riforma della scuola che potrebbe abbassare la permanenza nella scuola dell’infanzia da 6 a 5 anni”. Infine, ancora sugli organici: “Per quanto riguarda la copertura dei posti eventualmente mancanti di custode – ha detto Tarquini – ricordo che l’organico complessivo del profilo a cui attingere per coprire i posti vacanti è di 58 unità e che è previsto un cambio di profilo in questo senso per altre unità di personale”. L’assessore ha quindi concluso l’intervento con una riflessione più generale sul settore educativo: “La spesa per il personale dipendente di circa 4.150.000 euro dimostra l’impegno dell’Amministrazione comunale e la volontà di non esternalizzare questi servizi, in controtendenza rispetto al quadro nazionale. Rimane, infatti, sempre predominante il servizio comunale a gestione diretta, da sostenere e promuovere, rispetto a quello in affidamento, che invece si riduce. I nostri servizi all’infanzia rappresentano un elemento di eccellenza sia come supporto alla conciliazione dei padri e delle madri, sia come fattore determinante per la crescita delle bambine e dei bambini di questa città”.
Corsi si è dichiarato “sostanzialmente soddisfatto” per la risposta dell’assessore e ha aggiunto una considerazione sul “trend preoccupante e drammatico – ha aggiunto – relativo al calo delle iscrizioni e, più in generale, demografico, rispetto al quale l’Amministrazione comunale dovrebbe interrogarsi sulle cause che lo determinano per contribuire, invece, a rendere migliore il contesto cittadino per la crescita e il benessere delle famiglie”.
