Gli argomenti affrontati nel corso della seduta
SIENA. Partendo da considerazioni sulla trasparenza e sul tema dello spending review nelle pubbliche amministrazioni, Eugenio Neri (Siena Rinasce) ha presentato un’interrogazione per conoscere il numero delle posizioni dirigenziali del Comune di Siena. Il consigliere, nel dettaglio, ha chiesto quante e quali di queste siano state attivate nel mandato in corso e le caratteristiche delle relative procedure di selezione.
Puntuale la risposta dell’Assessore al Personale, Mauro Balani, che ha esposto il quadro dei dirigenti attualmente in servizio e ripercorso i passaggi amministrativi dell’unica posizione dirigenziale attivata dall’Amministrazione in carica, quella relativa agli ambiti di intervento della Pianificazione territoriale, dello Sportello unico alle imprese e delle Attività economiche: <<La selezione ha visto la partecipazione di 17 concorrenti, dei quali 5 interni all’ente, ed è stata espletata sulla base degli indirizzi stabiliti dalla Giunta, con la finalità di reperire la professionalità più adeguata all’incarico. I candidati in possesso dei curricula maggiormente rispondenti sono stati invitati a sostenere un colloquio e, al termine di questi, è stato individuato l’architetto Massimo Betti>>.
“L’organico complessivo delle figure dirigenziali – ha proseguito Balani – è passato dalle 18 unità del 2005, alle 14 del 2011, fino alle attuali 4: un’evidente contrazione che comporta un grande impegno professionale e umano da parte di questi professionisti. E’ evidente che dovremo trovare un equilibrio strutturale tra le carenze di bilancio ereditate dal passato e la necessità di gestire una macchina organizzativa che sia in grado di dare risposte pronte ed efficaci a cittadini e imprese”. Balani ha illustrato anche i termini e le caratteristiche delle recenti procedure pubbliche di selezione per un Dirigente amministrativo nell’area Affari istituzionali, Cultura e Turismo, in carica dal prossimo 1° dicembre, e per il funzionario di Polizia Municipale che andrà a ricoprire la posizione di comando nelle prossime settimane.Neri si è dichiarato “alquanto insoddisfatto, perché dagli atti non emergono tutte le valutazioni e le analisi esposte dall’Assessore”.
Le prospettive di sviluppo nell’offerta culturale e di indirizzo giuridico e gestionale del Santa Maria della Scala sono state al centro del dibattito consiliare a seguito delle due interrogazioni di Enrico Tucci (Cittadini per Siena) e Laura Vigni (SsM, PRC, Sinistra per Siena). Mentre il primo ha trattato, nello specifico, l’ipotesi del trasferimento della Pinacoteca nazionale nei locali del complesso museale, auspicandone una pronta realizzazione, la seconda ha affrontato la questione da un punto di vista più generale sui progetti e i modelli gestionali che l’Amministrazione Comunale intende adottare.
Le prospettive di sviluppo nell’offerta culturale e di indirizzo giuridico e gestionale del Santa Maria della Scala sono state al centro del dibattito consiliare a seguito delle due interrogazioni di Enrico Tucci (Cittadini per Siena) e Laura Vigni (SsM, PRC, Sinistra per Siena). Mentre il primo ha trattato, nello specifico, l’ipotesi del trasferimento della Pinacoteca nazionale nei locali del complesso museale, auspicandone una pronta realizzazione, la seconda ha affrontato la questione da un punto di vista più generale sui progetti e i modelli gestionali che l’Amministrazione Comunale intende adottare.
Ad entrambi i consiglieri ha risposto il neoassessore alla Cultura, Massimo Vedovelli, che ha colto l’occasione per ribadire la centralità del complesso museale nel quadro delle politiche culturali dell’Amministrazione Comunale e della città, a partire dalla candidatura a Capitale europea 2019: “Ciò che si discute sul Santa Maria della Scala deve poter costituire un banco di prova per l’intera operazione: il legame tra le due questioni è innegabile e, fuori di queste considerazioni, la riflessione sul senso, le funzioni e il ruolo dell’istituto rischia di essere parziale”.
Dopo aver ripercorso le recenti tappe che avrebbero dovuto portare alla costituzione di una cittadella dell’arte nei locali del Santa Maria, il cui primo passo sarebbe stato proprio il trasferimento del patrimonio della Pinacoteca nazionale a seguito della sottoscrizione di un protocollo approvato dalla Giunta comunale nel 2011, ma mai condiviso con le altre istituzioni competenti, Vedovelli ha affermato che “il progetto di trasferimento della Pinacoteca, cui la città non deve rinunciare, dovrà essere sviluppato nei termini di un Museo della civiltà figurativa senese attraverso un nuovo percorso di dialogo fra tutti i soggetti coinvolti”. Una risposta che ha trovato Tucci “soddisfatto per l’ottimismo e la volontà dell’assessore>> al quale ha, inoltre, rivolto un invito a valutare eventuali modifiche allo Statuto della Fondazione approvato nella scorsa legislatura.
Trattata dall’assessore anche la questione della forma giuridica, che nel marzo 2012 fu affrontata con la costituzione della Fondazione di partecipazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, alla quale però, anche a seguito delle vicende politiche che portarono al commissariamento, non seguì la stipula degli atti convenzionali che avrebbero dovuto sancire la concessione in uso del patrimonio mobiliare e immobiliare del complesso museale: “E’ senz’altro necessario – ha detto Vedovelli – individuare una modalità snella e moderna che consenta la partecipazione di enti pubblici, privati, imprese, con la prerogativa che la programmazione culturale rimanga esclusiva del Comune. Inoltre, rispetto allo Statuto, dobbiamo intervenire sull’articolazione delle competenze degli organi, prevedendo un incarico di direzione a una figura con profilo di alto livello, le cui competenze non possono limitarsi a quelle di tipo amministrativo, contabile e finanziario previste nel vigente Statuto”.
Se la proroga della mostra di Steve Mc Curry ha reso possibile l’ampliamento degli orari e l’apertura al pubblico dei primi tre livelli del complesso senza oneri aggiuntivi per il Comune, “ulteriori estensioni – ha continuato l’assessore – nella fruibilità degli spazi implicano sensibili aumenti dei budget necessari alla gestione ordinaria, soprattutto per i costi di sorveglianza, e richiedono progetti specifici. Tra questi, l’allestimento del Museo della Città, pianificato in collaborazione con l’Università: una sezione densa di significato per Siena e ricca di contenuti scientifici di altissimo livello”.
“Proprio al superamento della prima fase della candidatura a Capitale europea della Cultura 2019, il tema del complesso del Santa Maria della Scala può costituire l’occasione per la definizione quanto più partecipata di un nuovo progetto si sviluppo culturale della città”.
Laura Vigni si è dichiarata insoddisfatta per la mancanza di risposta alla sua sollecitazione sullo stato di avanzamento dei lavori di restauro dei locali e delle aree da adibire alle attività culturali. Il consigliere di minoranza ha poi auspicato il completamento del ristorante interno alla struttura e la realizzazione di un bar che possa servire anche l’utenza esterna di piazza del Duomo, concludendo l’intervento con un’attestazione di stima nei confronti dell’assessore.
Le criticità del sistema di trasporto ferroviario sono state discusse e analizzate a seguito dell’interrogazione urgente di Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia), che ha chiesto all’Amministrazione Comunale quali iniziative siano state intraprese per far fronte alla riduzione dei treni veloci Regiostar lungo la linea Siena-Firenze, annunciata dall’Assessore regionale Vincenzo Ceccarelli con l’entrata in vigore dell’orario invernale.
La risposta dell’assessore ai Trasporti, Stefano Maggi, ha riscontrato la soddisfazione del consigliere <<per il grado di attenzione dimostrato nei confronti del servizio e dei pendolari che ne usufruiscono, oltre che per il livello di competenze dimostrato>>.
Maggi ha offerto il quadro generale del sistema ferroviario senese, che presenta << un tracciato dell’800, pieno di curve, realizzato in funzione delle macchine di allora e mai ritoccato: per questo dobbiamo ripensarlo, perché, mentre i nostri mezzi viaggiano in molti tratti a velocità massima di 90 km orari, in altre realtà i treni raggiungono ormai i 300 km orari>>.
“Dal punto di vista dei trasporti su rotaia – ha proseguito Maggi – Siena è lontana e distante dal resto del mondo. Per quanto riguarda i collegamenti con Firenze, l’obiettivo strategico è il raddoppiamento del tratto Granaiolo-Empoli, lungo 11 km, che consentirebbe di ovviare a vari scambi e fermate, e arrivare alla stazione di Santa Maria Novella in 1 ora e un quarto con le fermate della Valdelsa”.
“Faremo tutto il possibile – ha concluso Maggi – per evitare il taglio del treno veloce rimasto (il 3022 in partenza da Siena alle 6,25 e in arrivo a Firenze Santa Maria Novella alle 7,34) e, in termini più generali, invito il Consiglio a seguirmi sul rilancio dei treni, che purtroppo oggi non rispondono alle esigenze. È altrettanto importante condividere e rivendicare il principio della complementarietà tra i diversi mezzi di trasporto, affinché gli orari e i tragitti di autobus e treni siano raccordati per servire in maniera quanto più efficace e capillare tutto il territorio”.
In occasione del Mercato nel Campo, l’appuntamento rievocativo del “mercato grande” della Siena due-trecentesca, in agenda per sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre prossimi, sono previste delle modifiche ai parcheggi per quanto riguarda i residenti nella ZTL.
In considerazione del divieto di sosta istituito in piazza del Mercato, dalle ore 20 di domani, venerdì 29, e fino alle 8 di lunedì 2 dicembre, l’Amministrazione Comunale mette a disposizione gratuitamente i posti della struttura “Il Campo – Sant’Agata”. I residenti che usufruiranno del servizio devono risultare in regola con il pagamento del bollino ZTL per il mese in corso e con il permesso, che andrà esibito alla cassa al momento dell’uscita.
(Foto di Mirco Mugnai)
(Foto di Mirco Mugnai)