SIENA. In apertura del Consiglio comunale, il sindaco Valentini ha fatto alcune dichiarazioni sull’avviso di garanzia da ci è stato raggiunto (vedi), dalle opposizioni vi sono state subito reazioni e la Lega Nord, pur non avendo esponenti in Consiglio, è entrata in aula, gridando “Dimettiti”.
I lavori sono poi iniziati regolarmente.
CONSORZIO DI BONIFICA 6 TOSCANA SUD: RICHIESTA DI INFORMAZIONI SULLE MODALITA’ DI GESTIONE E SULLA TRASPARENZA DELLE CARTELLE DI PAGAMENTO.
Una richiesta di informazioni sulle modalità di gestione del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud, l’ente preposto, anche per l’area senese, alla cura delle opere pubbliche di bonifica e alla manutenzione di fiumi, fossi e canali per la sicurezza idrogeologica del territorio. E’ quanto hanno presentato nella seduta odierna, in forma di interrogazione consiliare, Eugenio Neri e Giuseppe Giordano, focalizzandosi in particolare sulle procedure di nomina delle cariche consortili, sui lavori effettuati nell’ultimo biennio e sugli appalti conferiti. Richiamando come le spese del Consorzio siano sostenute attraverso i tributi dei consorziati, ovvero i proprietari di terreni, abitazioni e fabbricati della zona, Neri ha chiesto anche un parere sulla trasparenza delle cartelle di pagamento: ovvero, se le stesse contengano le indicazioni utili affinché il contribuente possa valutare la sussistenza dei presupposti di legge in base ai quali è richiesto il pagamento.
Il consorzio di bonifica, come ha chiarito l’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente, è un apparato tecnico esecutivo che gestisce, in regime di manutenzione ordinaria e straordinaria, il reticolo idrico del comprensorio assegnato; nel caso senese, il Consorzio di bonifica 6 Toscana sud si occupa di gran parte dei territori delle province di Siena e Grosseto. Le cariche consortili, come prevede la legge, sono nominate mediante elezioni pubbliche; tra queste vi è un’importante rappresentanza di sindaci del comprensorio, scelti per aree omogenee e in considerazione di quelle che risultano essere maggiormente svantaggiate. A oggi, come ha ricordato l’assessore, il consorzio 6 Toscana Sud non ha ancora emesso cartelle di pagamento nell’area senese e l’auspicio è che le stesse contengano i principi di trasparenza e legalità previste dalla legge, come accade del resto sul versante grossetano grazie all’esperienza quasi secolare del consorzio di bonifica locale istituito nel 1927. L’assessore ha concluso dichiarandosi certo che, una volta che saranno avviati gli interventi anche sul territorio senese, i contribuenti potranno meglio percepire l’utilità del consorzio stesso. Neri si è dichiarato moderatamente soddisfatto, ma ha definito il tributo come l’ennesimo “balzello” finalizzato a mantenere apparati di nomina ad appannaggio della politica: in questo specifico caso a danno delle attività produttive, in particolar modo degli agricoltori, una categoria che secondo il consigliere dovrebbe, invece, essere premiata per il lavoro secolare di cura e manutenzione del territorio e del paesaggio toscano.
IL SOSTEGNO PSICOLOGICO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA E OCCUPAZIONALE IN UN’INTERROGAZIONE DI GIUSEPPE GIORDANO
Un servizio di ascolto e sostegno psicologico per le persone e i nuclei familiari che vivono difficoltà occupazionali ed economiche. E’ il tema toccato da Giuseppe Giordano con l’interrogazione sottoscritta anche da Eugenio Neri e presentata, nell’assise odierna, in relazione ai problemi generati dalla diffusa crisi socio-economica attuale e ai suoi effetti sulla tenuta delle famiglie senesi. Giordano, in particolare, ha sostenuto come appaia utile che l’amministrazione comunale presti attenzione al problema anche attraverso l’istituzione di un supporto logistico e operativo.
L’assessore al Sociale ha risposto che a Siena non risulta essere attivo alcun servizio gratuito di ascolto e sostegno psicologico specificatamente rivolto a individui e famiglie con difficoltà occupazionali e/o economiche. Al contempo però, come ha illustrato l’assessore, esiste il servizio pubblico psicologico ad ampio raggio fornito dall’azienda USL 7, così come sono attivi molti servizi gratuiti di ascolto per persone in difficoltà grazie all’operato delle realtà associative senesi. Tra queste, l’assessore ha citato la Pubblica Assistenza, dove due psicologhe ricevono le persone per aiutarle a comprendere la natura delle proprie difficoltà: in caso di necessità dal punto di vista psicologico, gli utenti sono quindi invitati a rivolgersi a persone di propria fiducia; oppure, quello analogo della Caritas, dal quale i soggetti interessati sono rimandati al consultorio “La Famiglia” che dispone di consulenti preparati a seguire i casi. L’assessore ha inoltre ricordato le esperienze della Corte dei Miracoli, in cui si cercano soluzioni a problemi concreti come quello della casa, e dei centri di ascolto della Misericordia, dove vengono affrontati i temi della prevenzione dell’usura e del microcredito. Quanto al servizio sociale professionale del Comune, l’assessore ha ricordato l’attività concreta di supporto alle famiglie svolta nelle tre sedi dell’Acquacalda, di via del Giglio e di via dei Pispini, alla quale, ormai da diversi mesi, si è integrato un punto di segretariato sociale nei locali del Poliambulatorio di Pian d’Ovile che opera per aiutare le persone a individuare i referenti più opportuni per la risoluzione dei propri problemi.
Giordano ha ringraziato l’assessore ma si è dichiarato insoddisfatto della risposta, ritenuta non focalizzata sulla problematica segnalata che, invece, secondo lui meriterebbe specifica attenzione. Il consigliere ha concluso invitando l’amministrazione a svolgere un ruolo propositivo di dialogo e coordinamento con le realtà no-profit operanti nel settore per raccordare le iniziative in atto e ovviare alla loro eccessiva frammentarietà.
IN CONSIGLIO IL TEMA DELLA SOCIALITÀ NEI QUARTIERI E DELLE INIZIATIVE DI BUON VICINATO
La “Festa dei Vicini” è una manifestazione nata in Francia nel 1999 su iniziativa della Federazione europea delle Solidarietà di Vicinato allo scopo di favorire un maggiore sostegno tra le persone che vivono nella stessa città o comunque in una relazione di prossimità.
Sottolineando come l’evento si sia diffuso a livello europeo e, dal 2004, rappresenti ormai l’iniziativa più importante per rafforzare i rapporti di buon vicinato, Giuseppe Giordano, con un’interrogazione sottoscritta anche da Eugenio Neri, ha chiesto con un’interrogazione se il Comune di Siena intenda aderirvi per l’anno in corso ed eventualmente con quale programma di attività.
Il consigliere, prima di concludere il proprio intervento, ha rimarcato che la “Festa dei Vicini” dovrebbe essere interpretata come un’opportunità per favorire la solidarietà e la coesione sociale, oltre che un’occasione di progettualità condivisa per istituzioni, politica, tessuto associativo e finanziatori sociali.
Anche l’assessore al Sociale, chiamata a rispondere all’interrogazione, ha espresso un giudizio positivo sull’iniziativa che in Italia è condivisa anche da ANCI e Federcasa, l’associazione nazionale che raccoglie la maggior parte degli enti di edilizia popolare, proprio per favorire buoni rapporti di vicinato nei grossi condomini.
L’assessore, che ha ammesso di non essere a conoscenza dell’iniziativa, ha informato che, dal punto di vista formale, il Comune di Siena non vi ha mai aderito, anche perché non risulta pervenuta alcuna richiesta ufficiale, ma non ha escluso che in futuro, dopo un’attenta e ragionata valutazione, possano invece crearsi le condizioni per partecipare alla “Festa dei Vicini”.
Dopo aver ricordato le numerose iniziative di analoga natura realizzate dalle Consulte territoriali, in alcuni quartieri della città, con il sostegno dell’Amministrazione, l’assessore ha affermato che anche nel 2015 saranno sostenute le realtà associative e soprattutto le Consulte territoriali che vorranno promuovere, più o meno direttamente, attività simili a quelle dell’iniziativa richiamata. Tra queste, i due weekend di festa e incontri in programma a giugno nel quartiere di Isola d’Arbia, l’analoga iniziativa in cantiere a Ravacciano e le varie attività promosse ormai da anni a San Miniato.
In conclusione, l’assessore ha informato l’aula che, durante un recente incontro, l’Amministrazione ha sollecitato i rappresentanti delle Consulte territoriali a svolgere una vera e propria azione di sensibilizzazione nei confronti degli abitanti dei quartieri affinché le iniziative di socializzazione nascano e si sviluppino in forma quanto più spontanea e partecipata.
Giordano si è dichiarato soddisfatto per aver fornito uno spunto all’amministrazione e per l’interesse manifestato dall’assessore a valutare l’adesione all’iniziativa proposta e ha invitato l’amministrazione a non disperdere la preziosa esperienza maturata negli ultimi 15 anni con la collaborazione dei comitati di quartiere, delle ex circoscrizioni e delle consulte territoriali.
IL COMUNE DI SIENA ADERISCE ALLE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE “VITA” E “ITS PER TECNOLOGIE INNOVATIVE PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI”
Nella seduta odierna, il Consiglio comunale ha deliberato l’adesione alle Fondazioni di partecipazione “Vita – Istituto superiore per le nuove tecnologie della vita” e “Istituto tecnico superiore (ITS) per tecnologie innovative per i beni e le attività culturali” come modelli di gestione pubblico-privata nel settore dell’offerta formativa, approvandone i rispettivi statuti.
Le deliberazioni seguono l’approvazione da parte della Giunta, nel mese di novembre 2014, del progetto complessivo finanziato dalla Regione Toscana sul Piano di indirizzo generale integrato 2012/15.
Entrambi gli organismi sono preposti allo sviluppo di un’offerta formativa post diploma qualificata e in sintonia con le vocazioni del sistema economico territoriale, attraverso l’integrazione tra l’offerta di istruzione, formazione e lavoro a partire dalle realtà produttive e dai poli tecnico-professionali.
La fondazione “Vita”, in particolare, persegue la finalità generale di promuovere la diffusione della cultura tecnica e scientifica e dovrà operare per la costituzione di un istituto tecnico superiore nel settore delle biotecnologie industriali e ambientali e della produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici e biomedicali.
Tra i suoi soci fondatori figurano, tra gli altri e oltre al Comune di Siena, l’Istituto tecnico industriale statale “Tito Sarrocchi” come ente capofila, l’Università degli Studi di Siena, Toscana Formazione srl, Fondazione Toscana Life Sciences, Novartis Vaccines and Diagnostics e l’Amministrazione provinciale di Siena.
In forma analoga e sempre in virtù delle specificità economiche del territorio, il Consiglio ha approvato anche l’adesione come socio fondatore alla fondazione “ITS per Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e del turismo”, la cui sede è stata individuata nell’istituto tecnico statale “Marco Polo” di Firenze. Alcuni dei soci fondatori promotori dell’azione sono il Comune, l’Università e il Centro Studi turistici di Firenze, oltre a UNA Hotel.
NESSUN CENTRO COMMERCIALE DALLA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO, SOLO STRUTTURE DI VENDITA MEDIO-GRANDI
Le eventualità di realizzazione di nuovi centri commerciali nel territorio comunale sono state oggetto di dibattito nella seduta consiliare odierna con l’interrogazione presentata da Andrea Corsi e sottoscritta anche da Marco Falorni e Massimo Bianchini. Falorni, richiamando la diffusa e generale crisi economica e i suoi effetti negativi sugli esercizi commerciali medio-piccoli, ha specificato come l’ultima variante al Regolamento Urbanistico preveda la possibilità di realizzare almeno due aree a destinazione commerciale, fino alla medio-grande struttura di vendita, nelle zone della ex scuola Alfieri e della ex Gas-Int vicino al ponte della “Madonnina Rossa”. Il consigliere ha menzionato anche le dichiarazioni del sindaco circa la possibile realizzazione di altri centri commerciali nella zona di Isola d’Arbia e allo stadio del Rastrello, nel caso che quest’ultimo venga sottoposto a ristrutturazione. In considerazione di tali premesse, Falorni ha chiesto al sindaco se nelle linee programmatiche dell’amministrazione presentate al Consiglio il 18 luglio 2013 vi fossero tali previsioni; se siano stati effettuati studi per verificare l’effettiva necessità di tali nuove strutture e il loro impatto sulle attività commerciali esistenti e sulle infrastrutture viarie; infine, quali siano le idee dell’amministrazione sullo sviluppo della città e sulla compatibilità tra la tutela del tessuto economico esistente e l’eventuale inflazione di centri commerciali.
Nella Legge regionale, come ha ricordato il primo cittadino, il Piano Strutturale costituisce lo strumento fondamentale di pianificazione territoriale a livello comunale delineando la strategia di sviluppo dell’Ente, e le strutture di vendita indicate da Falorni sono con questo coerenti. La variante al Regolamento urbanistico, ha specificato, va a concretizzare quanto previsto dallo stesso Piano, con lo scopo di valorizzare alcuni beni immobili non più utilizzati dall’Ente per la definizione di un prossimo piano di alienazioni così da ridurre l’indebitamento. Gli interventi alla ex scuola Alfieri ed all’ex Gas Int prevedono, infatti, la realizzazione di strutture di vendita di medio/grandi dimensioni (tra gli 800 e i 1500 mq) e non centri commerciali. Il sindaco nell’evidenziare che l’Amministrazione pur operando nell’interesse delle realtà commerciali ed economiche già esistenti vuole, al contempo, perlustrare nuove prospettive di sviluppo per la città e funzionali per riqualificare aree e volumi abbandonati, degradati e improduttivi. Un approccio in sintonia con le linee di indirizzo regionali che l’amministrazione ha intenzione di concretizzare nel futuro Regolamento Urbanistico visto che l’attuale scadrà nel 2016. Su tutti i procedimenti urbanistici, ha concluso il sindaco, sarà dato spazio e voce ai cittadini e a tutte le forze economiche e sociali, nella consapevolezza che l’ultima parola spetta al Consiglio Comunale che deve considerare e rappresentare l’interesse collettivo ed ogni eventuale recupero dei volumi esistenti e di cambio di destinazione contemplerà tutti i necessari passaggi di confronto, guardando anche all’interesse dei cittadini-consumatori. Riguardo alle allusioni a ipotetici centri commerciali a Isola d’Arbia o al Rastrello, ha confermato il sindaco, non sono avviate procedure di variante urbanistica.
Nel dichiararsi insoddisfatto Marco Falorni ha evidenziato che nessuno dei quesiti posti ha ottenuto risposta e ha rilevato che le decisioni urbanistiche prese erano così compatibili con il piano strutturale, che per poterle adottare è stato necessario approvare una variante.