L'associazione di categoria denuncia lo stato di crisi delle realtà imprenditoriali del territorio
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SIENA. “Un mix di interventi penalizzanti sta colpendo in questa fase le piccole imprese commerciali, artigianali e turistiche. Sta passando il concetto che queste possano fare meglio di altre da ‘parafulmine’ per i guai dell’Italia, forse perché si tende ad attribuire un ruolo marginale a queste aziende e a chi ci lavora. Eppure queste imprese rappresentano oltre la metà degli occupati italiani nel settore privato, più di 25mila persone in provincia di Siena”. Così Graziano Becchetti, Presidente di Confesercenti Siena, denuncia lo stato di ‘accerchiamento’ della piccola media impresa, in contemporanea con quanto attuato oggi da Confesercenti su scala nazionale. Un coro di allarme che punta il dito su liberalizzazioni, interventi fiscali ed in parte anche sulla riforma del mercato del lavoro, su cui il Parlamento sarà presto chiamato a dibattere. “Le nostre imprese si trovano a soffrire un micidiale combinato di fattori: interventi di politica fiscale che penalizzano il reddito delle famiglie, l’incremento della disoccupazione e una conseguente riduzione dei consumi. Da almeno 4 anni il piccolo commercio al dettaglio accusa un calo medio del fatturato che in termini reali, considerando l’inflazione, non è inferiore al 14 per cento. Il risultato è una moria crescente di imprese e posti di lavoro: 150mila imprese e 450mila posti su scala nazionale, di cui non meno di mille in provincia di Siena”.