SIENA. Dopo le prime due settimane di svendite, la metà dei negozianti li considera in linea con quanto avvenne nell’estate dell’anno scorso, anche se l’incidenza sulla stagione 2009 sembra leggermente migliore. E’ quanto risulta dalla ricognizione condotta da Confesercenti Siena su un campione pari al 10 per cento di negozi associati. Il confronto con i saldi 2008 esce in positivo per il 23,5 per cento degli intervistati, e all’opposto in negativo per il 24,5; “indifferente” il giudizio del 52 per cento dei casi. Collegando invece gli esiti delle svendite con quanto raccolto fin qui nel 2009, il 29 per cento li considera “buoni” mentre il 24 per cento li valuta negativamente. Molti dei commercianti intervistati sostengono che i clienti sono più esigenti, ma allo stesso tempo più indifferenti ai ribassi.
Lo sconto medio praticato in queste due settimane è di poco inferiore al 35 per cento, con punte comprese tra l 20 ed il 50 per cento: il picco di acquisti sembra essersi verificato nella seconda settimana. A livello territoriale, le indicazioni peggiori arrivano dalla Valdichiana, dove molti esercenti puntano il dito sull’Outlet accompagnando una valutazione negativa nel 50 per cento dei casi. Sensazioni migliori all’opposto dalla Valdelsa (bene o molto bene per 4 operatori su 10), mentre i negozi del capoluogo disegnano un quadro “statico” nel 40 per cento dei casi.
"I dati vanno letti con prudenza, anche perché sono parziali ed in varie zone della provincia la prima quindicina di agosto può incidere ancora molto – commenta la presidente provinciale Fismo Confesercenti, Maria Gliatta – emerge tuttavia la conferma della situazione critica che caratterizza alcune zone del territorio, dovuta anche a fenomeni distorsivi della concorrenza. L’altro dato emergente è la conferma della sensazione che molte cose stanno cambiando: la gente non esce più a comprare, ma viceversa compra quando esce. E’ un dato che la categoria deve far proprio, e in questo senso sono incoraggianti le iniziative di apertura serale dei negozi durante i saldi, che alcune località della provincia hanno messo in atto".
Lo sconto medio praticato in queste due settimane è di poco inferiore al 35 per cento, con punte comprese tra l 20 ed il 50 per cento: il picco di acquisti sembra essersi verificato nella seconda settimana. A livello territoriale, le indicazioni peggiori arrivano dalla Valdichiana, dove molti esercenti puntano il dito sull’Outlet accompagnando una valutazione negativa nel 50 per cento dei casi. Sensazioni migliori all’opposto dalla Valdelsa (bene o molto bene per 4 operatori su 10), mentre i negozi del capoluogo disegnano un quadro “statico” nel 40 per cento dei casi.
"I dati vanno letti con prudenza, anche perché sono parziali ed in varie zone della provincia la prima quindicina di agosto può incidere ancora molto – commenta la presidente provinciale Fismo Confesercenti, Maria Gliatta – emerge tuttavia la conferma della situazione critica che caratterizza alcune zone del territorio, dovuta anche a fenomeni distorsivi della concorrenza. L’altro dato emergente è la conferma della sensazione che molte cose stanno cambiando: la gente non esce più a comprare, ma viceversa compra quando esce. E’ un dato che la categoria deve far proprio, e in questo senso sono incoraggianti le iniziative di apertura serale dei negozi durante i saldi, che alcune località della provincia hanno messo in atto".