Primo bilancio dopo due settimane di vendite
SIENA. In crescita nel confronto col breve termine, stabili se valutati nel ‘lungo’; e comunque, in rapido esaurimento. Sono queste le prime risultanze dei saldi invernali 2011 in provincia di Siena, secondo quanto ricostruito da Confesercenti. A due settimane dall’avvio ufficiale, quest’anno coinciso con il giorno dell’Epifania, emerge un quadro di moderata soddisfazione, condizionato tuttavia da un contesto di partenza sostanzialmente magro: il settore abbigliamento e calzature aveva infatti beneficiato ben poco dello shopping natalizio, ed un maggiore livello di acquisti nel periodo di svendita era pressoché fisiologico. Il confronto tra dicembre e la prima parte dei saldi insomma pende con chiarezza verso quest’ultima, la quale tuttavia non appare maggiore rispetto al corrispondente periodo di un anno fa.
LE INDICAZIONI NEL DETTAGLIO
Nel dettaglio dei primi quindici giorni non mancano distinzioni tra le diverse zone del territorio provinciale: Chianciano terme e Sarteano evidenziano i riscontri più negativi; Abbadia san Salvatore registra dati diversificati da negozio a negozio; acquisti in volume maggiore si notano a Sinalunga nell’area di Bettolle, a Poggibonsi e in varie forme anche nel resto della Valdelsa. Quanto a Siena, il capoluogo orienta maggiormente l’indice verso la stabilità, al pari di Chiusi. In merito alle motivazioni di acquisto, da più parti emergono come preferiti i capi griffati o di fascia medio-alta, a contrappeso di una situazione che aveva visto penalizzare in modo forte questo tipo di articoli nella prima parte della stagione. La clientela sembra maggiormente attenta anche alle iniziative di valorizzazione del saldo, da parte dei negozianti: vetrine personalizzate, iniziative collaterali ed altre forme di stimolo sembrano incidono maggiormente che nel recente passato. Dati contrastanti si riscontrano circa la durata dell’effetto-saldo: nella maggior parte dei casi la fiamma degli acquisti si è andata esaurendo dopo il primo week end (quest’anno coinciso con un ponte festivo), mentre a Colle Val d’Elsa il volume è salito più gradualmente. Si registra anche una maggiore tendenza da parte dei negozianti ad utilizzare fino in fondo il periodo ufficiale delle svendite: il CCN di Chiusi ad esempio ha programmato la prossima edizione di Sbottegando proprio negli ultimi due giorni.
LE INDICAZIONI NEL DETTAGLIO
Nel dettaglio dei primi quindici giorni non mancano distinzioni tra le diverse zone del territorio provinciale: Chianciano terme e Sarteano evidenziano i riscontri più negativi; Abbadia san Salvatore registra dati diversificati da negozio a negozio; acquisti in volume maggiore si notano a Sinalunga nell’area di Bettolle, a Poggibonsi e in varie forme anche nel resto della Valdelsa. Quanto a Siena, il capoluogo orienta maggiormente l’indice verso la stabilità, al pari di Chiusi. In merito alle motivazioni di acquisto, da più parti emergono come preferiti i capi griffati o di fascia medio-alta, a contrappeso di una situazione che aveva visto penalizzare in modo forte questo tipo di articoli nella prima parte della stagione. La clientela sembra maggiormente attenta anche alle iniziative di valorizzazione del saldo, da parte dei negozianti: vetrine personalizzate, iniziative collaterali ed altre forme di stimolo sembrano incidono maggiormente che nel recente passato. Dati contrastanti si riscontrano circa la durata dell’effetto-saldo: nella maggior parte dei casi la fiamma degli acquisti si è andata esaurendo dopo il primo week end (quest’anno coinciso con un ponte festivo), mentre a Colle Val d’Elsa il volume è salito più gradualmente. Si registra anche una maggiore tendenza da parte dei negozianti ad utilizzare fino in fondo il periodo ufficiale delle svendite: il CCN di Chiusi ad esempio ha programmato la prossima edizione di Sbottegando proprio negli ultimi due giorni.