SIENA. Miglioramento delle infrastrutture dei trasporti e consolidamento di un marchio di qualità che possa distinguere il nostro territorio. Sono questi i due aspetti emersi dalla conferenza tenutasi questa mattina all’Auditorium Confesercenti, dal titolo “Il sale delle terre di Siena: innovazione, competitività o declino?”.
Oggetto di riflessioni sulla situazione economica dei servizi sono state due indagini parallele sullo sviluppo del terziario senese ad opera di Giovanni Viganò (docente al Dipartimento di Analisi istituzionale dell’Università Bocconi di Milano) e di Flavia Coccia (Direttore dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche di Unioncamere); studi compiuti in seguito alla diminuzione di fatturato nei primi mesi del 2008 da parte del 67 per cento delle imprese turistiche della provincia di Siena.
Da questo tema è iniziato l'intervento di apertura di Graziano Becchetti, presidente provinciale di Confesercenti, che ha sottolineato come sia necessario attivare strategie nuove. “Svecchiare la promozione turistica – suggerisce Becchetti – ridurre ad una sola le Apt in provincia di Siena, investire sulla commercializzazione turistica”. E per il commercio, “sostenere la crescita dei centri commerciali naturali, stoppare le cementificazioni commerciali attorno alle assi viarie, ed impedire che sul lato del credito si creino differenziali di accesso in base ai patrimoni familiari di partenza”.
L’attenzione al prezzo da parte dei consumatori e la certificazione della qualità sono i due elementi nuovi che emergono da entrambe le ricerche. “Sebbene sembrino due richieste in contrasto fra loro – precisa Viganò – dobbiamo pensare che un numero sempre maggiore di consumatori si chiede se il prezzo valga davvero la pena, considerato quello che si acquista. Un errore di fondo che abbiamo rilevato è il fatto che viene comunicato il prezzo, ma non cosa c’è dietro al prezzo”.
“Siamo amati perché siamo italiani; abbiamo un turismo che punta sulle persone, a differenza di quello statunitense, molto più standardizzato – commenta Flavia Coccia –. Dobbiamo cominciare ad immaginare un nostro marchio da portare all’estero.”
E’ necessario quindi puntare di più sul “Made in Italy” per poter soddisfare la richiesta di qualità dei turisti, mirando ad una unificazione delle società di promozione del marchio toscano ed italiano. “Ci sono troppe agenzie che fanno da promoter del marchio, in Italia – sottolinea il presidente regionale di Confesercenti, Massimo Vivoli -. E’ necessario prendere coscienza che ogni città o territorio appartiene a qualcosa di più ampio; dovrebbero unificarsi”.
Per quanto riguarda il versante dei trasporti, il presidente della Provincia Fabio Ceccherini ha ricordato la recente ultimazione della Siena-Bettolle e l’obiettivo del miglioramento della Siena-Firenze. Quasi scontata l’importanza ai fini turistici e commerciali della messa a punto dell’aeroporto di Ampugnano, come ha sottolineato il presidente Banca MPS Giuseppe Mussari.
Siena ha tutte le carte in regola per fare del settore terziario il suo punto di forza e tutte le imprese del territorio dovranno lavorare insieme per il futuro.