Fare sistema è la principale scommessa
SIENA. “Confcommercio da sempre crede nel progetto Siena Capitale della Cultura. Noi dunque ci siamo, siamo pronti a dare a garantire il nostro impegno perché la città possa affrontare e vincere questa importantissima sfida”. L’associazione senese dà il proprio contributo al dibattito che in questi giorni si è nuovamente aperto sulla candidatura di Siena a Capitale della Cultura per il 2019 e sui percorsi utili per raggiungere questo obiettivo.
“Connettività, poli di eccellenza e nuove strutture, eventi di alto livello, messa a sistema degli eventi e delle opportunità che ci sono per un unico grande calendario diversificato al suo interno rispetto ai target e alla stagionalità. Su tutto questo sarà presente Confcommercio con i suoi associati. Noi tutti siamo i custodi di un tesoro, di un patrimonio storico, inestimabile – continua l’associazione – E’ nostro dovere non dilapidarlo, promuoverlo, metterlo a sistema, creare le giuste sinergie per mettere in piedi un nuovo modello di sviluppo. In questo modo rispondendo alla sfida per Siena Capitale della Cultura 2019 possiamo dare concrete prospettive alle nuove generazioni, come i nostri padri hanno fatto con noi”.
“Infatti, ha ragione il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi – continua l’associazione – quando dice che “Siena capitale europea della cultura è prima di tutto una sfida verso noi stessi per liberare nuove progetti, aprire veri percorsi di partecipazione”. Solo attraverso un percorso davvero partecipato, solo attraverso la capacità di ognuno di noi di mettere in campo tutte le proprie competenze, professionalità e idee, solo attraverso una grandissima contaminazione di esperienze potremo essere davvero competitivi. Da questo punto di vista – fa notare l’associazione – sappiamo tutti come attorno e vicino a Siena ci siano territori di grandissimo valore: dal Chianti alla Valdelsa, dalla Val d’Orcia all’Amiata. E poi la Val di Merse e tutto il sistema termale della Terre di Siena. Scrigni di arte, scrigni di eccellenze enogastronomiche e ambientali. Il nostro valore aggiunto potrebbe proprio nascere da qui: Siena insieme alla rete dei territori e delle eccellenze che qui prendono vita e vi risiedono. Un pacchetto da costruire, del tutto competitivo rispetto alle proposte “di rete” che possono arrivare da altre città pronte a candidarsi alla sfida del 2019, come lo può essere, ad esempio, Venezia con il nord est. Un pacchetto che può essere di stimolo anche per lo sviluppo turistico – conclude Confcommercio – Il turismo è la ricchezza oggi più importante per Siena e il territorio. Bisogna però essere capaci di attrarre il turismo di qualità e aiutare gli imprenditori a mettere in atto programmi di investimento basati su elementi concreti e non su aspirazioni teoriche dando vita ad un vero e proprio “Piano strategico di sviluppo”.
“Connettività, poli di eccellenza e nuove strutture, eventi di alto livello, messa a sistema degli eventi e delle opportunità che ci sono per un unico grande calendario diversificato al suo interno rispetto ai target e alla stagionalità. Su tutto questo sarà presente Confcommercio con i suoi associati. Noi tutti siamo i custodi di un tesoro, di un patrimonio storico, inestimabile – continua l’associazione – E’ nostro dovere non dilapidarlo, promuoverlo, metterlo a sistema, creare le giuste sinergie per mettere in piedi un nuovo modello di sviluppo. In questo modo rispondendo alla sfida per Siena Capitale della Cultura 2019 possiamo dare concrete prospettive alle nuove generazioni, come i nostri padri hanno fatto con noi”.
“Infatti, ha ragione il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi – continua l’associazione – quando dice che “Siena capitale europea della cultura è prima di tutto una sfida verso noi stessi per liberare nuove progetti, aprire veri percorsi di partecipazione”. Solo attraverso un percorso davvero partecipato, solo attraverso la capacità di ognuno di noi di mettere in campo tutte le proprie competenze, professionalità e idee, solo attraverso una grandissima contaminazione di esperienze potremo essere davvero competitivi. Da questo punto di vista – fa notare l’associazione – sappiamo tutti come attorno e vicino a Siena ci siano territori di grandissimo valore: dal Chianti alla Valdelsa, dalla Val d’Orcia all’Amiata. E poi la Val di Merse e tutto il sistema termale della Terre di Siena. Scrigni di arte, scrigni di eccellenze enogastronomiche e ambientali. Il nostro valore aggiunto potrebbe proprio nascere da qui: Siena insieme alla rete dei territori e delle eccellenze che qui prendono vita e vi risiedono. Un pacchetto da costruire, del tutto competitivo rispetto alle proposte “di rete” che possono arrivare da altre città pronte a candidarsi alla sfida del 2019, come lo può essere, ad esempio, Venezia con il nord est. Un pacchetto che può essere di stimolo anche per lo sviluppo turistico – conclude Confcommercio – Il turismo è la ricchezza oggi più importante per Siena e il territorio. Bisogna però essere capaci di attrarre il turismo di qualità e aiutare gli imprenditori a mettere in atto programmi di investimento basati su elementi concreti e non su aspirazioni teoriche dando vita ad un vero e proprio “Piano strategico di sviluppo”.