di Ezio Sabatini
SIENA. E' stata poco più di una ragazzata il tentativo di furto che ha portato un giovane della nostra città a patteggiare otto mesi di pena nel processo per direttissima cui è stato sottoposto per furto.
Il ragazzo, nato nel 1987 ed insensurato, lavorava come commesso in un minimarket nel pieno centro storico. Nei giorni precedenti si era impossessato delle chiavi della cassaforte dell'esercizio, senza che il titolare se ne accorgesse. Poi, nella notte fra sabato e domenica si è introdotto nella rivendita. Qui ha aperto la cassaforte asportando 7mila euro in contanti ed un certo numero di buoni pasto.
Anche i piani più perfetti hanno comunque delle pecche ed il ladro si era dimenticato di chiudere correttamente la saracinesca. Durante la notte dei passanti hanno notato la cosa avvertendo la stazione dei Carabinieri di Siena Centro.
I militari sono subito risaliti al giovane e sono andati ieri mattina a prelevarlo.
Il commesso "infedele" è stato quindi processato con il rito abbreviato e condannato ad otto mesi con il patteggiamento. Il giovane è stato quindi rimesso in libertà.
SIENA. E' stata poco più di una ragazzata il tentativo di furto che ha portato un giovane della nostra città a patteggiare otto mesi di pena nel processo per direttissima cui è stato sottoposto per furto.
Il ragazzo, nato nel 1987 ed insensurato, lavorava come commesso in un minimarket nel pieno centro storico. Nei giorni precedenti si era impossessato delle chiavi della cassaforte dell'esercizio, senza che il titolare se ne accorgesse. Poi, nella notte fra sabato e domenica si è introdotto nella rivendita. Qui ha aperto la cassaforte asportando 7mila euro in contanti ed un certo numero di buoni pasto.
Anche i piani più perfetti hanno comunque delle pecche ed il ladro si era dimenticato di chiudere correttamente la saracinesca. Durante la notte dei passanti hanno notato la cosa avvertendo la stazione dei Carabinieri di Siena Centro.
I militari sono subito risaliti al giovane e sono andati ieri mattina a prelevarlo.
Il commesso "infedele" è stato quindi processato con il rito abbreviato e condannato ad otto mesi con il patteggiamento. Il giovane è stato quindi rimesso in libertà.