SIENA. Ancora un arresto e una denuncia per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti da parte della Polizia di Stato.E.V., 60 anni pregiudicato di nazionalità albanese, e un suo connazionale 30enne, molto noti nel giro dello spaccio senese, sono finiti nella rete degli uomini della Squadra Mobile della Questura, coordinati dal loro dirigente Sabatino Fortunato.
Nella tarda mattinata di ieri, gli investigatori della Polizia, appostati in un vicolo in prossimità di via Campansi, hanno notato due uomini confabulare e in atteggiamento sospetto, come se aspettassero potenziali acquirenti. Li hanno fermati ed identificati sapendo cosa stavano cercando. I due hanno negato di essere lì per motivi illeciti ma i poliziotti non si sono lasciati convincere, certi che i loro sospetti si sarebbero tramutati in certezze, anche per i numerosi precedenti penali anche specifici di entrambi. Hanno pertanto deciso di procedere alle perquisizioni, personali e domiciliari, una delle quali ha avuto esito positivo.
Nell’abitazione del più anziano, infatti, in strada di Marciano, i poliziotti hanno trovato nascosti in un barattolo di yogurt dentro ad una scarpiera, quasi 90 grammi di cocaina, suddivisa in dosi pronte per essere spacciate, oltre al materiale necessario per il confezionamento, come due bilancini di precisione e del bicarbonato di sodio, sostanza solitamente utilizzata per il “taglio” dello stupefacente.
Dalle successive indagini della polizia è emerso che la casa dello straniero veniva utilizzata come base per lo spaccio, prezioso nascondiglio per un’attività che poi si sviluppava in tutta la città. Tutto il materiale rinvenuto e la droga sono stati sequestrati ed E. V è stato arrestato, mentre il complice è stato denunciato. A seguito della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo lo straniero è stato condannato sedici mesi di reclusione e 3000 euro di multa. Intanto le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento di altre persone nell’attività di spaccio, oltre alle eventuali maggiori responsabilità del connazionale denunciato.