Il sistema del credito deve accompagnare le aziende. A rischio la tenuta sociale del territorio
SIENA. Il momento per la nostra economia è vitale e solo uno sforzo di tutto il sistema del credito potrà dare il necessario impulso alle timidissime fiammelle di ripresa che si intravedono all’orizzonte. Al contrario se le banche chiuderanno le linee di credito, il sistema economico e le nostre aziende in generale non potranno agganciare la ripresa, con tutte le gravissime conseguenze, anche occupazionali, che tutto questo comporta. Le piccole e medie imprese hanno bisogno di un atto di lungimiranza da parte delle banche, essendo queste legate anche alla tenuta sociale del nostro territorio. Le aziende sono la spina dorsale della terra in cui viviamo e se queste sono in sofferenza, anche le famiglie ed il sistema bancario lo saranno ancora di più.
Stiamo assistendo ad un’assurda esplosione dei costi bancari, che vanno a penalizzare ancora di più il sistema produttivo. Al contrario il mondo del credito dovrebbe essere parte attiva della ripresa e contribuire in modo concreto al rilancio della competitività del sistema produttivo e dell’Italia in generale, di cui loro evidentemente fanno parte.
Non è aumentando tassi e costi che si risolvono i problemi patrimoniali degli istituti di credito e la liquidità del sistema bancario in generale. Al contrario ora più che mai è prioritario l’abbassamento delle spese, sia quelle dirette che quelle indirette, ovvero è necessario alleggerire la parte burocratica dell’accesso al credito, favorendo le buone idee e tutte quelle aziende che hanno retto a questa lunghissima crisi.