I punti forti dell’Università: efficacia, occupazione, mobilità internazionale, numero di iscritti fuori regione, risorse per ricerca, borse di studio
SIENA. Buon risultato per l’Università per Stranieri di Siena all’interno della classifica dedicata alla valutazione degli Atenei italiani dal quotidiano Il Sole 24 Ore: riesce a scalare 7 posizioni nella classifica generale e passa dal 25° al 18° posto. L’Ateneo migliora moltissimo rispetto allo scorso anno sul fronte della didattica, recuperando 17 posizioni e attestandosi al 10° posto.
Analizzando nel dettaglio i vari indicatori, l’Università per Stranieri è la migliore tra le università toscane per efficacia (media pro capite dei crediti formativi ottenuti in un anno dagli iscritti attivi), occupazione (percentuale di studenti occupati a un anno dal titolo), mobilità internazionale, capacità di attrazione delle risorse per progetti di ricerca.
Ottimi risultati si registrano anche riguardo alle borse di studio. Grazie alla Regione Toscana e al Diritto allo Studio Universitario il 100% degli studenti idonei iscritti riesce a ottenere la borsa per finanziare il percorso di studi. Solo 27 Atenei riescono a conseguire questo risultato.
Inoltre l’ateneo internazionale conferma la storica vocazione della città a essere polo di attrazione per studenti provenienti da altre regioni.
“Gli ottimi risultati nella classifica de Il Sole 24 ore confermano che la scelta di qualità effettuata negli anni passati dall’Università per Stranieri di Siena, ha detto la Rettrice Monica Barni, continua a dare frutti. I risultati sul piano quantitativo che vedono il numero di studenti in continua crescita sono ottenuti grazie alla qualità della ricerca, della didattica e dell’organizzazione, all’ottimo lavoro svolto. Un piccolo ateneo specializzato di qualità, con un’offerta didattica e di ricerca legata ai bisogni del territorio e della nostra società, e, in particolare, mirata a colmare le lacune linguistiche e culturali necessarie a entrare nel mercato del lavoro, rappresenta il luogo ideale di studio per i giovani. Ci piacerebbe che tale scelta di qualità, che impegna tutta la comunità accademica, fosse maggiormente riconosciuta e valorizzata anche a livello ministeriale, in termini di risorse finanziarie e umane. Sono convinta che specializzazione e qualità siano fattori determinanti del successo di ogni università ”.