La soluzione ci sarebbe... e pure poco costosa
SIENA. Nel mentre che impazza la polemica innescata dalle dichiarazioni del sindaco Valentini, in malinteso spirito renziano, sulla rottamazione del Policlinico, vorremmo pregare tutti di porre l’attenzione non solo su quanto forse accadrà nei prossimi anni, ma anche sulla necessità di migliorare subito la performance della sanità senese, almeno nei settori in cui sia possibile con un minimo di impegno e di buona volontà.
Ci riferiamo ancora una volta all’annosa questione della diagnostica PET, indispensabile per il corretto inquadramento diagnostico e terapeutico della maggior parte dei tumori maligni, ancora non disponibile a Siena, mentre è presente in tutte le altre province toscane, anche a Massa Carrara, quella col famoso “buco” che ha provocato il declassamento della sanità toscana, ed anche a Grosseto da un paio di mesi. E’ vero che il tormentone pare alla svolta finale grazie alla approvazione unanime da parte del consiglio comunale della variante urbanistica che consente la costruzione dell’edificio destinato ad ospitare questa apparecchiatura, ma è altrettanto vero che dovranno probabilmente passare molti mesi, sperando che non diventino anni, prima che questa sofisticata diagnostica diventi pienamente operativa.
La soluzione è a portata di mano: come è stato intelligentemente fatto a Grosseto, seguendo l’esempio della ASL di Livorno, potrebbe essere stipulata una apposita convenzione con una società che disponga di PET montata su mezzo mobile. Tre volte al mese nei prossimi anni i pazienti oncologici grossetani potranno infatti accedere alla diagnostica PET nel loro Ospedale, senza costosi e faticosi viaggi a Pisa, a Firenze, a Pistoia o ad Arezzo come accade, e per un certo tempo continuerà ad accadere, ai senesi. Si potrebbe pensare a costi elevati, magari spropositati, ma non è affatto così: la convenzione stipulata dalla ASL di Grosseto prevede il rimborso alla società che gestisce la PET mobile di una tariffa leggermente inferiore, si avete letto bene inferiore, a quella che Grosseto paga per le PET eseguite altrove, sia in strutture pubbliche che private convenzionate. Se poi il nostro Policlinico fosse in grado, come lo è, di far refertare gli esami PET dai suoi Medici Nucleari, notoriamente eccellenti professionisti, e di smaltire a sua cura le scorie radioattive i costi diminuirebbero considerevolmente.
Martedì in consiglio comunale queste argomentazioni saranno oggetto di una nostra interrogazione al Sindaco nella sua persona di garante del diritto alla salute dei suoi concittadini. Siamo sicuri che saranno prese in seria considerazione come un disinteressato contributo al miglioramento della nostra sanità e che il Direttore Generale del Policlinico si attiverà, se già non l’avesse fatto, per valutarne la fattibilità nell’interesse della comunità senese.
Ci riferiamo ancora una volta all’annosa questione della diagnostica PET, indispensabile per il corretto inquadramento diagnostico e terapeutico della maggior parte dei tumori maligni, ancora non disponibile a Siena, mentre è presente in tutte le altre province toscane, anche a Massa Carrara, quella col famoso “buco” che ha provocato il declassamento della sanità toscana, ed anche a Grosseto da un paio di mesi. E’ vero che il tormentone pare alla svolta finale grazie alla approvazione unanime da parte del consiglio comunale della variante urbanistica che consente la costruzione dell’edificio destinato ad ospitare questa apparecchiatura, ma è altrettanto vero che dovranno probabilmente passare molti mesi, sperando che non diventino anni, prima che questa sofisticata diagnostica diventi pienamente operativa.
La soluzione è a portata di mano: come è stato intelligentemente fatto a Grosseto, seguendo l’esempio della ASL di Livorno, potrebbe essere stipulata una apposita convenzione con una società che disponga di PET montata su mezzo mobile. Tre volte al mese nei prossimi anni i pazienti oncologici grossetani potranno infatti accedere alla diagnostica PET nel loro Ospedale, senza costosi e faticosi viaggi a Pisa, a Firenze, a Pistoia o ad Arezzo come accade, e per un certo tempo continuerà ad accadere, ai senesi. Si potrebbe pensare a costi elevati, magari spropositati, ma non è affatto così: la convenzione stipulata dalla ASL di Grosseto prevede il rimborso alla società che gestisce la PET mobile di una tariffa leggermente inferiore, si avete letto bene inferiore, a quella che Grosseto paga per le PET eseguite altrove, sia in strutture pubbliche che private convenzionate. Se poi il nostro Policlinico fosse in grado, come lo è, di far refertare gli esami PET dai suoi Medici Nucleari, notoriamente eccellenti professionisti, e di smaltire a sua cura le scorie radioattive i costi diminuirebbero considerevolmente.
Martedì in consiglio comunale queste argomentazioni saranno oggetto di una nostra interrogazione al Sindaco nella sua persona di garante del diritto alla salute dei suoi concittadini. Siamo sicuri che saranno prese in seria considerazione come un disinteressato contributo al miglioramento della nostra sanità e che il Direttore Generale del Policlinico si attiverà, se già non l’avesse fatto, per valutarne la fattibilità nell’interesse della comunità senese.
Cittadini di Siena