La spending review non si può fare contro i cittadini
SIENA. Questa la dichiarazione unitaria rilasciata dal segretario generale della CISL Siena Iose Coppi e dalla segreteria CISL Funzione Pubblica Siena Gianpaolo Bianchi.
“Risollevare la Pubblica Amministrazione per la CISL si può. La vera revisione della spesa non si può fare contro i lavoratori a danno dei cittadini. Per la spending review è necessario il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori col Sindacato: la Cisl FP chiede un tavolo di confronto con le Amministrazioni per il rilancio dei servizi pubblici ai cittadini e alle imprese basata sul valore delle persone, sulla valorizzazione delle competenze, sulla crescita delle professionalità e su una logica trasparente di premialità”.
La protesta e la proposta della Cisl FP Siena
“Il decreto 95/12 sulla spending review, ha deluso le attese di chi, come la Cisl, si aspettava misure serie per un impiego razionale e produttivo delle risorse finanziarie, materiali e professionali e conseguente eliminazione degli sprechi e malfunzionamenti nella Pubblica Amministrazione. La politica, invece, ha preferito fermarsi ai tagli lineari e non ad una verifica degli assetti istituzionali e ad una riorganizzazione profonda ed efficace del sistema dei servizi pubblici. Queste scorciatoie della politica ricadono negativamente sui lavoratori, sui cittadini e sulle imprese rallentando, o peggio azzerando la produttività, e mettendo a rischio la coesione sociale, anche in territori virtuosi sul fronte dei servizi come quello senese.
Servizi come la sanità e l’assistenza, realtà come gli enti locali e gli enti centralizzati, concorrono allo sviluppo, alla crescita, all’occupazione e alla coesione sociale ed emerge quindi prepotente la necessità di una più puntuale e dettagliata analisi dei contesti da parte di chi ha a cuore il futuro del territorio senese.
Per questi motivi la definizione dei nuovi ambiti territoriali collegati alla revisione delle Province è un’opportunità da non perdere per una verifica congiunta tra le parti di sedi, competenze, modelli gestionali ed organizzativi e auspichiamo che la politica locale faccia prevalere gli interessi generali a quelli particolari e che si rispettino i tempi previsti.
La Cisl FP intende contrastare con forza l’apatia e le posizioni d’interesse attraverso il coinvolgimento dei propri dirigenti, dei delegati e dei lavoratori pubblici con una costante azione di pressione e di richiesta di confronto che solo un sindacato maturo e responsabile può rappresentare.
Abbiamo già messo, e metteremo in campo, una serie di iniziative puntando ad ottenere da tutte le amministrazioni confronti per rispondere ai bisogni dei cittadini, alla valorizzazione delle professionalità di chi opera nel sistema bandendo e riducendo i costi improduttivi ed i costi della politica.
Separazione della politica dalla gestione, razionalizzazione delle reti territoriali dei servizi vicine al cittadino, semplificazione dell’iter di accesso ai servizi, sinergie tra enti e strutture, semplificazione dei modelli organizzativi e responsabilizzazione della Dirigenza, eliminazione delle consulenze e degli incarichi con la valorizzazione delle professionalità interne esistenti, recupero di risorse da reinvestire sul personale. Sono questi gli obiettivi per la Cisl FP.
Diversamente, il solo taglio degli organici pubblici, senza tagliare i costi inutili e riorganizzare la PA, penalizzerà la collettività con la riduzione dei servizi, con l’aumento dei costi per i cittadini, con l’isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione/riduzione di ospedali, tribunali e uffici pubblici: stiamo parlando di presidi di assistenza, di cura, e di sicurezza sul territorio che verranno meno, di servizi sociali che non potranno più essere garantiti, di questioni che riguardano il futuro dell’istruzione dei nostri figli.
Diversamente, il solo taglio degli organici pubblici, senza tagliare i costi inutili e riorganizzare la PA, penalizzerà la collettività con la riduzione dei servizi, con l’aumento dei costi per i cittadini, con l’isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione/riduzione di ospedali, tribunali e uffici pubblici: stiamo parlando di presidi di assistenza, di cura, e di sicurezza sul territorio che verranno meno, di servizi sociali che non potranno più essere garantiti, di questioni che riguardano il futuro dell’istruzione dei nostri figli”.