SIENA. Una nota della Cisl informa che "nella giornata del 15 Ottobre si è riunito, alla presenza della Segreteria Confederale della CISL Siena, il Consiglio Direttivo della Cisl Università di Siena composto dai rappresentanti dell’Università e dell’Università per stranieri, per discutere della grave situazione che sta vivendo l’ateneo e che a distanza di mesi rischia di diventare esplosiva, anziché incanalarsi verso un processo di normalizzazione.
La Cisl è fortemente preoccupata del disagio crescente dei lavoratori dell’Università di Siena che sono ormai disorientati ed affranti da un clima irrespirabile di precarietà ed incertezza che avvolge la loro attività lavorativa e che si somma ad una situazione di crisi, altrettanto grave, che coinvolge tutto il tessuto sociale. Una crisi che ha ormai preso una connotazione strutturale e dalla quale è impensabile uscire senza un coinvolgimento serio e responsabile del personale da parte dell’Amministrazione, che invece continua ad ignorare completamente. Un atteggiamento che si riscontra anche con le forze sindacali, che non vengono coinvolte a sufficienza in questo percorso di risanamento, mentre potrebbero portare un contributo positivo e collaborativo.
Di fronte ad una situazione così difficile la CISL si chiede il perché di questo slancio in avanti dell’Amministrazione, che prioritariamente vorrebbe approvare, in Consiglio di Amministrazione, una riorganizzazione del lavoro che appare parziale, settoriale e non risolutiva, ignorando che invece sarebbe logico attendere la definitiva approvazione del nuovo Statuto, strumento di governo di ogni amministrazione.
La CISL si impegna a mantenere un rapporto costante con i lavoratori dell’Ateneo, affinché siano garantiti agli stessi tutti i diritti, e si attiverà nelle Sedi opportune qualora detti diritti venissero a mancare".
La Cisl è fortemente preoccupata del disagio crescente dei lavoratori dell’Università di Siena che sono ormai disorientati ed affranti da un clima irrespirabile di precarietà ed incertezza che avvolge la loro attività lavorativa e che si somma ad una situazione di crisi, altrettanto grave, che coinvolge tutto il tessuto sociale. Una crisi che ha ormai preso una connotazione strutturale e dalla quale è impensabile uscire senza un coinvolgimento serio e responsabile del personale da parte dell’Amministrazione, che invece continua ad ignorare completamente. Un atteggiamento che si riscontra anche con le forze sindacali, che non vengono coinvolte a sufficienza in questo percorso di risanamento, mentre potrebbero portare un contributo positivo e collaborativo.
Di fronte ad una situazione così difficile la CISL si chiede il perché di questo slancio in avanti dell’Amministrazione, che prioritariamente vorrebbe approvare, in Consiglio di Amministrazione, una riorganizzazione del lavoro che appare parziale, settoriale e non risolutiva, ignorando che invece sarebbe logico attendere la definitiva approvazione del nuovo Statuto, strumento di governo di ogni amministrazione.
La CISL si impegna a mantenere un rapporto costante con i lavoratori dell’Ateneo, affinché siano garantiti agli stessi tutti i diritti, e si attiverà nelle Sedi opportune qualora detti diritti venissero a mancare".