La presidente Rita Petti espone il documento
SIENA. Nella serata di ieri, 4 dicembre, la Commissione Cultura e Scuola ha elaborato un documento e prodotto delle osservazioni, all’unanimità dei suoi componenti, in merito allo statuto dell’Accademia Musicale Chigiana onlus.
“Attraverso un costruttivo confronto e un attento esame – commenta il presidente della Commissione, Rita Petti – informato nella prima parte della seduta con la disponibilità data dai membri del CdA dell’Accademia designati dal Comune che sono stati uditi, la Commissione è giunta a un documento unanime frutto di una concordanza di visioni. La prima parte del documento – prosegue Petti – sottolinea in modo essenziale le linee di indirizzo che i consiglieri, rappresentanti della collettività e garanti dei suoi interessi, sentono importante rinnovare a un ente, seppur privato, quale la “Chigiana”, a forte e specifica mission sociale, legato sin dalla nascita alla collettività e al territorio, connotato da una forte vocazione filantropica. Il patrimonio della Chigiana non è solo ciò che è quantificabile e monetizzabile, per questo è stato chiesto di usare nel testo il termine “potenziamento” da affiancare a “valorizzazione””.
“La seconda parte del documento – continua il presidente Petti – declina poche ma fondamentali osservazioni specifiche allo statuto, usufruendo della nuova importante modalità partecipativa offerta dall’Accademia, che ha sottoposto al contributo della collettività lo statuto delibato dal Consiglio di Amministrazione”.
“Gli emendamenti della Commissione Cultura – specifica Petti – si propongono di riaffermare l’importanza della centralità del Comune nella gestione di un “bene comune” della cittadinanza. Si propone, pertanto, per la vicepresidenza dell’Accademia il sindaco di Siena, che diventa componente di diritto del CdA e, per statuto, membro del Comitato Esecutivo. Questo, non solo nel tentativo di riequilibrare il ruolo del territorio dopo la scomparsa dei due componenti designati da Regione e Provincia, ma anche per ragioni storiche, per rispetto del profondo legame che unisce Siena e l’Accademia. Il sindaco, come rappresentante democraticamente eletto dell’intera comunità senese, ha un ruolo storico e morale per essere componente di diritto del CdA e vicepresidente. Pur apprezzando, infatti, la presenza e le potenzialità positive rappresentate dall’ingresso nel CdA di un designato dalle Università senesi, la Commissione ha sottolineato la negativa riduzione del peso pubblico all’interno del CdA configurata dalla revisione dello statuto”.
“Il Comune non si intromette in fatti privati – conclude Petti – ma interviene armonizzando, deve connettere enti e istituzioni del territorio inducendo sinergie e garantendo le rispettive identità senza prevaricazioni o parzialità. La Commissione ha, inoltre, ricordato che il Comune ha aderito alla “Carta di Pisa”, i cui principi sono vincolanti sia per l’Amministrazione Comunale nominante sia per i nominati, ritenendoli fondamentali per un rapporto autentico di rappresentanza, di rispetto delle dignità e garante dell’equità”.