La pastora Mueller scrive ai candidati-sindaco
Lettera aperta alle candidate e ai canditati Sindaco del comune di Siena
Vogliamo ricordare le parole di Geremia (Geremia, 29,5-8) ai deportati di Gerusalemme a Babilonia: “Fabbricate delle case e abitatele; piantate dei giardini e mangiatene il frutto[…]. Cercate il bene della città dove io vi ho fatti menare in cattività e pregate l’ Eterno per essa, poiché dal bene di essa dipende il vostro bene.“. Sono parole valide ancora oggi e non solo per i “deportati”. La comunità senese è composta al 50% di stranieri, che qui studiano, lavorano, sono membri attivi della società cittadina. A tutti sta a cuore il futuro di Siena, il suo modello di sviluppo, il sistema di relazioni sociali che potrà essere instaurato e valorizzato.
In una prospettiva di impegno e laicità, come è nella tradizione della Riforma, intendiamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica e dei / delle candidati/e sindaco alcune considerazioni e proposte, nella convinzione che ogni opinione politica sia legittima e fallibile insieme e che richiami ciascuno alla responsabilità e al rischio della decisione.
La crisi economica può portare ad inasprire i rapporti sociali, a chiudersi in difesa, oppure ad aprirsi ad una rinnovata solidarietà, in una prospettiva di cambiamento, per una città aperta ed inclusiva, laica, con una gestione trasparente di ogni settore pubblico, in cui la parte più debole della popolazione non sia abbandonata a se stessa, si contrastino le discriminazioni.
Non pensiamo ad una città ideale, ma ad una Siena al meglio di se stessa. In particolare ci preme sottolineare:
Una città aperta ed inclusiva, senza discriminazioni che sappia considerare la presenza di stranieri studenti e lavoratori e di giovani famiglie, una risorsa di energie per il rilancio della città, anche quando le difficoltà all’arrivo da noi e la crisi economica rendano indispensabili azioni di sostegno.
Una città laica anche per quanto riguarda le scelte legate alla bioetica che garantisca pari dignità e rispetto a non credenti e credenti di ogni fede, senza privilegi per la chiesa cattolica in merito a questioni amministrative ed economiche. Invitiamo a istituire una “ consulta delle religioni”, presente già in molte città, come canale pubblico di relazioni con l’amministrazione e la cittadinanza.
Una città che senta l’importanza della salvaguardia del creato e che incoraggi ogni buona pratica nel risparmio energetico e nell’uso di fonti rinnovabili, a partire dagli uffici pubblici.
Una città di arte e di cultura. Non abbandonare il progetto di Siena capitale europea della cultura. Erede di Bernardino Ochino e dei Sozzini, personaggi di rilevo della Riforma nell’Europa del XVI sec. la nostra chiesa avverte profondamente l’importanza di questa prospettiva e intende offrire un contributo. Non restringere la cultura in ambienti esclusivi, farne il lievito della città, valorizzare le associazioni, i progetti che tendano ad una diffusione capillare della cultura, accogliere il nuovo. Valutare ogni proposta con attenzione e trasparenza di atti.