di Augusto Mattioli
SIENA. Tra i settanta e i cento docenti in meno nella scuola primaria. 50 cattedre in meno di lettere e 15 di educazione tecnica nella secondaria di primo grado. 150 posti di lavoro perduti in tre anni nel personale amministrativo.
Dietro questi numeri della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, riguardanti la Provincia di Siena, c’è la politica di pesante ristrutturazione della scuola voluta dal governo di cento destra. La legge che porta il nome del ministro Gelmini sta provocando molta preoccupazione nel mondo della scuola pubblica.
“Siamo preoccupati per gli effetti che arriveranno dai regolamenti attuativi di questa legge”, denuncia Gabriele Marini, segretario della Flc Cgil che stamattina ha parlato delle difficoltà che avranno la scuola nel suo complesso, da quella dell’infanzia dove potranno arrivare anche piccoli di due anni e mezzo “ancora con il pannolone”, conseguenza dei tagli nei nidi alla primaria, alla secondaria di primo grado dove ci saranno meno ore per l’italiano, la lingua straniera ed educazione tecnica, mentre alle superiori la riforma dovrebbe arrivare nel biennio 2010-2011. In ogni caso la qualità della scuola sarà ancora abbassata secondo il sindacato perché con i tagli i tempi della didattica saranno minori. “Dal 2010 avremo una scuola più povera – denuncia Lorenzo Micheli della Flc Cgil- tanto che non ci saranno più compresenze nella scuola elementare e nella secondaria di primo grado. Per cui si prevedono difficoltà anche nel recupero dei bambini che non ce la fanno a stare al passo e anche per gli stranieri. La nostra è una scuola impoverita e incapace di svolgere il proprio ruolo”. I sindacalisti annunciano però una mobilitazione per opporsi a questa politica magari mettendo i bastoni tra le ruote negli ingranaggi delle riforme in atto. IL 26 gennaio al cinema Pendola verrà proiettato il film La classe di Laurent Cantet con successivo dibattito a cui sarà presente la scrittrice Margherita Oggero. Il 27 è previsto un incontro del coordinamento provinciale per la difesa della scuola pubblica. Inoltre sono stati programmati incontri con i precari della scuola che l’anno prossimo potrebbero perdere il loro posto di lavoro ad Abbadia, Montepulciano, Siena e in Val d’Elsa.
Cgil: sarà una scuola più povera. Con tagli su tagli
Tra i settanta e i cento docenti in meno nella scuola primaria