"Abbiamo sentito parlare di banalizzazione dell'argomento sui media – scrive Luciano Binarelli, segretario Cgil Siena – viene da chiedersi cosa ci possa essere di più banale e superficiale dell'affermare che la cauzione serve per continuare la politica degli investimenti, che comunque questa azienda è l'ultima ad applicarla e che riguarda solo una parte di utenti, in quanto sottraendo chi già domiciliato e chi ha pagato la cauzione durante la vecchia gestione (Comuni) sarebbe destinata a circa 150.000 utenti, spesso i più poveri. La cauzione, peraltro, non è più in uso nei servizi in libero mercato".
"Fa pensare la definizione coniata dal Presidente di Fiora spa di “zero virgola” riferita alle presunte 3.000 firme di protesta contro il balzello – scrive ancora Binarelli – fa pensare perché crediamo che nessuno si possa permettere di minimizzare il pensiero di cittadini e utenti; fa pensare perché quando si parla di “operare secondo i principi e gli obblighi di un'impresa che rispetta i principi industriali e quelli del diritto societario” ci dovremmo ricordare anche della esistenza del rischio di impresa e non solo della ricerca del modo di far quadrare i conti dando l’esclusività dell'onere ai cittadini".
In merito alla "garazia delle morosità", la Cgil ricorda che occorrerebbe cercare l'evasione, cioè quelli che non hanno mai pagato piuttosto che quelli che non hanno la bolletta domiciliata. "E cosa dire delle seconde case? – incalza il segretario della Cgil Siena – Fiora spa ha un'idea precisa di quanta può essere la reale evasione o dobbiamo pensare che sia molto più semplice e comodo andare a colpire le fasce più deboli della popolazione?".
In conclusione la Cgil si ritiene del tutto insoddisfatta di quanto spiegato da Aato6 e Fiora Spa: "continuiamo a pensare che l'assenza di risposte sensate e l’attuale “impossibilità” di programmare un incontro non va certo nella direzione di risolvere i problemi, né tanto meno aiuta i cittadini nella ricostruzione di un rapporto di fiducia tra Ente ed Utenti" commenta Binarelli.
"Ci chiediamo come AATO 6 possa non preoccuparsi che questa situazione possa essere vissuta dagli utenti un po' come il “fiorino” che in una non recente rappresentazione cinematografica era il simbolo per antonomasia del balzello" conclude Binarelli.