Il sindacato denuncia: “Le realtà produttive del territorio sono a rischio sopravvivenza”
SIENA. “Non basta la crisi economica e finanziaria a mietere aziende ed occupazione: a distanza di due anni si ripete un disastro naturale che rischia di impedire definitivamente lo svolgimento di qualsiasi attività produttiva nel sud della nostra provincia mettendone a rischio la stessa sopravvivenza”.
Questa è la denuncia della CGIL e del sindacato dei lavoratori del settore legno e costruzioni FILLEA CGIL.
“Le realtà industriali e manifatturiere comprese fra Buonconvento e il Ponte sul fiume Paglia – spiega Fabio Seggiani, Segretario generale della FILLEA – sono praticamente tagliate fuori per la movimentazione delle merci, in particolar modo per quanto riguarda il trasporto per le aziende del laterizio e del mobile-arredamento. Con la chiusura del ponte sull’Ombrone a Buonconvento per i mezzi pesanti, dovuta all’ultimo evento alluvionale, ed i tempi biblici con cui si sta rispondendo alle calamità precedenti si va verso un isolamento definitivo. Ai lievitati costi di trasporto per le varianti stradali si aggiunge ora la quasi impossibilità di raggiungere con mezzi pesanti l’A1 ed il raccordo Siena-Firenze vista anche la chiusura della galleria di Pari sulla Siena-Grosseto”.
“Esortiamo tutte le istituzioni preposte – aggiunge il Segretario generale della CGIL di Siena Claudio Guggiari – a procedere in tempi rapidi alla realizzazione dei lavori vecchi e nuovi per consentire alla popolazione e al sistema produttivo di ritornare alla normalità. Non sono le sterili strumentalizzazioni nel momento del bisogno che risolvono le problematiche di cui soffrono le nostre infrastrutture. Serve un’immediata, seria e responsabile programmazione ed un controllo degli interventi di ripristino, manutenzione, monitoraggio e messa in sicurezza delle opere e del territorio più a rischio. L’eccessiva burocrazia e la lunga tempistica ad essa connessa, il gran numero di enti responsabili nelle procedure amministrative, le riforme istituzionali che hanno allontanato alcuni tratti della gestione della cosa pubblica dal cittadino e la diminuzione delle risorse assegnate sono alcune delle priorità che devono essere affrontate”.
“Esortiamo la Regione – conclude Guggiari – a procedere speditamente per il reperimento delle risorse necessarie almeno al superamento dell’emergenza per i cittadini ed il sistema produttivo”.