Se n'è parlato nella tavola rotonda organizzata da Siena Cambia
SIENA. La tavola rotonda organizzata da Siena Cambia sul tema della sanità è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione sanitaria senese. Tra progetti futuri e la riorganizzazione incombente a livello toscano, c’è stato tempo per le buone notizie del sindaco Valentini e del Direttore Generale dell’Usl 7 Enrico Volpe: la Regione investirà infatti cento milioni di Euro sull’Ospedale di Siena, risorse che andranno ad affiancare il
progetto che punterà alla creazione del primo Hospice senese.
“La sanità è un settore strategico per l’economia senese – ha commentato il sindaco Valentini – È un settore decisivo sul quale abbiamo ottenuto un primo grande risultato: la Regione investirà infatti cento milioni di Euro sull’Ospedale di Siena, serviranno non solo a ristrutturare la struttura ma anche a migliorare l’integrazione tra i vari settori della sanità pubblica”.
A portare altre buone notizie è poi Volpe, direttore generale dell’Usl 7: “Le risorse in arrivo non si limitano a queste, sembra infatti che riusciremo a realizzare una struttura per la quale sentiamo da tempo il bisogno, ovvero l’Hospice. Oltre all’Hospice riusciremo a creare anche dei letti di cura intermedia, che assistano il paziente dopo la dimissione ospedaliera. L’idea per la collocazione punta a valorizzare il nostro patrimonio cittadino, faccio riferimento alla parte dell’ex Ospedale Pediatrico, padiglione Chiarugi, dove già
ci sono delle nostre attività. Il terzo piano al momento è non utilizzato e se non provvediamo a qualche intervento di recupero potrebbe diventare pericolante”.
Il momento storico porta verso una razionalizzazione del sistema sanitario, ma questo può essere visto anche come un’occasione, come afferma l’assessore alla Sanità Anna Ferretti: “La nostra amministrazione al momento dell’insediamento ha trovato una delibera che prevedeva il razionamento della sanità. Ma questa è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione e da qui è scaturito il «Patto territoriale della Usl 7». Si tratta di una fotografia di tutta la realtà della provincia di Siena, per ciascuna sono state
analizzate le risorse, le problematiche e alcune linee di impegno per il futuro. Questo patto non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza con cui ci siamo messi alle spalle la navigazione a vista, abbiamo potuto vedere dove dobbiamo lavorare per poter migliorare”.
Un lavoro da cui non è esente l’Ospedale, lo sa bene Pierluigi Tosi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Senese e da tempo a lavoro per seguire le linee guida dettate dalla Regione: “Nei prossimi giorni la sanità Toscana cambierà molto – ha commentato Tosi – Per fare della vera sanità in un momento di crisi non si potrà più ragionare in termini di singola azienda, ma come aggregato di aziende. Noi ci siamo mossi da tempo per gestire i posti letto in modo tale da non lasciarli vuoti e allo stesso tempo essere abbastanza elastici da gestire i picchi d’emergenze. Assieme a questo puntiamo al rifacimento delle sale operatorie, che erano bellissime quindici anni fa, ma col tempo necessitano di una ristrutturazione per tenerle aggiornate. Il nostro obiettivo resta sempre di migliorare i servizi e ridurre i costi. Il 25% dei nostri pazienti proviene da fuori regione, soprattutto dal Nord Italia. Segno evidente che vengono da noi per l’alto valore professionale, pur avendo nel loro territorio ospedali validi”.
A sostenere l’azione delle Istituzioni e delle Aziende c’è anche l’Ordine dei Medici, come afferma il suo presidente Roberto Monaco: “Abbiamo bisogno di un territorio che funzioni bene, di un ospedale che funzioni bene e di una parola come integrazione, che sta diventando sempre più importante. Stiamo lavorando anche noi sulla costruzione dell’Hospice, formando i medici della Medicina Generale sulle cure palliative, abbiamo fatto un’ottima integrazione per quanto riguarda il dolore tra Ospedale e territorio. Ancora però c’è tanto da fare, l’Ordine punta molto sul progetto che porterà una rete di defibrillatori nella città, il primo verrà donato dall’Ordine alla città, impegnandosi anche a formare gratuitamente tutti i cittadini che lo vorranno”.
Un altro progetto allo studio è quello della Casa della Salute di Siena, che punterà a semplificare il percorso dei pazienti verso la guarigione: “Si tratta di un luogo fisico in cui le attività distrettuali devono integrarsi con la medicina generale – ha affermato il direttore sanitario della Usl 7 Simona Dei – La Casa della Salute è uno dei progetti su cui puntiamo molto. È là che, attraverso l’integrazione di tutte le professioni, il percorso
del paziente avverrà in modo rapido e veloce. Puntiamo a semplificare i percorsi agnostici dei pazienti, evitando il rimbalzo da uno specialista all’altro almeno sulle malattie principali. Trovare il medico di famiglia e lo specialista nella stessa sede renderà molto più facile la vita, non solo ai pazienti ma anche ai dottori stessi”.
Le case della salute iniziano ad essere una realtà in quanto la prima è stata inaugurata, pochi giorni fa, nella Val di Chiana. E’ stato inoltre sottolineata l’importanza della formazione specifica destinata al personale di studio dei Medici di Medicina Generale, anch’essa accennata dalla DS Dei. Il sorgere della Casa della Salute di Siena offrirà al cittadino inserito nel Cronic Care Model (modello di cura del paziente affetto da patologie croniche) il pacchetto completo di accessi specialistici riservati e programmabili.
Siena Cambia apre cosi una serie di dibattiti sulla sanità, in un momento in cui è in atto una revisione profonda del Servizio Sanitario Nazionale. Il prossimo incontro, sul tema della “La salute su misura” è fissato per il 23 gennaio 2015.