SIENA. Dal sindaco di Siena Maurizio Cenni riceviamo e pubblichiamo.
"Molto si è detto in queste ultime settimane della crisi di risultati che ha portato l’Ac Siena in fondo alla classifica di Serie A. Risultati deludenti che non possono far piacere all’amministrazione comunale e a tutta la città ma che non devono farci dimenticare quale è la priorità della nostra società calcistica: quella di credere in un progetto, costruito su solide basi economiche e finanziarie, che consenta un’esistenza serena e la possibilità di lottare per la massima serie, intesa sia come gareggiare per la salvezza, sia come competere per la promozione, nel caso di una malaugurata e ancora oggi evitabile retrocessione.
Questo è l’obiettivo che in questi anni ci siamo dati. Ricordo che durante il mio mandato di sindaco ho vissuto almeno tre profonde crisi societarie che hanno rischiato di far sparire l’Ac Siena dal panorama del calcio professionistico italiano. Crisi profonde di risultati economici che ci hanno più volte portato sulla soglia del baratro.
Crisi alle quali il Comune e tutte le istituzioni della città hanno sempre risposto con il massimo impegno cercando e trovando soluzioni, traghettando la società nei momenti difficili, sostenendo la dirigenza, intervenendo sullo stadio attuale per la messa a norma e poi progettando un nuovo impianto che, pur fra ritardi non evitabili, vedrà nel 2010 l’esproprio dei terreni e quindi l’avvio dell’iter per la sua effettiva realizzazione.
Tra l’altro, questa soluzione permetterebbe alla società bianconera di realizzare l’ormai famoso campo sportivo per le attività delle squadre giovanili senza sborsare neanche un euro per l’acquisto dei terreni.
L’amministrazione comunale e le istituzioni sono state e saranno sempre presenti nel sostegno alla società bianconera e ai suoi tifosi, ma è certo che il nostro intervento può e deve incidere su quelle che sono le scelte strategiche e finanziarie non certo su quelle della gestione sportiva che rimangono pertinenza e responsabilità della società e dei suoi dirigenti.
Noi continuiamo a credere nel progetto calcio così come impostato in questi anni, consapevoli che la priorità è garantire la saldezza economica della società.
Chiediamo all’Ac Siena se anche l’attuale proprietà ha la stessa forte convinzione.
Quella che aveva quando decise, nella primavera 2007, di investire risorse proprie per l’acquisto della società salvandola da una profonda crisi, impegnandosi a mantenerla nella massima serie.
Se, come credo e mi auguro, esiste questa convergenza di intenti, allora la società deve cercare di fare tutto il possibile per evitare la retrocessione e nello stesso tempo pensare, da subito, ad una necessaria ricapitalizzazione che è importante sia per eventuali azioni sul mercato di gennaio, sia per assicurare, nel caso di insuccesso sportivo, che il progetto continui.
Se tutto questo non avverrà le istituzioni e la città dovranno prendere atto, a malincuore, che l’attuale dirigenza considera conclusa l’esperienza senese con tutte le conseguenze del caso".
"Molto si è detto in queste ultime settimane della crisi di risultati che ha portato l’Ac Siena in fondo alla classifica di Serie A. Risultati deludenti che non possono far piacere all’amministrazione comunale e a tutta la città ma che non devono farci dimenticare quale è la priorità della nostra società calcistica: quella di credere in un progetto, costruito su solide basi economiche e finanziarie, che consenta un’esistenza serena e la possibilità di lottare per la massima serie, intesa sia come gareggiare per la salvezza, sia come competere per la promozione, nel caso di una malaugurata e ancora oggi evitabile retrocessione.
Questo è l’obiettivo che in questi anni ci siamo dati. Ricordo che durante il mio mandato di sindaco ho vissuto almeno tre profonde crisi societarie che hanno rischiato di far sparire l’Ac Siena dal panorama del calcio professionistico italiano. Crisi profonde di risultati economici che ci hanno più volte portato sulla soglia del baratro.
Crisi alle quali il Comune e tutte le istituzioni della città hanno sempre risposto con il massimo impegno cercando e trovando soluzioni, traghettando la società nei momenti difficili, sostenendo la dirigenza, intervenendo sullo stadio attuale per la messa a norma e poi progettando un nuovo impianto che, pur fra ritardi non evitabili, vedrà nel 2010 l’esproprio dei terreni e quindi l’avvio dell’iter per la sua effettiva realizzazione.
Tra l’altro, questa soluzione permetterebbe alla società bianconera di realizzare l’ormai famoso campo sportivo per le attività delle squadre giovanili senza sborsare neanche un euro per l’acquisto dei terreni.
L’amministrazione comunale e le istituzioni sono state e saranno sempre presenti nel sostegno alla società bianconera e ai suoi tifosi, ma è certo che il nostro intervento può e deve incidere su quelle che sono le scelte strategiche e finanziarie non certo su quelle della gestione sportiva che rimangono pertinenza e responsabilità della società e dei suoi dirigenti.
Noi continuiamo a credere nel progetto calcio così come impostato in questi anni, consapevoli che la priorità è garantire la saldezza economica della società.
Chiediamo all’Ac Siena se anche l’attuale proprietà ha la stessa forte convinzione.
Quella che aveva quando decise, nella primavera 2007, di investire risorse proprie per l’acquisto della società salvandola da una profonda crisi, impegnandosi a mantenerla nella massima serie.
Se, come credo e mi auguro, esiste questa convergenza di intenti, allora la società deve cercare di fare tutto il possibile per evitare la retrocessione e nello stesso tempo pensare, da subito, ad una necessaria ricapitalizzazione che è importante sia per eventuali azioni sul mercato di gennaio, sia per assicurare, nel caso di insuccesso sportivo, che il progetto continui.
Se tutto questo non avverrà le istituzioni e la città dovranno prendere atto, a malincuore, che l’attuale dirigenza considera conclusa l’esperienza senese con tutte le conseguenze del caso".