I deputati senesi rispondono a Monica Faenzi PdL) sul finanziamento ai Comuni per Expo 2015

SIENA. “Mischiare provvedimenti e dare informazioni parziali, così, tanto per fare un po’ di polemica e conquistarsi qualche riga, è in effetti pratica diffusa in alcune parti politiche. L’onorevole Faenzi sembra voler alimentare della confusione mischiando indirizzi distinti tra di loro”. Con queste parole Susanna Cenni e Luigi Dallai, deputati senesi del Partito democratico, commentano l’intervento di Monica Faenzi, parlamentare del Pdl, riguardo alla bocciatura di un suo emendamento legato a un progetto di finanziamento per Comuni sotto i 5mila abitanti.
“Il provvedimento al quale si riferisce l’On. Faenzi – afferma Dallai – riguarda i comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti. Per i comuni sotto i 5mila è già stato approvato il provvedimento relativo ai ‘6mila campanili’, per il quale sono stati finanziati 100milioni e altri 50 sono in via di stanziamento. Su questo stiamo lavorando, per affrontare le criticità emerse relativamente alle modalità di selezione dei beneficiari e alla distribuzione delle risorse. Tutto il resto è polemica strumentale”.
“Certo, avere risorse in più e per tutti ricorda molto i mega manifesti di Silvio Berlusconi di qualche campagna elettorale fa. Ma sono davvero tanti gli emendamenti – sottolinea Cenni – che, in questi anni ci sono stati bocciati e che andavano nella direzione di un concreto sostegno al nostro territorio e ai piccoli Comuni, potrei ricordare tutti i tentativi di estendere benefici ai comuni termali, di completare la Due Mari, di intervenire sulla contribuzione INPS delle cooperative forestali del nostro territorio, o la messa in sicurezza delle nostre imprese artigiane colpite da un provvedimento sul disegno industriale sotto la protezione del Governo Berlusconi. Faenzi sa bene che ogni volta che si è voluto lavorare per risultati che volessero mettere al primo posto gli interessi di un territorio lo si è fatto, anche battendoci assieme contro la volontà del Governo del momento lasciando da parte la ‘bollinatura di parte’. E non è proprio questo il caso. Ripartiamo dalle cose serie e concrete. E su quelle ci saremo come sempre”.