SIENA. “Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’approvazione da parte della giunta regionale del protocollo di intesa tra l'Università degli studi di Siena e l’Azienda ospedaliera universitaria per la vendita de Le Scotte”. Con queste parole il presidente della Provincia Simone Bezzini e il sindaco Maurizio Cenni commentano il via libera, dato dalla Regione Toscana, al lungo e complesso percorso che consentirà all'Azienda Ospedaliera di divenire proprietaria della struttura, per un importo pari a 108 milioni di euro.
"Siamo di fronte – sottolineano Bezzini e Cenni – a due atti di grande generosità e di portata straordinaria. Da una parte, l’Università e, in sostanza, la città rinunciano alla proprietà formale del policlinico Le Scotte, edificato grazie alla lungimiranza di tanti che lo hanno reso così importante a livello nazionale. Dall’altra la Regione lo acquisisce non per aumentare il proprio patrimonio immobiliare, quanto per investire nelle potenzialità didattiche e di ricerca dell’Ateneo senese affinchè non vengano ridimensionate le prospettive di tutti per colpa dei pochi che hanno concorso al pauroso deficit di bilancio. Questa importantissima operazione – aggiungono Bezzini e Cenni – non fa altro che confermare, con un atto concreto, la volontà da parte della Regione Toscana di salvaguardare l’Università di Siena, i suoi dipendenti, i suoi studenti, tutti i lavoratori e i fornitori. Già nei mesi scorsi la nostra Regione aveva agito in questo senso, stando vicino alla nostra comunità e riconoscendo al nostro Ateneo circa 8 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque anni. Oggi con l’acquisizione del polo ospedaliero de Le Scotte, l’Università degli Studi di Siena ha la grandissima opportunità, che non può andare sprecata, di avere a disposizione risorse decisive per l'attuazione del Piano di Risanamento, dimostrando così un grande senso di responsabilità nei confronti di un intervento che non era né scontato né dovuto da parte della comunità toscana, soprattutto in un momento di forte crisi economica, come quello che stiamo vivendo”.
“Nonostante questa importante operazione – concludono Bezzini e Cenni – dobbiamo tutti essere consapevoli che la crisi dell’Università non è finita né superata. Nei prossimi mesi l’Ateneo e tutte le sue articolazioni dovranno dimostrare coraggio, determinazione e grande senso di responsabilità nel portare avanti gli impegni annunciati, in termini di rigore ed efficienza. C’è bisogno di un progetto per l’Università che guardi al medio e lungo periodo e che contempli, un’azione di risanamento che si realizzi attraverso una riforma non solo della governance ma anche della struttura organizzativa e delle modalità di funzionamento di tutti i settori dell’Ateneo. In questo percorso gli enti locali, così come in passato, sono pronti a fare la loro parte nell’interesse di una delle più prestigiose istituzioni del nostro territorio e di tutti i suoi lavoratori e studenti che hanno tutto il diritto di guardare con più fiducia al futuro”.
"Siamo di fronte – sottolineano Bezzini e Cenni – a due atti di grande generosità e di portata straordinaria. Da una parte, l’Università e, in sostanza, la città rinunciano alla proprietà formale del policlinico Le Scotte, edificato grazie alla lungimiranza di tanti che lo hanno reso così importante a livello nazionale. Dall’altra la Regione lo acquisisce non per aumentare il proprio patrimonio immobiliare, quanto per investire nelle potenzialità didattiche e di ricerca dell’Ateneo senese affinchè non vengano ridimensionate le prospettive di tutti per colpa dei pochi che hanno concorso al pauroso deficit di bilancio. Questa importantissima operazione – aggiungono Bezzini e Cenni – non fa altro che confermare, con un atto concreto, la volontà da parte della Regione Toscana di salvaguardare l’Università di Siena, i suoi dipendenti, i suoi studenti, tutti i lavoratori e i fornitori. Già nei mesi scorsi la nostra Regione aveva agito in questo senso, stando vicino alla nostra comunità e riconoscendo al nostro Ateneo circa 8 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque anni. Oggi con l’acquisizione del polo ospedaliero de Le Scotte, l’Università degli Studi di Siena ha la grandissima opportunità, che non può andare sprecata, di avere a disposizione risorse decisive per l'attuazione del Piano di Risanamento, dimostrando così un grande senso di responsabilità nei confronti di un intervento che non era né scontato né dovuto da parte della comunità toscana, soprattutto in un momento di forte crisi economica, come quello che stiamo vivendo”.
“Nonostante questa importante operazione – concludono Bezzini e Cenni – dobbiamo tutti essere consapevoli che la crisi dell’Università non è finita né superata. Nei prossimi mesi l’Ateneo e tutte le sue articolazioni dovranno dimostrare coraggio, determinazione e grande senso di responsabilità nel portare avanti gli impegni annunciati, in termini di rigore ed efficienza. C’è bisogno di un progetto per l’Università che guardi al medio e lungo periodo e che contempli, un’azione di risanamento che si realizzi attraverso una riforma non solo della governance ma anche della struttura organizzativa e delle modalità di funzionamento di tutti i settori dell’Ateneo. In questo percorso gli enti locali, così come in passato, sono pronti a fare la loro parte nell’interesse di una delle più prestigiose istituzioni del nostro territorio e di tutti i suoi lavoratori e studenti che hanno tutto il diritto di guardare con più fiducia al futuro”.