di Augusto Mattioli
SIENA. Le speranze di Gabriello Mancini per un secondo mandato alla presidenza della Fondazione Monte dei Paschi sembrano essere sfumate questa sera (18 novembre), al Santa Maria della Scala, dove si svolgeva un convegno sulla crisi economica organizzato da Confcommercio.
"Certi interventi della Fondazione Montepaschi mi lasciano perplesso", ha detto papale papale il sindaco Maurizio Cenni, avendo di fianco il presidente della Banca Giuseppe Mussari, senza neanche cambiare il tono della voce, quasi che parlasse dell’asfaltatura di una strada.
Ma, come si può facilmente intendere si tratta di un’affermazione che suona come una netta bocciatura della politica di distribuzione degli utili da parte della Fondazione senese e quindi del suo presidente Gabriello Mancini.
“Non condivido – ha rincarato il sindaco, spiegando i motivi della sua scontentezza – i finanziamenti di molte cose effimere”. Che peraltro non ha citato. Anche se ognuno si sarà fatto un’idea leggendo il lungo elenco degli enti beneficiati.
Una dichiarazione, quella di Cenni, destinata a provocare discussioni e polemiche, in particolare nel partito democratico già in fibrillazione per la questione relativa alla candidatura di Bezzini alla presidenza della Provincia, non gradita – per il metodo con cui si è concretizzata – dal gruppo Monaci. Cenni prima della sua critica aveva sottolineato: “noi abbiamo a Siena dei motori potenti e occorre non disperdere risorse ma incentivarle al meglio con interventi che lasciano qualcosa”.
Le affermazioni di Cenni sembrano segnare il vero e proprio inizio di uno scontro politico, destinato a protrarsi a lungo, soprattutto con il gruppo di Monaci di cui Mancini comunque far parte e che in Consiglio comunale gli ha spesso provocato dei grattacapi.
Cenni il cui mandato scade nel 2011, secondo lo statuto della Fondazione, nomina otto dei sedici membri della deputazione generale. Organo che, con i suoi attuali membri, resterà in carica fino al prossimo 31 luglio.
Nel suo intervento, riguardo alla crisi, Cenni, parlando dei problemi di Siena, ha sostenuto che la città, al momento, vive al di sopra delle proprie disponibilità, che al bilancio del comune mancano i soldi dell’Ici, che la Finanziaria del governo pone alla città un limite di investimenti di 25 milioni di cui il 60 per cento viene assorbito dalla manutenzione ordinaria. Per cui "grandi interventi non se ne faranno".
Cenni ha parlato, infine, della necessità di dare più risorse alla Finanziaria senese di sviluppo, mentre, sempre riguardo alla Fondazione Mps, ha sostenuto che questa dovrebbe diversificare il suo patrimonio. Cenni ha fatto un esempio. La Fondazione potrebbe sottoscrivere obbligazioni emesse dalla Fises che avrebbe così mezzi importanti da investire per la sua politica a favore dell’economia.
Un occhio anche al turismo: il sindaco, parlando dei nuovi progetti per stimolare il settore ha accennato anche ad una serie di eventi tra il 2009 e il 2010 che ruoteranno attorno alla celebrazione dei 700 anni del Costituto del comune di Siena.