Alla risposta del Ministro il deputato senese replica che i fondi devono essere usati "per la messa in sicurezza della Siena-Firenze"
SIENA. “Nei 34 giorni di pedaggiamento sulla Siena-Firenze e sulla Bettolle-Perugia, lo Stato ha incassato 15 milioni di euro, circa 440mila euro in media al giorno. Rapportando la cifra ad un anno si otterrebbe un introito di 160 milioni di euro, una cifra tre volte superiore al budget assegnato ad Anas per gli interventi sulle strade toscane, per le manutenzioni ordinarie e straordinarie”. Ad affermarlo è Franco Ceccuzzi, deputato del Pd, commentando la risposta del Ministero delle infrastrutture all’interrogazione presentata nel mese di luglio dal parlamentare senese per sapere quante fossero le risorse che lo Stato avrebbe ricavato dal pedaggio e, di quelle, quante sarebbero state trasferite all’Anas per ammodernare e mettere in sicurezza le strade toscane. “Nel 2009 i milioni assegnati sono stati 47 – prosegue Ceccuzzi – mentre nell’anno in corso, per il momento, Anas ha ricevuto solo 16 milioni di euro. Come avevamo denunciato nei mesi scorsi, le risorse del pedaggio servono a compensare il taglio di 1,4 miliardi di euro subìto dal bilancio Anas a vantaggio del finanziamento del Ponte sullo Stretto, la cui società vede al vertice lo stesso Presidente di Anas, Pietro Ciucci. Ciò diventerebbe ancora più evidente nella malaugurata ipotesi, che faremo di tutto per scongiurare, della reintroduzione del pedaggio. Chiediamo che i 15 milioni di euro incassati dallo Stato sulle strade locali vengano immediatamente trasferiti ad Anas per la messa in sicurezza della Siena-Firenze”.
“Che ora al danno del pedaggio ingiusto si aggiunga la beffa – continua Ceccuzzi – ovvero che i ricavi tirati fuori dalle tasche dei cittadini toscani potrebbero non andare a finanziare l’ammodernamento delle nostre infrastrutture, ci rende ancora più determinati nella nostra battaglia per scongiurare ogni possibilità di ritorno al pedaggio. I veicoli in transito ai caselli dell’autostrada A1 Firenze Certosa e Valdichiana, nel 2009, sono stati 16 milioni. La gara per l’acquisto delle apparecchiature elettroniche e dei telepass per l’inserimento del pedaggio sulla Siena-Firenze è ancora aperta. C’è una clausola, però, che obbliga il vincitore a prendere atto della variazione delle strade sottoposte a pedaggio. Possono essere ancora assunte, dunque, iniziative efficaci per opporsi ad un balzello iniquo e per giunta applicato, solo per far cassa, ad una strada come l’Autopalio, priva di banchine e con un fondo stradale dissestato e pericoloso