Link Siena non partecipa alla commissione
SIENA. Il 10 gennaio 2013 si è riunito il Senato Accademico, il primo con la nuova governance. All’ordine del giorno vi era la discussione sulla costituzione della Commissione per la designazione di due membri del Consiglio d’Amministrazione esterni alla struttura dell’Università. Compito della commissione è valutare le candidature pervenute selezionando una rosa di almeno quattro candidati dalla quale il Rettore nominerà due Consiglieri di Amministrazione.
Da anni l’associazione studentesca Link Siena si è sempre espressa contraria ad ogni possibile ingresso di privati e membri esterni negli organi di governo e decisionali dell’Università pubblica. Questa è stata una delle prime motivazioni che ci hanno spinto a criticare la futura legge 240/10 e uno dei motivi di contrasto emersi durante i lavori della commissione che rinnovava lo Statuto, in continuità con la predetta legge. Partendo da queste considerazioni nella riunione del Senato del 10 gennaio, ci è sembrato opportuno e necessario non partecipare alla costituzione di una Commissione preposta ad attuare un disegno politico-culturale che abbiamo sempre osteggiato. Inoltre ci sarebbe sembrato più opportuno che l’Università agisse in modo trasparente pubblicando le candidature e i criteri di selezione prima della costituzione della commissione. Tutto ciò avvalora la nostra idea per cui il processo di privatizzazione (già contestabile in essere) porti con sé anche una serie di criticità inerenti alle modalità con cui lo si attua.
In conclusione: il rappresentante di Link Siena in Senato Accademico ha ritenuto opportuno fare in aula una dichiarazione con i contenuti sopra esposti e non partecipare al voto per la costituzione della Commissione.
Link Siena
Da anni l’associazione studentesca Link Siena si è sempre espressa contraria ad ogni possibile ingresso di privati e membri esterni negli organi di governo e decisionali dell’Università pubblica. Questa è stata una delle prime motivazioni che ci hanno spinto a criticare la futura legge 240/10 e uno dei motivi di contrasto emersi durante i lavori della commissione che rinnovava lo Statuto, in continuità con la predetta legge. Partendo da queste considerazioni nella riunione del Senato del 10 gennaio, ci è sembrato opportuno e necessario non partecipare alla costituzione di una Commissione preposta ad attuare un disegno politico-culturale che abbiamo sempre osteggiato. Inoltre ci sarebbe sembrato più opportuno che l’Università agisse in modo trasparente pubblicando le candidature e i criteri di selezione prima della costituzione della commissione. Tutto ciò avvalora la nostra idea per cui il processo di privatizzazione (già contestabile in essere) porti con sé anche una serie di criticità inerenti alle modalità con cui lo si attua.
In conclusione: il rappresentante di Link Siena in Senato Accademico ha ritenuto opportuno fare in aula una dichiarazione con i contenuti sopra esposti e non partecipare al voto per la costituzione della Commissione.
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