SIENA. Signor Sindaco, Lei non ha mantenuto i patti.
Mi riferisco al caso Vannini, in merito al quale avevo presentato una mozione con la quale chiedevo all’intero consiglio comunale di esprimere un voto di deplorazione e che, in quanto riguardante un consigliere e ai sensi del vigente regolamento, avrebbe dovuto essere discussa a porte chiuse e con voto segreto.
Ciò comportava per Lei il rischio che alcuni consiglieri della sua maggioranza, viste le lacerazioni che attualmente la caratterizzano, nel segreto dell’urna potessero esprimersi in modo favorevole alla mozione stessa.
Con queste premesse, ma accampando motivazioni di altra natura, Lei mi ha chiesto di trasformare la mozione in interrogazione, impegnandosi a rispondere personalmente ed in modo adeguato.
Quando però martedì in aula ha risposto all’interrogazione, pur avendo il sottoscritto evidenziato come non si trattasse di Palio ma dell’ osservanza di regolamenti dettati da motivi di decoro e sicurezza e come infine ogni consigliere comunale, pur avendo gli stessi diritti di tutti i cittadini sia gravato di maggiori responsabilità, Lei invece che da Sindaco ha fatto appello al sentimento e, per non rispondere, si è comportato da mamma: dimenticando il Suo dovere istituzionale che in materia di Palio è quello di essere un diciassettino, che evita di partecipare ai cortei delle contrade e riserva al privato i suoi sentimenti ed i suoi entusiasmi contradaioli. Dimenticando il Suo dovere istituzionale di stare al di sopra delle parti e di fare rispettare le regole che valgono per tutte le Contrade e per tutti i cittadini, compresi i consiglieri comunali.
Le stesse considerazioni valgono anche per il consigliere Vannini che, in quanto Presidente del Comitato Amici del Palio, è equiparabile ad una autorità del Palio, ovvero anche lui ad un diciassettino, custode delle Tradizioni del Palio e che, come tale, accetta regole e doveri che normalmente si trasmettono anche con l’esempio di comportamenti adeguati al ruolo e all’incarico.
Chiudo questo intervento sottolineando come il sottoscritto sia consapevole delle lacerazioni che dividono il PD locale e come il Sindaco abbia in questo momento bisogno dell’appoggio dell’ex Margherita.
Ma mi dispiace che il Sindaco di Siena disattenda gli impegni assunti e dimentichi il Suo ruolo e i Suoi doveri istituzionali per rispondere invece solo a misere logiche di fazione.
Agostino Milani
Consigliere Comunale AN