Intanto spunta una lettera interna alle Scotte
di Max Brod
SIENA. Nasce da un post di Raffaele Ascheri sul suo blog, l’Eretico di Siena, la questione del reparto nefrologia e dialisi delle Scotte, e del suo rifacimento globale con spostamento al settimo piano del terzo lotto dell’ospedale. Secondo la ricostruzione di Ascheri ci sarebbero due punti da chiarire in merito all’appalto di 7 mln di euro (2,9 mln per il rifacimento e 4,2 mln di arredi e forniture consumabili per cinque anni), vinto nel 2012 da Gambro-Fresenius (per le forniture), con il costruttore Febo Picciolini; appalto che gode di un contributo regionale di circa 3 mln di euro. Il primo, è il dubbio che sia l’ennesimo spreco all’italiana, visto che già nel 2009 si ventilava di un progetto di semplice ristrutturazione del reparto che, secondo Ascheri, avrebbe avuto un costo di appena 700mila euro: spesa necessaria per l’impianto di depurazione dell’acqua per i dializzati (effettivamente usurata), e per lavori di ristrutturazione annessi. Il secondo riguarderebbe l’altro concorrente che ha partecipato al bando, la Bellco Srl (fornitori) con i costruttori della Coop. Montemaggio, che nonostante un ribasso di circa 1 mln di euro non si sarebbero aggiudicati la gara, a causa dello scarso punteggio qualitativo.
LA RISPOSTA DI TOSI. In merito alla questione, il DG Pierluigi Tosi – ci ha spiegato il dottor Guido Garosi (Direttore del reparto nefrologia), riferendoci le parole del dg – in vista di un’interrogazione in Consiglio Regionale, sta preparando una risposta ufficiale che chiarirà la situazione, in quanto non c’è nulla da nascondere. L’interrogazione non risulta ancora presentata in Regione, dunque non farà in tempo ad essere ascoltata nel prossimo Consiglio del 9/10 luglio, e slitterebbe plausibilmente al Consiglio del 23/24 luglio.
SPUNTA UNA LETTERA INTERNA. Intanto il Cittadino Online è riuscito a visionare una lettera interna all’Azienda Sanitaria, che chiarirebbe come le intenzioni del dottor Garosi mirassero da prima del 2009 ad un rifacimento globale di nefrologia. Nella lettera del 23 settembre 2008, firmata da Garosi, e rivolta al Direttore Generale delle Scotte, si parlava già di un reparto che “non soddisfa più le necessità assistenziali (..) e non corrisponde agli standard attuali”. A seguire, una lunga lista di settori in difficoltà: oltre all’importante (e ormai vecchio) impianto di osmosi, anche l’eccessiva distanza tra il settore emodialisi e quello dei trapiantati in degenza protetta, nonché altre problematiche strutturali.
GLI INFERMIERI ARRABBIATI. Una cosa è certa, non è piaciuto agli infermieri la recente modifica in corso d’opera del progetto, che ha visto lo spazio dedicato agli spogliatoi venire meno; pare infatti che sarà creato uno spogliatoio comune per tutti gli operatori, al piano -3 del primo o del secondo lotto. Alcuni infermieri starebbero organizzandosi per scrivere una lettera di protesta, in quanto le condizioni operative diverrebbero più difficoltose, soprattutto nel caso in cui sia necessario un veloce cambio di camice, per esempio dopo essere venuti a contatto con sangue estraneo, eventualità non rara in un reparto dove si fa quotidiana dialisi.