"Adesso date certe e basta rinvii", afferma la parlamentare
“Il 7 ottobre scorso – dice Cenni – giorno in cui ho visitato il cantiere della nuova caserma, sembrava che la firma del contratto con la ditta vincitrice per il secondo stralcio dei lavori fosse imminente, ma a oltre un mese di distanza niente di tutto ciò è avvenuto e non c’è nessuna notizia ufficiale sui tempi per la conclusione dei lavori. Anzi, nel frattempo l’esasperazione dei cittadini e dei lavoratori si è fatta sentire: sono apparsi striscioni di protesta, ci sono stati momenti di mobilitazione dei vigili del fuoco e più volte l’amministrazione provinciale ha scritto in via ufficiale agli organi competenti per avere chiarimenti, senza ricevere alcuna risposta”.
“La realizzazione della nuova caserma – continua Cenni – appare sempre più urgente, perché la vecchia sede di via Cavour presenta notevoli ostacoli per l’operatività del personale, soprattutto in casi d’emergenza, data la sua vicinanza al centro storico che impedisce talvolta l’uscita dei mezzi di soccorso. Il prolungamento dei lavori, sui quali grava una situazione di poca chiarezza in merito ai contratti e ai tempi di completamento, sta creando notevoli danni al personale e ai cittadini, per non parlare del peso economico che grava sull’amministrazione provinciale che continua a finanziare i lavori di manutenzione per la vecchia struttura”.
“Per tutto questo – conclude Cenni – ho presentato una nuova interrogazione a risposta immediata, cercando di sollecitare, anche attraverso gli strumenti ispettivi di natura parlamentare, un aggiornamento chiaro su tempi e risorse. Vorremmo capire se i Ministeri competenti hanno notizie sulla conclusione ufficiale del primo stralcio di lavori e, soprattutto in quali tempi verrà firmato il contratto per l’aggiudicazione dell’ultimo lotto. Ci chiediamo inoltre se il Ministro non ritenga necessario assicurare finanziamenti adeguati e stabilire tempi di realizzazione certi per le opere accessorie alla caserma, indispensabili per garantirne l’operatività. Finanziamenti che, a oggi, non risultano in nessuno dei due stralci di lavori approvati dal Provveditorato interregionale per le opere pubbliche Toscana-Umbria. Sarebbe utile, infine, garantire un filo diretto con le istituzioni locali, accogliendo le loro richieste di incontro, avanzate più volte, per avere un confronto più diretto e proficuo su un servizio che riguarda l’intera cittadinanza della provincia di Siena”.