SIENA. Il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini torna a scrivere alle autorità competenti sul completamento della Caserma dei vigili del Fuoco. “Con questa lettera – scrive Bezzini ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e al Provveditorato interregionale delle opere pubbliche della Toscana e dell’Umbria – voglio ribadire l’importanza e l’urgenza della rapida ultimazione di questa opera, il cui iter si trascina da quattordici anni. Sono quindi nuovamente a chiedere di ricevere informazioni aggiornate, rispetto alle notizie pervenute alla Provincia, in seguito a una mia lettera del 26 settembre scorso, secondo le quali risultavano in fase di conclusione i lavori sul primo stralcio della Caserma mentre non era stato ancora firmato il contratto con la ditta aggiudicatrice per il secondo stralcio”.
“Siamo di fronte a una situazione paradossale e insostenibile – spiega Simone Bezzini – che produce da una parte un forte disagio all’operatività dei Vigili del Fuoco e dall’altra un danno consistente al bilancio della Provincia di Siena, proprietaria dell’immobile che attualmente ospita il Corpo dei Vigili. In questi anni l’amministrazione provinciale è dovuta intervenire, con un rilevante impegno economico, per cercare di tamponare le situazioni di rischio e di inadeguatezza della vecchia Caserma, con sede in Via Cavour. Sono passati undici dall’avvio del cantiere e ancora oggi i Vigili del Fuoco di Siena sono costretti ad operare all’interno di una sede inadeguata che limita la possibilità di svolgere al meglio le attività a servizio e a tutela della comunità”.
“In questi anni – conclude Bezzini – ho più volte sollecitato ufficialmente, le autorità competenti affinché venissero organizzati e promossi incontri per chiarire la vicenda e arrivare a una sua conclusione. Continueremo a impegnarci, senza abbassare la guardia, per sollecitare le autorità competenti e per far sì che i Vigili del Fuoco possano trasferirsi, in tempi brevi, in una sede più moderna e accogliente. Si tratta di una necessità non più rinviabile per il Comando, per l’amministrazione provinciale e per i cittadini”.