SIENA. Da Casapuond riceviamo e pubblichiamo.
"Vogliamo ringraziare i numerosi cittadini ed i soggetti politici intervenuti per portarci la loro solidarietà", dichiara Gabriele Taddei, responsabile provinciale di CasaPound Italia, riguardo alle minacce di morte ricevute da una militante del movimento, ricordando "i nostri simpatizzanti, ma anche e soprattutto tutti quei senesi non interessati alla politica che ci hanno scritto, telefonato o incrociato per strada, offrendoci vicinanza ed aiuto in caso di necessità. Salutiamo anche la sezione senese della Lega Nord, il consigliere comunale Agostino Milani ed alcuni esponenti delle Liste Civiche, tra i primi a portarci solidarietà. Un ringraziamento particolare va a Valeria Donato, vicepresidente della Consulta Provinciale degli Studenti ed esponente di sinistra, che ha colto in pieno la situazione utilizzando parole di comprensione. Esempio pratico e lampante che, quando l'intelligenza ha campo libero, la violenza e le minacce dell'intolleranza antifascista rimangono in ambienti ben circoscritti e ghettizzati".
CasaPound Siena continua alzando i riflettori "sull'allucinante silenzio delle istituzioni cittadine", a detta del movimento "sempre pronte ad intervenire nei salotti dei grandi affari cittadini, ma distanti anni luce dai problemi della Siena di strada. Abbiamo atteso ottimisticamente per giorni un intervento da parte delle cariche comunali, dell'associazionismo di sinistra, dei soloni del terzo settore sempre inneggianti alla tolleranza ed al dialogo, ma vergognosamente silenziosi di fronte a chi non appartiene alle loro clientele. Senza contare i soliti tre noti pluricondannati per spaccio, autoreferenziali e completamente anonimi come al solito, sempre pronti con i loro contorcimenti sintattici a fornire lavoro agli avvocati del nostro movimento".
"Una ragazza venne aggredita da tre persone davanti al solito, noto malfamato bar di Pantaneto. Nei giorni scorsi riceve invece minacce di morte sul portone di casa. Il tutto per la sua militanza nel Blocco Studentesco. – termina Taddei – Siamo di fronte ad un accanimento antifascista violentemente sessista, intollerante e razzista politico e nessuno, eccetto il giusto operato delle forze dell'ordine, interviene. Dove sono le belle parole usate in altre occasioni? Associando a questi eventi i continui danneggiamenti ricevuti alla nostra sede, anche questi sempre denunciati o segnalati, e la mancanza di ogni commento da parte dei soggetti politici di parte per raffreddare il clima, cosa dovremmo arguire?".
"Vogliamo ringraziare i numerosi cittadini ed i soggetti politici intervenuti per portarci la loro solidarietà", dichiara Gabriele Taddei, responsabile provinciale di CasaPound Italia, riguardo alle minacce di morte ricevute da una militante del movimento, ricordando "i nostri simpatizzanti, ma anche e soprattutto tutti quei senesi non interessati alla politica che ci hanno scritto, telefonato o incrociato per strada, offrendoci vicinanza ed aiuto in caso di necessità. Salutiamo anche la sezione senese della Lega Nord, il consigliere comunale Agostino Milani ed alcuni esponenti delle Liste Civiche, tra i primi a portarci solidarietà. Un ringraziamento particolare va a Valeria Donato, vicepresidente della Consulta Provinciale degli Studenti ed esponente di sinistra, che ha colto in pieno la situazione utilizzando parole di comprensione. Esempio pratico e lampante che, quando l'intelligenza ha campo libero, la violenza e le minacce dell'intolleranza antifascista rimangono in ambienti ben circoscritti e ghettizzati".
CasaPound Siena continua alzando i riflettori "sull'allucinante silenzio delle istituzioni cittadine", a detta del movimento "sempre pronte ad intervenire nei salotti dei grandi affari cittadini, ma distanti anni luce dai problemi della Siena di strada. Abbiamo atteso ottimisticamente per giorni un intervento da parte delle cariche comunali, dell'associazionismo di sinistra, dei soloni del terzo settore sempre inneggianti alla tolleranza ed al dialogo, ma vergognosamente silenziosi di fronte a chi non appartiene alle loro clientele. Senza contare i soliti tre noti pluricondannati per spaccio, autoreferenziali e completamente anonimi come al solito, sempre pronti con i loro contorcimenti sintattici a fornire lavoro agli avvocati del nostro movimento".
"Una ragazza venne aggredita da tre persone davanti al solito, noto malfamato bar di Pantaneto. Nei giorni scorsi riceve invece minacce di morte sul portone di casa. Il tutto per la sua militanza nel Blocco Studentesco. – termina Taddei – Siamo di fronte ad un accanimento antifascista violentemente sessista, intollerante e razzista politico e nessuno, eccetto il giusto operato delle forze dell'ordine, interviene. Dove sono le belle parole usate in altre occasioni? Associando a questi eventi i continui danneggiamenti ricevuti alla nostra sede, anche questi sempre denunciati o segnalati, e la mancanza di ogni commento da parte dei soggetti politici di parte per raffreddare il clima, cosa dovremmo arguire?".