Cessa l'accisa addizionale per l'alluvione in Lunigiana
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SIENA. Il pieno di benzina in Toscana torna leggermente più ‘abbordabile’. Da oggi infatti cessa l’applicazione dell’accisa addizionale, introdotta all’inizio di quest’anno, per coprire parte degli interventi in soccorso della Lunigiana colpita dall’alluvione lo scorso autunno. Un aggravio da 5 centesimi di euro al litro che per nove mesi ha pesato in media sul costo carburante delle famiglie per quasi 100 euro, e di quattro volte tanto su quello delle imprese. Con il primo ottobre si concretizza dunque l’impegno preso a fine estate dal Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi: “diamo atto con favore a Rossi di aver mantenuto l’impegno – commenta Michele Petrini, Presidente provinciale Faib, la sigla più rappresentativa dei rivenditori di carburante – dopo aver preso atto di quanto è stato vissuto in modo negativo dai cittadini toscani questo ulteriore aumento, per una voce di spesa ingente e irrinunciabile al tempo stesso. Il punto è che la buona notizia di oggi, con l’addizionale che sparisce, ha comunque un valore relativo, visto che riporta comunque la Toscana nella situazione vissuta da tutta l’Italia, ovvero di un paese dove il 66% del costo del carburante è determinato dalla sommatoria di accise ed IVA”.
Proprio nelle scorse ore, infatti, la Faib Confesercenti ha criticato a livello nazionale l’atteggiamento ondivago del Governo, con il Ministro dello Sviluppo Passera che ha escluso la presenza nel Decreto sviluppo di una norma finalizzata ad abbassare il peso delle accise: “la smentita di Passera contraddice le rassicurazioni fornite solo pochi giorni fa un suo Sottosegretario. L’Italia continua a scontare un 5 per cento di surplus rispetto alla media europea nell’incidenza del fisco sui carburanti. Ciò significa quasi 2 milioni di litri erogati in meno, quest’anno, e difficoltà drammatiche non solo per tanti cittadini ma anche per molti gestori degli impianti di erogazione”.
Proprio nelle scorse ore, infatti, la Faib Confesercenti ha criticato a livello nazionale l’atteggiamento ondivago del Governo, con il Ministro dello Sviluppo Passera che ha escluso la presenza nel Decreto sviluppo di una norma finalizzata ad abbassare il peso delle accise: “la smentita di Passera contraddice le rassicurazioni fornite solo pochi giorni fa un suo Sottosegretario. L’Italia continua a scontare un 5 per cento di surplus rispetto alla media europea nell’incidenza del fisco sui carburanti. Ciò significa quasi 2 milioni di litri erogati in meno, quest’anno, e difficoltà drammatiche non solo per tanti cittadini ma anche per molti gestori degli impianti di erogazione”.