Sacco si è detto "ragionevolmente ottimista"
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SIENA. (a. m.) La Commissione europea è arrivata oggi (9 ottobre) in città per conoscere da vicino una delle candidate a Capitale europea della cultura 2019: la scelta sarà fatta il prossimo 17 ottobre.
Questa mattina nella sala del Palazzo comunale affrescata con il Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti si sono tenuti quattro tavoli di lavoro su vari temi che riguardano la città: Istituzioni, cultura, società, economia. Oltre al sindaco Bruno Valentini, c’erano il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, il direttore generale della Fondazione Mps Enrico Granata (che ha parlato dell’Accademia musicale chigiana, progetto proprio della Fondazione), il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e rappresentanti della politica e dell’economia locale. La visita è poi proseguita nel pomeriggio al museo Santa Maria della Scala su cui la città punta per sviluppare le attività culturali.
“Siamo molto soddisfatti- ha detto il sindaco Valentini, commentando l’incontro con i commissari- perché abbiamo capito che, dalle domande che hanno fatto, hanno letto con molta attenzione i progetti e le idee che abbiamo presentato”.
“Siamo felici di aver avuto l’opportunità di offrire alla giuria una visione complessiva della città in ogni suo aspetto – ha dichiarato il direttore di candidatura Pier Luigi Sacco -. Nelle conversazioni informali il messaggio che mi è arrivato è: avete un grande potenziale, forse ce la potete fare anche senza il titolo ma noi abbiamo spiegato che vista la situazione della città e viste le tensioni se non arrivasse il riconoscimento ma solo un generico apprezzamento per il progetto, si rischierebbe di dare adito a dinamiche che comprometterebbero tutto». Il direttore di candidatura ha poi aggiunto che «la città è talmente ferita e sfiduciata sulle sue possibilità che se arrivasse questo ulteriore schiaffo rischierebbe d’innescare una dinamica molto perversa”.
“Sicuramente ci sono operazioni di lobbying politica molto chiare e visibili ma dire che tutto è già stato deciso è esagerato – ha aggiunto Sacco rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento su chi sostiene che la decisione sia già stata presa –. Abbiamo tutte le carte da giocarci”. Sacco ga detto di essere “ragionevolmente ottimista”.
Questa mattina nella sala del Palazzo comunale affrescata con il Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti si sono tenuti quattro tavoli di lavoro su vari temi che riguardano la città: Istituzioni, cultura, società, economia. Oltre al sindaco Bruno Valentini, c’erano il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, il direttore generale della Fondazione Mps Enrico Granata (che ha parlato dell’Accademia musicale chigiana, progetto proprio della Fondazione), il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e rappresentanti della politica e dell’economia locale. La visita è poi proseguita nel pomeriggio al museo Santa Maria della Scala su cui la città punta per sviluppare le attività culturali.
“Siamo molto soddisfatti- ha detto il sindaco Valentini, commentando l’incontro con i commissari- perché abbiamo capito che, dalle domande che hanno fatto, hanno letto con molta attenzione i progetti e le idee che abbiamo presentato”.
“Siamo felici di aver avuto l’opportunità di offrire alla giuria una visione complessiva della città in ogni suo aspetto – ha dichiarato il direttore di candidatura Pier Luigi Sacco -. Nelle conversazioni informali il messaggio che mi è arrivato è: avete un grande potenziale, forse ce la potete fare anche senza il titolo ma noi abbiamo spiegato che vista la situazione della città e viste le tensioni se non arrivasse il riconoscimento ma solo un generico apprezzamento per il progetto, si rischierebbe di dare adito a dinamiche che comprometterebbero tutto». Il direttore di candidatura ha poi aggiunto che «la città è talmente ferita e sfiduciata sulle sue possibilità che se arrivasse questo ulteriore schiaffo rischierebbe d’innescare una dinamica molto perversa”.
“Sicuramente ci sono operazioni di lobbying politica molto chiare e visibili ma dire che tutto è già stato deciso è esagerato – ha aggiunto Sacco rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento su chi sostiene che la decisione sia già stata presa –. Abbiamo tutte le carte da giocarci”. Sacco ga detto di essere “ragionevolmente ottimista”.