SIENA. Nuova formula per i “Cantieri della Biodiversità”, appuntamento unico nel panorama nazionale che, dal 2006, riunisce annualmente a Siena i maggiori esperti del settore, mettendoli a confronto con la comunità tecnico-scientifica di tutta Italia. Nell’anno internazionale della Biodiversità, la Provincia di Siena, Ispra (Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale), e Federparchi hanno scelto di arricchire la formula dei “Cantieri” affiancando alle tradizionali giornate di workshop riservate agli “addetti ai lavori” una terza giornata di dibattito e riflessione aperta al pubblico e alla stampa. Le novità non finiscono qui: con l’edizione 2010 – che si svolgerà a Siena, presso il Complesso Museale del Santa Maria della Scala, da giovedì 9 a sabato 11 dicembre – nasce anche il premio giornalistico “Raccontare la Biodiversità”, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare ogni forma di originale ed efficace divulgazione delle tematiche di conservazione della biodiversità sui media e nella scuola.
Nuovi partner per una nuova formula. La nuova formula dei “Cantieri” scaturisce dalla collaborazione tra gli storici soggetti promotori dell’evento e nuovi partner, quali l’associazione Legambiente, il quotidiano La Repubblica, attraverso il progetto “Repubblica@SCUOLA”, e Fnsi – Federazione nazionale della stampa italiana. La partecipazione e il ruolo di ogni soggetto sarà formalizzato in un accordo di programma, in corso di definizione, con l’obiettivo di dare stabilità e continuità nel tempo ai “Cantieri” e al Premio, oltre che significato al grande impegno che l’amministrazione provinciale e gli altri soggetti promotori si sono assunti per concorrere alla promozione e alla più efficace diffusione delle tematiche inerenti la biodiversità, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.
“Nell’anno internazionale della biodiversità – ha detto Anna Maria Betti, assessore all’agricoltura, caccia e aree protette della Provincia di Siena – abbiamo voluto dare un significato forte a questa ricorrenza attraverso l’istituzione di un premio aperto ai giornalisti, ma anche agli studenti di tutta Italia, convinti che la biodiversità debba rientrare a pieno titolo tra gli elementi di educazione e didattica. Da quest’anno i “Cantieri”, appuntamento di riferimento per la comunità tecnico-scientifica, si aprono all’esterno, offrendo uno strumento in più per divulgare con efficacia i contenuti dei seminari di studio. Come è successo per il concetto di ‘sostenibilità’, anche per quello di ‘biodiversità’ è fondamentale cercare la massima collaborazione con il sistema dell’informazione e il mondo della scuola affinché il pubblico più vasto diventi sempre più informato e consapevole rispetto ad un argomento che ha un peso decisivo per la conservazione delle specie viventi. Come territorio tra i più biodiversi in Italia, in termini di ricchezza di specie animali e vegetali presenti, vogliamo offrire il nostro contributo alla grande sfida della conservazione della biodiversità, in ogni sua forma”.
"I “Cantieri della Biodiversità” – ha aggiunto afferma Silvano Toso, presidente dei “Cantieri della Biodiversità” e dirigente Ispra – rappresentano un'esperienza positiva e ricca di stimoli culturali che vede le problematiche di conservazione e gestione delle risorse naturali affrontate con un approccio olistico. Gli aspetti biologici, giuridici, tecnici e quelli più immediatamente applicativi vengono analizzati in maniera coordinata in modo che le più recenti e migliori acquisizioni derivanti dalla ricerca possano fornire un effettivo contributo per orientare le scelte di fondo degli organismi gestori, in primis le pubbliche amministrazioni, e per migliorare la qualità delle azioni da realizzare sul territorio. In questo contesto, l'Ispra svolge pienamente il proprio ruolo teso a favorire il progresso delle conoscenze sui temi ambientali, ad assicurare il monitoraggio dello stato dell'ambiente e a contribuire alla soluzione dei problemi emergenti".
“Legambiente – ha dichiarato Antonino Morabito, responsabile nazionale fauna Legambiente – ha accolto con grande interesse ed onore l’invito rivolto dalla Provincia di Siena e dall’assessore Anna Maria Betti a partecipare attivamente all’importante appuntamento dei “Cantieri della Biodiversità”. Favorire la partecipazione e la condivisione delle scelte è sempre elemento fondamentale per costruire politiche attive, efficaci e durevoli e ciò vale ancora di più per sfide di dimensioni globali e oggettivamente difficili qual è la difesa della biodiversità. La scelta della Provincia di Siena di dare continuità con una formula ancora più ricca ai "Cantieri" in un periodo di crisi come l’attuale, mostra un’attenzione e una sensibilità istituzionale a porre concretamente nell’agenda politica fondamentali interessi generali e intergenerazionali della società; rimette al centro ruoli responsabilità e l’indispensabile protagonismo degli enti locali per vincere la sfida di fermare la perdita di biodiversità, e fa di questo appuntamento, per metodo e per merito, una delle sedi avanzate per la costruzione di un’efficace e condivisa strategia nazionale della biodiversità”.
L’esperienza dei “Cantieri della Biodiversità”. Nati nel 2006 dalla collaborazione tra l’Unità operativa Riserve Naturali della Provincia di Siena con l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (oggi Ispra), ente di riferimento per la ricerca scientifica sulla fauna selvatica in Italia, e Federparchi, organo che riunisce a livello nazionale gli enti gestori delle aree protette, i ”Cantieri” nascono con l’obiettivo di lavorare sul tema della biodiversità approfondendo gli aspetti tecnico-scientifici più complessi per offrire risposte a chi, come gli enti di gestione delle aree protette e del territorio, si trovano a doverle affrontare e risolvere. Ad oggi, i maggiori esperti del settore si sono confronti con ricercatori, tecnici e enti provenienti da tutta Italia sugli studi e le esperienze più aggiornate in materia di reintroduzioni faunistiche (2006); gestione del cinghiale nelle aree protette (2007); invasioni biologiche, sulla problematica delle specie introdotte dall’uomo, attualmente la seconda causa di declino della biodiversità a livello globale (2008), e ibridazione tra animali selvatici e domestici come minaccia per la biodiversità, dedicato agli aspetti conservazionistici, gestionali e normativi dell’ibridazione (2009).
La conservazione della biodiversità in provincia di Siena. Dal 1996 la Provincia di Siena ha istituito, quattordici Riserve Naturali con l’obiettivo di salvaguardare e tutelare ambienti di elevato valore naturalistico, storico e culturale. Nelle Riserve, che occupano complessivamente 9mila ettari di territorio, sono presenti habitat e specie animali e vegetali di grande interesse scientifico e naturalistico, la cui tutela riveste un’importanza a livello nazionale ed europeo. La grande diversità di ambienti comporta una grande diversità di specie: considerando solo quelle di interesse conservazionistico, nelle Riserve Naturali della Provincia sono presenti 225 emergenze faunistiche (69 invertebrati, 33 pesci, 13 anfibi, 10 rettili, 65 uccelli, 35 mammiferi) e 207 emergenze floristiche. Tanto per dare un’idea della ricchezza di specie, solo fra i carnivori sono presenti tutte le specie dell’Italia centrale ad eccezione dell’orso.
Il Programma di educazione ambientale nelle scuole della provincia. Vista la grande ricchezza in termini di biodiversità sul proprio territorio, l’amministrazione provinciale è molto attenta a far conoscere questo importante patrimonio ai giovani. Nel 2000, per iniziativa dell’Ufficio Riserve Naturali, è nato un Programma di educazione ambientale nelle Riserve rivolto a tutte le scuole della provincia, con il fine di divulgarne le finalità e promuoverne la fruizione. In questo arco di tempo, il Programma ha trovato un sempre maggiore numero di adesioni tra le scuole coinvolgendo, solo nell’anno scolastico 2009/10 ben 21 istituti scolastici (15 scuole dell’Infanzia, 24 scuole Primarie, 16 scuole Secondarie), per un totale di 208 classi e 4169 alunni.
Il termine biodiversità indica la varietà delle forme di vita che popolano la Terra, dai microscopici batteri, fino agli animali e alle piante più grandi. La presenza di milioni di specie esistenti sul pianeta, e i miliardi di individui di ciascuna specie, ci fanno intuire come questa grande diversità sia una sorta di “assicurazione” per la sopravvivenza: quando le condizioni ambientali variano, se c’è diversità almeno una parte degli individui riuscirà ad adattarsi alla nuova situazione. La diversità, insomma, è la materia prima dell’evoluzione ed è quindi fondamentale per il mantenimento della vita sulla Terra nel lungo periodo. La diversità biologica, in tutte le sue componenti, garantisce il funzionamento dell’ecosistema terrestre, dalla quale dipende anche l’uomo: fornisce cibo, acqua pulita, ossigeno, materie prime, contribuisce a mantenere gli equilibri climatici, al riciclo dei rifiuti e molto altro. Per l’uomo la biodiversità è fondamentale anche per tutti i medicinali che se ne ricavano. La perdita di biodiversità è irreversibile: ecco perché salvaguardarla è responsabilità di tutti.
Nuovi partner per una nuova formula. La nuova formula dei “Cantieri” scaturisce dalla collaborazione tra gli storici soggetti promotori dell’evento e nuovi partner, quali l’associazione Legambiente, il quotidiano La Repubblica, attraverso il progetto “Repubblica@SCUOLA”, e Fnsi – Federazione nazionale della stampa italiana. La partecipazione e il ruolo di ogni soggetto sarà formalizzato in un accordo di programma, in corso di definizione, con l’obiettivo di dare stabilità e continuità nel tempo ai “Cantieri” e al Premio, oltre che significato al grande impegno che l’amministrazione provinciale e gli altri soggetti promotori si sono assunti per concorrere alla promozione e alla più efficace diffusione delle tematiche inerenti la biodiversità, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.
“Nell’anno internazionale della biodiversità – ha detto Anna Maria Betti, assessore all’agricoltura, caccia e aree protette della Provincia di Siena – abbiamo voluto dare un significato forte a questa ricorrenza attraverso l’istituzione di un premio aperto ai giornalisti, ma anche agli studenti di tutta Italia, convinti che la biodiversità debba rientrare a pieno titolo tra gli elementi di educazione e didattica. Da quest’anno i “Cantieri”, appuntamento di riferimento per la comunità tecnico-scientifica, si aprono all’esterno, offrendo uno strumento in più per divulgare con efficacia i contenuti dei seminari di studio. Come è successo per il concetto di ‘sostenibilità’, anche per quello di ‘biodiversità’ è fondamentale cercare la massima collaborazione con il sistema dell’informazione e il mondo della scuola affinché il pubblico più vasto diventi sempre più informato e consapevole rispetto ad un argomento che ha un peso decisivo per la conservazione delle specie viventi. Come territorio tra i più biodiversi in Italia, in termini di ricchezza di specie animali e vegetali presenti, vogliamo offrire il nostro contributo alla grande sfida della conservazione della biodiversità, in ogni sua forma”.
"I “Cantieri della Biodiversità” – ha aggiunto afferma Silvano Toso, presidente dei “Cantieri della Biodiversità” e dirigente Ispra – rappresentano un'esperienza positiva e ricca di stimoli culturali che vede le problematiche di conservazione e gestione delle risorse naturali affrontate con un approccio olistico. Gli aspetti biologici, giuridici, tecnici e quelli più immediatamente applicativi vengono analizzati in maniera coordinata in modo che le più recenti e migliori acquisizioni derivanti dalla ricerca possano fornire un effettivo contributo per orientare le scelte di fondo degli organismi gestori, in primis le pubbliche amministrazioni, e per migliorare la qualità delle azioni da realizzare sul territorio. In questo contesto, l'Ispra svolge pienamente il proprio ruolo teso a favorire il progresso delle conoscenze sui temi ambientali, ad assicurare il monitoraggio dello stato dell'ambiente e a contribuire alla soluzione dei problemi emergenti".
“Legambiente – ha dichiarato Antonino Morabito, responsabile nazionale fauna Legambiente – ha accolto con grande interesse ed onore l’invito rivolto dalla Provincia di Siena e dall’assessore Anna Maria Betti a partecipare attivamente all’importante appuntamento dei “Cantieri della Biodiversità”. Favorire la partecipazione e la condivisione delle scelte è sempre elemento fondamentale per costruire politiche attive, efficaci e durevoli e ciò vale ancora di più per sfide di dimensioni globali e oggettivamente difficili qual è la difesa della biodiversità. La scelta della Provincia di Siena di dare continuità con una formula ancora più ricca ai "Cantieri" in un periodo di crisi come l’attuale, mostra un’attenzione e una sensibilità istituzionale a porre concretamente nell’agenda politica fondamentali interessi generali e intergenerazionali della società; rimette al centro ruoli responsabilità e l’indispensabile protagonismo degli enti locali per vincere la sfida di fermare la perdita di biodiversità, e fa di questo appuntamento, per metodo e per merito, una delle sedi avanzate per la costruzione di un’efficace e condivisa strategia nazionale della biodiversità”.
L’esperienza dei “Cantieri della Biodiversità”. Nati nel 2006 dalla collaborazione tra l’Unità operativa Riserve Naturali della Provincia di Siena con l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (oggi Ispra), ente di riferimento per la ricerca scientifica sulla fauna selvatica in Italia, e Federparchi, organo che riunisce a livello nazionale gli enti gestori delle aree protette, i ”Cantieri” nascono con l’obiettivo di lavorare sul tema della biodiversità approfondendo gli aspetti tecnico-scientifici più complessi per offrire risposte a chi, come gli enti di gestione delle aree protette e del territorio, si trovano a doverle affrontare e risolvere. Ad oggi, i maggiori esperti del settore si sono confronti con ricercatori, tecnici e enti provenienti da tutta Italia sugli studi e le esperienze più aggiornate in materia di reintroduzioni faunistiche (2006); gestione del cinghiale nelle aree protette (2007); invasioni biologiche, sulla problematica delle specie introdotte dall’uomo, attualmente la seconda causa di declino della biodiversità a livello globale (2008), e ibridazione tra animali selvatici e domestici come minaccia per la biodiversità, dedicato agli aspetti conservazionistici, gestionali e normativi dell’ibridazione (2009).
La conservazione della biodiversità in provincia di Siena. Dal 1996 la Provincia di Siena ha istituito, quattordici Riserve Naturali con l’obiettivo di salvaguardare e tutelare ambienti di elevato valore naturalistico, storico e culturale. Nelle Riserve, che occupano complessivamente 9mila ettari di territorio, sono presenti habitat e specie animali e vegetali di grande interesse scientifico e naturalistico, la cui tutela riveste un’importanza a livello nazionale ed europeo. La grande diversità di ambienti comporta una grande diversità di specie: considerando solo quelle di interesse conservazionistico, nelle Riserve Naturali della Provincia sono presenti 225 emergenze faunistiche (69 invertebrati, 33 pesci, 13 anfibi, 10 rettili, 65 uccelli, 35 mammiferi) e 207 emergenze floristiche. Tanto per dare un’idea della ricchezza di specie, solo fra i carnivori sono presenti tutte le specie dell’Italia centrale ad eccezione dell’orso.
Il Programma di educazione ambientale nelle scuole della provincia. Vista la grande ricchezza in termini di biodiversità sul proprio territorio, l’amministrazione provinciale è molto attenta a far conoscere questo importante patrimonio ai giovani. Nel 2000, per iniziativa dell’Ufficio Riserve Naturali, è nato un Programma di educazione ambientale nelle Riserve rivolto a tutte le scuole della provincia, con il fine di divulgarne le finalità e promuoverne la fruizione. In questo arco di tempo, il Programma ha trovato un sempre maggiore numero di adesioni tra le scuole coinvolgendo, solo nell’anno scolastico 2009/10 ben 21 istituti scolastici (15 scuole dell’Infanzia, 24 scuole Primarie, 16 scuole Secondarie), per un totale di 208 classi e 4169 alunni.
Il termine biodiversità indica la varietà delle forme di vita che popolano la Terra, dai microscopici batteri, fino agli animali e alle piante più grandi. La presenza di milioni di specie esistenti sul pianeta, e i miliardi di individui di ciascuna specie, ci fanno intuire come questa grande diversità sia una sorta di “assicurazione” per la sopravvivenza: quando le condizioni ambientali variano, se c’è diversità almeno una parte degli individui riuscirà ad adattarsi alla nuova situazione. La diversità, insomma, è la materia prima dell’evoluzione ed è quindi fondamentale per il mantenimento della vita sulla Terra nel lungo periodo. La diversità biologica, in tutte le sue componenti, garantisce il funzionamento dell’ecosistema terrestre, dalla quale dipende anche l’uomo: fornisce cibo, acqua pulita, ossigeno, materie prime, contribuisce a mantenere gli equilibri climatici, al riciclo dei rifiuti e molto altro. Per l’uomo la biodiversità è fondamentale anche per tutti i medicinali che se ne ricavano. La perdita di biodiversità è irreversibile: ecco perché salvaguardarla è responsabilità di tutti.
