Autore degli scatti Massimo Sestini. Si rinnova il sodalizio tra la Polizia di Stato e l'Unicef
SIENA. Il calendario “Polizia di Stato 2016”, quest’anno è stato realizzato da Massimo Sestini, noto fotografo fra i vincitori, quest’anno, del premio General News del World Press Photo of the Year, dal 1955 uno dei più importanti premi foto giornalistici del mondo.
12 scatti che raccontano l’operatività della Polizia di Stato immortalata da una prospettiva diversa dal solito: lo zenit, il punto più in alto, perpendicolare all’osservatore.
Come ogni anno prosegue, con la realizzazione del calendario, il sodalizio tra la Polizia di Stato e Unicef. I fondi raccolti grazie al Calendario 2016 saranno destinati ai programmi di protezione dei bambini in Sud Sudan, paese coinvolto in uno fra i più drammatici conflitti in corso.
Massimo Sestini, 52 anni è da trenta impegnato nell’arte della fotografia ed è sempre alla ricerca dello scatto unico, particolare, come quello zenitale che contraddistingue la sua firma: lo Zenit, ovvero la ripresa perpendicolare, è una prospettiva che a livello grafico offre un impatto dimensionale totalmente opposto a quello che si vede dal basso. Tra i suoi reportage ha documentato la stagione degli omicidi di mafia in Sicilia, la strage di Capaci e i disastri causati dai terremoti in Italia.
Abituato, nel suo lavoro di fotoreporter, in parte a progettare il servizio ma soprattutto a improvvisare e a prendere decisioni al momento, il suo stile nasce proprio dalla necessità di fare foto diverse da quella di tutti gli altri colleghi. Per questo in molte situazioni ha realizzato scatti dall’alto in modo da avere una prospettiva diversa e cogliere particolari che dal basso non si notano.
Per l’autore questo doveva essere un calendario memorabile, unico e perciò ha pensato a delle foto che potessero essere scattate dall’alto verso il basso (Zenit) o dal basso verso l’alto (Nadir), ritraendo con questo stile situazioni rappresentative e operative della professione del poliziotto.
Lo scopo è quello di far nascere l’interesse di vedere le cose che tutti hanno davanti agli occhi ogni giorno, da una prospettiva diversa per dare la possibilità di apprezzarla di più,di rendere tutti più consapevoli di quanto sia bella.