Festeggiamenti "in famiglia" tra vecchi studenti, prof e nuove generazioni
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di Giulia Tacchetti
Il Dirigente Scolastico Raffaele Bonavitacola riceve nella stanza più bella della scuola, l’aula magna, gli invitati ai festeggiamenti, come avviene nelle migliori famiglie ed il Liceo Classico di Siena ha sempre difeso l’esclusività di una così numerosa. L‘atmosfera confidenziale e ciarliera, insegnanti ormai in pensione si incontrano con i colleghi ancora “sul campo di battaglia”, alunni di oggi si confondono con quelli di ieri, viene interrotta dal primo intervento della mattina. Bonavitacola prende la parola non solo per ricordare che il 17 novembre 1862 nasceva il Liceo Classico di Siena, ma per promuovere una riflessione sul valore formativo di questo tipo di studi. Presenta varie tematiche, l’identità culturale della nostra città, le prospettive future, la vitalità della scuola, per poi passarle ai commenti delle principali istituzioni presenti. il prefetto di Siena, Renato Saccone, rilevando che i cambiamenti sociali sono tanti ed avvengono in pochi anni, vede nella scuola la necessità di una forte attenzione al contemporaneo. Fondamentale è la capacità del pensiero di essere preveggente, un particolare allenamento che si ottiene solo attraverso certi tipi di studi. La presenza di una rappresentante del CESVOT (centro servizi volontariato toscano) conferma la sensibilità della scuola verso ciò che è al di fuori e la volontà di costruire un progetto-formazione educativa dei ragazzi, che offre crediti formativi validi anche per il curriculum personale. Nel suo intervento il rettore dell’Università di Siena, consapevole della difficoltà per i giovani nel decidere la scelta di studi in relazione alle prospettive occupazionali, auspica una stretta collaborazione con la scuola superiore per l’orientamento universitario, ma anche con le imprese presenti sul territorio e le istituzioni.
Ci auguriamo che la contemporaneità entri sempre di più nella scuola, perché la consapevolezza di sé e degli altri aiuti i giovani a scegliere meglio il proprio futuro: da soli non possono avere la certezza delle risposte, che devono essere date onestamente soprattutto dalle istituzioni. Nessuno dei presenti dimentica che una generazione di giovani è senza futuro, allontanata dalla partecipazione alla vita sociale per l’impossibilità di trovare un lavoro fisso.
Segnaliamo gli incontrii promossi dall’”Agorà Intergenerazionale” su quattro tematiche: cultura della laicità, saperi e democrazia, omologazione e comunità identitarie, l’alterità nel paesaggio umano contemporaneo, 4-11-18-25 febbraio 2013, aperti a studenti, genitori ed alla cittadinanza e la mostra “DidActa: libri, strumenti e sussidi del patrimonio didattico del Liceo Classico”, aperta nei locali della scuola.