Le panchine verranno collocate il 7 marzo. La decisione dopo la votazione all’unanimità in Consiglio comunale
COLLE DI VAL D’ELSA . Dopo la votazione all’unanimità del Consiglio Comunale si “colorano” di rosso due nuove panchine in vista della ricorrenza simbolica dell’8 marzo “Giornata Internazionale delle Donne”. Il progetto “La Panchina rossa” è un percorso di sensibilizzazione e di informazione lanciato dagli Stati Generali delle Donne come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità, attraverso la collocazione significativa di panchine verniciate di rosso, il colore utilizzato per ogni campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio e in favore delle pari opportunità.
Le due panchine rosse, che verranno “consegnate simbolicamente” domenica 7 marzo, saranno collocate nella parte alta della Città, al Baluardo e nella parte bassa, in “Piano”, in Piazza Bartolomeo Scala.
Due simboli, contro ogni violenza sulle donne, con l’urgenza e la necessità di diffondere i valori dell’uguaglianza e della parità fra i sessi, generati dal reciproco rispetto.
“Un gesto di immediata visibilità e riflessione – spiega Enza Errico, assessora alle Politiche Sociali – Per ricordare e parallelamente portare l’attenzione su una tematica fondamentale per la quale occorre agire concretamente durante tutto l’anno”.
Il Centro Antiviolenza svolge per questo un’azione costante e forte nel tempo, offrendo aiuto, protezione e tutela dei diritti alle donne vittime di violenza. Sulle panchine sarà apposto il numero da contattare per chiedere aiuto il 1522: un numero gratuito, di pubblica utilità antiviolenza e stalking. È collegato alla rete dei Centri antiviolenza e alle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio e attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno e gratuito, sia da rete fissa che mobile. “Ogni giorno – conclude Errico – occorre operare per liberare le donne dalla violenza, in ogni sua forma. Senza smettere mai di continuare ad educare al rispetto della persona e a combattere gli stereotipi che sono alla base di una visione sbagliata di donne e uomini nella società”.