Domani, mercoledì 18 luglio, celebrazioni istituzionali. Alle 9 deposizione della corona alla lapide in piazza XVIII luglio. Alle 9,30 corona all’opera “La Liberazione” di Franco Giannini
POGGIBONSI. Poggibonsi celebra il 74° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, con la fine della guerra e l’arrivo il 18 luglio del 1944, delle brigate partigiane e delle truppe Alleate del generale Juin. Domani, mercoledì 18 luglio, si svolgeranno le celebrazioni ufficiali promosse dall’Amministrazione con la collaborazione della sezione locale dell’Anpi per ricordare l’anniversario. Saranno deposte le corone alla lapide in memoria della Liberazione in piazza XVIII luglio (alle 9) e al sottopasso di largo Gramsci all’opera di Franco Giannini “La Liberazione” (alle 9,30) dove si svolgeranno gli interventi istituzionali.
La Liberazione di Poggibonsi. La storia
Poggibonsi fu liberata dopo dieci giorni di battaglia furibonda. Fondamentale fu il ruolo svolto dalle brigate partigiane poggibonsesi. Nei pressi della città i partigiani parteciparono attivamente alla battaglia contro l’occupazione nazi-fascista, fianco a fianco con le truppe alleate che avevano superato lo sbarramento tedesco nella zona di Cedda. Dopo i partigiani inseguirono i tedeschi fino oltre Barberino Val d’Elsa. Oltre ai partigiani, la liberazione di Poggibonsi avvenne in seguito all’avanzata delle truppe del corpo di spedizione francese comandate dal generale Alphonse Juin. Il fronte della guerra si spostò a Poggibonsi dopo che le truppe avevano combattuto aspramente nella zona tra Colle Val d’Elsa e San Gimignano. I soldati entrarono a Poggibonsi dove trovarono soltanto le macerie di una città deserta colpita dai bombardamenti alleati durante i mesi dell’occupazione tedesca.
Poggibonsi è stato un Comune socialista in epoca prefascista grazie ad un forte movimento operaio e contadino. Durante il periodo fascista furono diverse decine i processati dal Tribunale Speciale e i confinati. Molti di più furono coloro che, pur non essendo attivi nell’antifascismo, espressero una forte opposizione passiva al regime. Con lo scoppio della guerra ed il passaggio del fronte, forte fu l’impegno della Resistenza.