MURLO. Murlo è nella prima inquadratura dell’ultimo spot del Mulino Bianco, quello del sequel che vede protagonista Antonio Banderas. Stavolta la storia si gioca sul furto dello stampo di un biscotto, ed è la torre campanaria dell’antica chiesa, che si trova nel castello di Murlo, a richiamare l’attenzione degli abitanti di un idilliaco villaggio. È stato un murlese a suonare le due campane per l’occasione (il movimento è ancora a corde) mentre dal palazzo vescovile, che oggi ospita il museo etrusco, antiquarium di Poggio Civitate, la troupe riprendeva la scena, con lo sfondo dell’idilliaco paesaggio delle Crete senesi. Tutto questo accadeva a fine aprile, mentre lo spot è in onda da alcuni giorni. Per Murlo di tratta di un primo “riconoscimento” della bellezza del suo castello da parte del rutilante mondo pubblicitario, che ha utilizzato questo scrigno di storia, ambiente e cultura: qui c’era la sede del feudo dei vescovi di Siena, qui sono custoditi gli straordinari reperti del mondo Etrusco. E tra il 2 luglio e il 3 agosto, qui si svolgerà l’unico festival internazionale dedicato all’antico popolo: Bluetrusco, per il quale c’è già grande attesa. “Fa piacere che un importante brand italiano – osserva il sindaco Fabiola Parenti – ci abbia scelto per il nostro ambiente incontaminato, e per il nostro valore architettonico. Si tratta quasi di un riconoscimento indiretto per il grande sforzo che stiamo compiendo di valorizzazione del nostro territorio, con la collaborazione di tutti gli abitanti”. Per inciso, il resto dello spot è stato comunque girato nel Senese, secondo una tradizione che la Barilla, ha iniziato legando visivamente il suo marchio di biscotti al mulino delle Pile, nei pressi di Chusdino, anch’esso nell’area Val di Merse-Crete.