l'esposizione ha per titolo: "La vita l'universo e tutto quanto" di Valeria Pierini a cura di Vita Funicelli
SARTEANO. “La vita, l’universo e tutto quanto” di Valeria Pierini a cura di Vita Funicelli è il titolo della bella mostra fotografica visibile al castello di Sarteano da domenica 19 luglio (inaugurazione ore 18) al 23 agosto. Gli orari di apertura sono quelli normali della rocca, ovvero: tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00. Continua così l’estate di Sarteanoliving, sulla scia di tante iniziative che, proprio al castello senese hanno portato un notevole incremento di visitatori negli ultimi tempi.
Intanto, la mostra cerca di rispondere a domande fondamentali sulla nostra esistenza, legandosi a una nota saga di fantascienza umoristica. Valeria Pierini, allo scopo, cerca di percorrere degli itinerari, visitare dei luoghi ameni, abbandonati o immaginifici.Il viaggio comincia con quelli che, a prima vista, sembrano luoghi dell’abbandono. Il pellegrinaggio solitario ed introspettivo ci conduce in posti che dimostrano di essere stati vissuti, addirittura amati, come parchi e giostre, poi crudelmente svuotati… forse però sono colti in un momento di passaggio.
Sono spazi vuoti pronti ad accogliere nuove storie come metafora dell’animo umano che si svuota prima di accogliere nuove emozioni. I paesaggi qui esposti catturano lo spettatore e lo staccano dalla solida realtà per portarlo in un mondo sospeso. Il viaggio della nostra fotografa si infila in una direzione che il titolo stesso definisce ”a senso unico” come solo la fede può fare. Passa in rassegna oggetti spirituali che hanno segnato le vite di San Francesco e San Giacomo insieme a rune celtiche. Un pellegrinaggio in una spiritualità composita. Un cammino mistico che prende la forma di un viaggio esplorativo attraverso ”porte che erano chiuse”. Valeria Pierini vuole mostrare allo spettatore la sua interpretazione stratificata della religiosità, coniugata attraverso le varie inflessioni che ha preso nel corso dei secoli della storia umana, passando anche per una reinterpretazione al femminile.
Il nostro percorso ascensionale si conclude con la serie Iperuranio. Qui ci stacchiamo definitivamente dalla vita terrena e ci allontaniamo in un viaggio onirico, che va al di là dello spazio e del tempo. L’artista ci guida attraverso le sue visioni. Questi paesaggi sono un ribaltamento del reale. Non vediamo chiaramente, ma percepiamo soggetti contrastanti che non potrebbero convivere. Lo spettatore viene risucchiato dai paesaggi artefatti e non facilmente comprensibili, incuriosito dalle divergenze, ne esce invaghito di questo mondo simulato e pure tanto autentico perché riproposizione di una fantasia.
Valeria Pierini ci accompagna in questo suo viaggio/sogno garbatamente, quasi a voler evitare di ridestare chi sta ancora dormendo.