La manifestazione si diffonde sul territorio per ricordare i caduti di tutte le guerre. Alle 9.00 la partenza da Piazza Grande del corteo che non si è tenuto per due anni
MONTEPULCIANO. Montepulciano torna a celebrare il 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornate delle Forze Armate, con una manifestazione aperta alla partecipazione popolare.
Nel 2021 e nel 2021 la celebrazione fu infatti tenuta, ma senza la presenza di pubblico né con cortei, nel rispetto delle norme di distanziamento anti-covid.
Quest’anno la manifestazione si svolgerà domenica 6 novembre e, ai suoi ormai tradizionali poli, Montepulciano Capoluogo e Acquaviva, aggiungerà una più diffusa presenza sul territorio.
Il corteo principale, con il Sindaco e il gonfalone del Comune, accompagnato dalla banda dell’Istituto di Musica “Henze”, muoverà alle 9.00 da Piazza Grande e percorrerà il centro storico fino al Sagrato della Chiesa di Sant’Agostino. Qui, in presenza della targa su cui è riportato il testo, sarà letto il Proclama della Vittoria e l’Amministrazione Comunale rivolgerà il proprio saluto ai presenti.
Sarà poi reso omaggio all’Obelisco dell’Indipendenza, nel Giardino di Poggiofanti, e al Sacrario situato nella Chiesa di S.Agnese, prima della Messa, officiata alle 10.00.
Alle 11.15 la manifestazione si ritroverà ad Acquaviva, in Piazza della Vittoria; anche qui, dopo la deposizione di una corona d’alloro presso il Sacrario della chiesa parrocchiale di S.Vittorino, sarà celebrata la Messa in suffragio dei caduti.
Quasi in contemporanea poi, in diversi luoghi del Comune (per la precisione ad Abbadia di Montepulciano, a Gracciano, a Valiano e al Cimitero della località di Argiano), saranno celebrate Messe in ricordo delle vittime delle guerre e sarà reso omaggio ai cippi dei caduti.
Dunque un ampliamento del raggio della manifestazione ed un potenziamento del suo significato e dei valori che esprime, a partire dalla costruzione di un futuro di pace basato sul ripudio della guerra e su prevenzione, dialogo, diminuzione delle disuguaglianze, politiche di apertura, accoglienza e comprensione.